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-"Amore mio, stai calma ti prego. Vedrai che starai meglio" dico coccolando Ava tra le mie braccia mentre siamo coricati a letto dopo l'ennesima corsa in bagno a vomitare. Povero amore mio, così piccola  che piange schifata.
-"Non ho fatto nemmeno in tempo a ficcarmi del cibo in bocca che sono dovuta correre. Non è normale Mert" dice con la bocca premuta sul mio petto mentre le massaggio la schiena.
-"Forse è meglio se stai un po' a casa oggi e organizziamo la partenza per Istanbul. Va bene?" dico dolcemente.
-"Come faccio? Dobbiamo organizzare il locale prima di chiuderlo per una settimana" dice staccandosi e rimanendo seduta di fronte e me.
-"Tu non preoccuparti. Ci pensiamo io e John. Tu devi solo stare al caldo e a riposo. Non farmi stare in pensiero, ti prego" dico serio accarezzandole il viso. Sospira forte e affloscia le spalle.
-"Ci sono cose che devo sistemare io Mert. Tu non puoi sennò te lo lascerei fare e io starei spaparanzata tutto il giorno a letto" dice sorridendo alla fine. Sbuffo scocciato.
-"Va bene amore. Andremo insieme e ti starò incollato al culo, il che non mi pare una cattiva idea come cosa" dico maliziosamente e ricevendo in cambio uno schiaffo sulla coscia nuda.
-"Idiota" risponde sbuffando ma sorridendo.
-"Si, ma tu ami follemente quest'idioda" dico provocandola.
-"Come tu ami follemente me" risponde facendomi la linguaccia.
-"Certo, che ti amo follemente. Sei il mio ossigeno" dico sulle sue labbra prima di posarle un soffice bacio.
-"Uuuuuuuhhhh come siamo romantici questa mattina signor Sergin" mi sfotte ridacchiando.
-"Sono sempre romantico con te piccola" sussurro e la attiro a me per poi baciarla sul collo provocandole la pelle d'oca. Sorrido mentre la fisso e le accarezzo i capelli.
-"È vero, non posso dire nulla al riguardo" conferma ciò che ho detto. Sorrido malizioso e poi mi alzo di scatto dal letto per poi prenderla in braccio e portarla verso la doccia.

*********

-"Allora John, i fornitori sono stati tutti pagati. Abbiamo pubblicato gli annunci su internet sulla settimana della chiusura e affisso un cartello fuori. Abbiamo sistemato il magazzino e sistemato tutto quello che c'era da sistemare nel locale, al bar e nella cucina. Giusto?" chiedo ricapitolando il tutto al mio amico che sta seduto scocciato sulla poltroncina di fronte a me  con Mert al suo fianco che se la ride per la mia pignolità nel lavoro.
-"Si. Tutto giusto. Quante altre volte ancora vuoi farmi il riepilogo di tutto? Basta. Stai serena. Chiudiamo tutto e andiamo via" dice scocciato John. Lo guardo storto mentre spengo il pc.
-"Il commercialista l'ho chiamato e ha detto che è tutto ok" lo avviso alzandomi.
-"Anche questo mi hai detto prima mentre stavo controllando i frigoriferi della cucina" dice acido. Alzo gli occhi al cielo.
-"Quanto sei scorbutico stamattina. Ti ha morso una tarantola?" lo prendo in giro.
-"Sei tu che mi stai opprimendo con la tua ansia e la maniacalicità" risponde ancora acido da farmi ridacchiare e fare ridere Mert.
-"Lasciamo stare. Kyala dov'è? Perché ancora non arriva?" gli domando studiandolo. Sì schiarisce la gola e si alza.
-"È ancora a casa mia. Siccome non dovevano fare nulla loro l'ho lasciata dormire" dice mezzo imbarazzato ma facendo finta di nulla. Sorrido e si sente ancora di più in difficoltà, così decido di non dire nulla e lascio stare la cosa facendomi i fatti miei.
-"Bene. Possiamo andare allora. Ci vediamo tutti in aeroporto più tardi. Si parte alle tre. Mi raccomando non fate tardi" dice Mert alzandosi anche lui.
-"Non preoccuparti amico. A dopo" dice John uscendo dal mio ufficio. Metto dei documenti nella cassetta di sicurezza e nel mentre sento le mie budella aggrovigliarsi per la forte nausea che ho. Rimango ferma e faccio un bel respiro profondo.
-"Amore stai bene?" chiede preoccupato Mert correndo subito verso di me e poggiando una mano al centro della mia schiena.
-"Mm mm...." riesco solo a pronunciare annuendo perché non riesco proprio a parlare e mi sto trattenendo dal correre in bagno a vomitare visto che sono a stomaco vuoto.
-"Vuoi sederti un attimo?"  domanda preoccupato. Annuisco e mi accomodo di nuovo alla mia poltrona aiutata da lui.
-"Ti prendo qualcosa da bere" dice già pronto ad uscire dall'ufficio.
-"No, ti prego. Non c'è la faccio ad ingurgitare niente" dico concentrandomi sulla respirazione.
-"Ok. Continua a respirare amore. Dobbiamo fare una visita al più presto. Non puoi stare così. E soprattutto dobbiamo fare il test" dice preoccupato mentre mi accarezza il viso e mi stampa un bacio sulla fronte.
-"Ho il terrore" dico spaventata. Mert sorride e mi bacia di nuovo la fronte.
-"Ci sono io con te amore mio" sussurra dolcemente.

MAI DIRE MAI...Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora