deku ghoul ||Tododeku|| (completa)

Sceglierò Te

-tu sei della fiamma vero? - chiedo con il fiatone, approfittando di un momento di pausa.
-sei l'ultimogenito del capo no? Quello che tutti ritengono l'erede più probabile- continuo curioso.
-non ti serve saperlo - ribatte, ma sembra leggermente irritato, come se non gli piacesse essere considerato così.
-come posso chiamarti? - chiedo, la gentilezza prima di tutto, anche se devi uccidere qualcuno.
Lui esita un attimo, indeciso se dirmelo o no.
-half... - dice a bassa voce, e in effetti gli calza a pennello considerando la maschera.
-anche tu hai un nome basato sulla maschera come me - noto.
-non è basato sulla maschera - ribatte freddo, per poi attaccarmi di nuovo, evidentemente ha avuto abbastanza tempo per far guarire le ferite, ma almeno ci sono riuscito anche io.

Fa una finta da davanti per poi lanciarsi in aria a velocità sorprendente e utilizzare lo slancio per avviare una rotazione che aumenta la forza della kagune, fortunatamente è una strategia che già conosco dato che lho pensata per qualche strategia, quindi so come evitarla.
Scatto di lato, centrando il punto ceco dell'attacco, ossia dove i tentacoli rossi coprono la visuale, e senza esitare mezzo secondo lo trafiggo a mia volta, ma riesco a prendergli solo il fianco.

Appena atterrato si allontana con un salto tenendosi la ferita, stupito dalla mia velocità e precisione di reazione.
A questo punto tocca a me attaccare, divido il kagune in quattro parti, bilanciando bene le dimensioni; ne uso due per darmi la spinta a spiccare un salto, mentre tengo gli altri due puntati verso il mio bersaglio, rimanendo però allargati intorno a me, così da potermi muovere con tranquillità.
Ancora leggermente stordito per il colpo appena ricevuto, non riesce e schivare, così decide di parare, incrociando gli spuntoni precedentemente creati per attaccare, sopra le braccia.
Resto stupito constatando che anche questa tecnica assomiglia molto alle mie, evidentemente abbiamo lo stesso tipo di immaginazione, ma riesco comunque a colpirlo; d'altronde chi conosce i punti deboli delle mosse meglio del loro creatore?

La battaglia continua così per un po' e le sue mosse sono sempre più uguali a quelle che ho creato io e la cosa inizia a farsi sospetta.
Resto sconvolto quando usa  una tecnica particolare, che mi porta alla mente un ricordo preciso: io che mostro al mio migliore amico la mia nuova creazione, appena prima di correre a casa e trovare il corpo di mia mamma.

Mi paralizzo vedendo quella mossa e riesce a ferirmi in modo considerevole busto, braccia e fianchi, ma viene sbalzato via e finisce a terra.
Ma non faccio caso al dolore fisico dato che inizio a sentire la rabbia montarmi dentro.
-senti tu... Half- inizio a dire con un tono calmo e decisamente inquietante, carico di rabbia latente, mentre uso la kagune per tirarmi su fino a tornare in piedi.
Mi avvicino lentamente a lui, che è ferito e stremato, mente le mie ferite migliorano a vista d'occhio, rimarginandosi a una velocità impossibile anche per i ghoul.
Neanche mi accorgo che con la caduta la lente della maschera che copre l'occhio umano si è rotta, lasciando intravedere l'iride verde smeraldo.
Il ghoul a metà mi guarda leggermente spaventato, realizzando che non ho ancora mai fatto sul serio.

-come diavolo fai a conoscere queste mosse? - chiedo diretto e arrabbiato, procurandomi un'occhiata confusa e spaventata che conferma le mie teorie, queste combinazioni non le ha create lui... perché sono le mie.

-o meglio, come diavolo fai a conoscere le MIE mosse? - Rettifico e il suo sguardo si fa prima glaciale e tagliente e poi confuso.
-per caso hai rubato dei quaderni? Hai chiesto ai degli scagnozzi di seguirmi anche mentre sono in forma umana? - continuo, ma lui sembra essersi soffermato su una parola.

Lo vedo boccheggiare e fissarmi sconvolto attraverso un buco che si è aperto sulla maschera, mostrando un occhio azzurro e qualche ciuffo rosso.
-le... TUE mosse? - chiede dopo una pausa.
-certo, le ho create io.
Le creo da sempre, ma non le mostro quasi a nessuno, quindi come fai a conoscerle? - insisto, accovacciandomi di fronte a lui, che è caduto a terra.