deku ghoul ||Tododeku|| (completa)

Halloween

Sono davanti alla porta di casa con Shouto, devo dire ad Eri come stanno le cose, ormai è di famiglia.
Lui era rimasto sorpreso nel sapere la verità sulla piccola che, detta sua, sembrava una bambina normalissima cresciuta in un contesto sano.
Evidentemente ha un capacità di superare i traumi non indifferente, altrimenti non si spiega come possa essere ancora così innocente.

Entro assieme al bicolore e chiamo la mia piccola coinquilina.
-Eri, c'è anche Shouto - la avviso, e la vedo correrci incontro con un cappello da strega e una specie di bacchetta in mano.
-perché sei vestita così streghetta? - le chiedo prendendola in braccio.
-perché oggi è halloween! - urla esaltata e guardo il mio ragazzo a bocca aperta, non me sapevo assolutamente nulla e, a quanto pare, lui pure.
-me ne ha parlato la sorellona, sembra molto divertente.
Mi portate a fare dolcetto o scherzetto, vero? - chiede poi, facendo gli occhi dolci.
Merda questa piccola genietta impara troppo velocemente i metodi di persuasione.
-ma non abbiamo neanche un costume - le faccio notare.
-ho pensato a tutto io... O meglio, ci ha pensato Uraraka - si corregge ridendo.
-d'accordo allora- acconsente il bicolore scatenando urla di gioia da parte della bambina.
Lo guardo sconvolto.
Lui, il ragazzo perennemente serio e razionale, che accetta di travestirsi e fare dolcetto o scherzetto?
Deve tenerci davvero tanto all'approvazione di Eri.

-se a Shouto va bene è ok anche per me - dico alla fine - ma prima dobbiamo parlarti di una cosa importante - aggiungo sedendomi sul divano e facendole cenno di mettersi accanto a me ma, come sempre, invece di salire sul divano mi si arrampica sulle gambe e si siede sulle mie ginocchia.
-cosa? - chiede, una volta certa di essere comoda.
Non ho la minima idea di come introdurre l'argomento con una bambina così piccola e vado nel panico, fortunatamente Todoroki parla per primo.

-ecco Eri, hai visto dei film romantici vero? - la bambina annuisce, non capendo il nesso - ecco, nelle storie fanno sempre vedere le coppie formate da un ragazzo e una ragazza, ma spesso anche a due ragazzi o due ragazze capita di innamorarsi - semplifica al massimo per renderglielo facile, il discorso sull'identità di genere meglio affrontarlo quando potrà effettivamente capirci qualcosa.
-intendi come i fratelloni kiri e baku e le sorellone Uraraka e Tsuyu? - chiede lei, ingenuamente, lasciandoci di sasso... Quindi sa già tutto!?
Be che dire, un grattacapo in meno presumo.
-quindi sai già di loro- faccio un sospiro di sollievo e guardo sorridendo il mio ragazzo che è pietrificato.
-kirishima e bakumerda stanno insieme!? - sbotta -perché non ne sapevo nulla? -
-bhe, teoricamente non dovrei saperlo neanche io, li ho visti per sbaglio - ammetto - presumo non vogliano farlo sapere in giro. - continuo mentre lui mi fissa, triste che non gliene abbia parlato.
In effetti ultimamente ho dovuto nascondergli troppe cose.

-comunque Eri - continuo dopo averli rifilato uno sguardo di scuse - ecco oggi al lavoro ho scoperto una cosa... - vengo subito zittito dalla bambina.
-ce Todoroki, non puoi parlare di lavoro davanti a lui - mi ricorda e scoppio a ridere.
-è proprio quello che ti volevo dire, oggi lho incontrato al lavoro e ho scoperto che è un ghoul anche lui - le rivelò e la piccola lo fissa esterrefatta.
-ma non odori di ghoul - gli fa notare.
-è una lunga storia- liquida lui.
-ecco, il suo lavoro era quello di uccidermi ma si è ribellato, quindi per un po' vivrà con noi - le dico e, fortunatamente, non sembra contrariata, anzi ne è felice.
-ha... E ora stiamo insieme - dico velocemente, come se diminuire i tempi potesse migliorare la sua reazione.
Eri ci fissa con gli occhi fuori dalle orbite e sbatte le palpebre un paio di volte confusa.
-perché, prima non stavate insieme? - chiede poi lasciandoci di sasso per la seconda volta in pochi minuti.
-eh? - chiedo senza parole.
-bhe, era palese che vi piacevate, pensavo lo sapeste già - dice e mi sento uno stupido.
Pure Eri se ne è accorta e io ho dovuto aspettare che mi baciasse per capirci qualcosa.

Senza un minimo di preavviso, e quasi simultaneamente, sia io che il bicolore, scoppiamo a ridere per il sollievo.
-allora, dove sono questi costumi? - le chiedo poi sollevando e mettendola seduta sulle mie spalle, mentre mi indica la camera.