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Sono in netto ritardo sulla tabella di marcia. Tra poco arriva il commercialista e io sto ancora nuda in bagno e l'ufficio è tutto sottosopra. Mert è di fronte lo specchio che si sta asciugando i capelli dopo una doccia bollente e una nuova sessione di sesso e in faccia ha stampato un sorriso perenne mentre mi fissa.
-"Stai tranquilla. Vedrai che sarai pronta in tempo" dice dolcemente dopo aver spento il phon. Viene verso di me già vestito e mi abbraccia baciandomi sulla tempia.
-"Non so se ce la farò. Il commercialista è sempre puntuale" dico sospirando abbracciandolo e godendomi il momento. Questa notte abbiamo dormito sul divano abbracciati stretti, come se ci conoscessimo da una vita. Mi stacco e finisco di vestirmi alla velocità della luce e mi lego i capelli in una coda di cavallo. Torno in ufficio e riordino tutto, metto a posto il plaid nell'armadio del mio bagno e risistemo il divano. Mert guarda l'orologio e poi mi fissa.
-"Ti lascio lavorare. Devo andare. Tra tre ore ho il volo per Istanbul." mi saluta così, spiazzandomi del tutto con questa notizia  e abbracciandomi forte per poi baciarmi in testa. Lo abbraccio fortissimo incapace di lasciarlo andare via, con un nodo in gola che trattengo con tutta me stessa.
-"Ti apro la porta" dico staccandomi e asciugandomi velocemente una lacrima che è rotolata giù e lo precedo uscendo dall'ufficio e avviandomi lungo la sala per arrivare all'ingresso ed aprire prima la saracinesca elettrica e poi la porta.
-"Mi raccomando. Non ti stressare troppo. Ciao Ava" mi saluta sorridendomi. Faccio un mezzo sorriso e alzo la mano.
-"Buon viaggio" lo saluto così, incapace di dire altro visto il dolore dell'abbandono che sto provando. Mert Sergin si gira ed esce dal locale lasciandomi vuota. Tutte le mie energie mi abbandonano insieme al mio umore e sbatto la porta per poi avviarmi verso il bancone per prepararmi una bella tazza di caffè.
Ripenso alla notte passata insieme e alla mattinata, stretti l'uno nelle braccia dell'altro.
Beh, cosa mi potevo aspettare da un personaggio famoso?! Niente, ovviamente. È stato solo sesso. Solo del puro e semplice sesso travolgente. Non mi ha fatto nessuna promessa. Lui ha la sua vita, io ho la mia vita. Due vite opposte. Lui ricco e famoso, io povera e comune mortale.
Torno con la mente al presente quando sento aprire la porta alle mie spalle e vedo entrare il commercialista, puntuale come un orologio svizzero.
-"Buongiorno Ava" mi saluta avvicinandosi.
-"Buongiorno a te Andrew. Caffè?" lo saluto.
-"Si grazie" risponde sedendosi sullo sgabello. Preparo il caffè per entrambi e poggio la tazza davanti a lui.
-"Allora come vanno gli affari?" chiede Andrew. Sorrido e scuoto la testa.
-"Lo sai meglio di me come vanno. Sei qui per questo" gli dico ridacchiando.
-"Vero. Ma sono qui soprattutto per l'altro affare. Sei ancora intenta ad aprire un altro locale, per di più all'estero?" chiede serio.
-"Ora più che mai" dico seria bevendo poi un bel sorso di caffè. Andrew mi fissa mentre beve il suo caffè. Sta cercando di capire qualcosa.
-"Ok, va bene. Questa mattina vedo che non sei di umore buono" dice ancora fissandomi.
-"Beh, sto senza dormire. Dimmelo tu come potrei stare" dico acida poggiando nel lavandino le tazze vuote di entrambi. Il commercialista scende dallo sgabello e si avvia verso il mio ufficio.
-"Andiamo a fare progetti" dice mentre lo seguo.

********

Sono incazzato con me stesso e frustrato. Dopo la notte che abbiamo passato insieme, non dovevo lasciare Ava in maniera così fredda. Ho fatto l'indifferente davanti alla sua tristezza e l'ho vista totalmente spaesata. Sono frustrato perché sono dovuto tornare ad Istanbul per incontrarmi con la produzione per un nuovo progetto, una nuova serie tv. In produzione ci lavora la mia ex fidanzata, produttrice ed attrice ogni tanto, e sceneggiatrice. Io e lei siamo stati insieme sei anni ma alla fine non siamo riusciti a concretizzare nulla visto i punti di vista differenti sul matrimonio. Andiamo  molto d'accordo anche se alcune volte abbiamo delle accese discussioni, ma poi chiariamo tutto.
-"Amico, da quando sei tornato che sei di pessimo umore. Mi dici cos'è successo?" mi chiede finalmente Omar. Fremeva dal chiedermelo visto che non sono andato a dormire per niente e stavo vestito come la sera precedente quando è passato a prendermi con il taxi.
-"Non ne voglio parlare. Melysa di che si tratta?" chiedo alla mia ex.
-"Una serie tv. Un imprenditore e la sua assistente. Una storia d'amore piena di discussioni e bugie. La tua partner sarà Hande Ildiz" dice eccitata dal progetto. -"Questa sera ti farò avere il copione e te lo leggerai" dice fissandomi.
-"Ok. Posso andare?" chiedo scocciato alzandomi.
-"Certo. Ci vediamo" saluta.
-"Ciao" la saluto e lascio la produzione di tutta fretta. Omar è rimasto invece a discutere il resto.

MAI DIRE MAI...Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora