27

1.3K 63 3
                                    

ISTANBUL

Tre settimane sono volate via e sono finalmente ad Istanbul. Ho riabbracciato il mio uomo ieri sera appena arrivata a casa nostra. L'ho visto stanco morto, stremato e con le occhiaie dato gli orari assurdi delle riprese e il lavoro ad un ritmo incessante.
Siamo seduti a tavola a fare colazione, che ha preparato lui, e sento qualcosa all'improvviso darmi fastidio. Porto una mano davanti la bocca per il forte odore che capta il mio olfatto. Mi sento quasi svenire per il forte odore.
-"Ava, cos'hai? Stai bene? Sei bianchissima" dice Mert preoccupato poggiando la mano sul mio braccio. Mi alzo di scatto scusandomi e corro in bagno a vomitare anche l'anima. Forse mi ha fatto male qualcosa che ho mangiato la sera prima o ho preso un colpo di freddo tra gli aereoporti o forse è un virus gastrointestinale. Non lo so, mi sento davvero uno schifo. Mert mi raggiunge e mi aiuta ad alzarmi da terra.
-"Ehi, amore, come stai? Che succede?" chiede preoccupato accarezzandomi il viso.
-"Non lo so. Forse ho preso un virus gastrointestinale. Mi ha dato fastidio qualcosa" dico staccandomi per andarmi a lavare la bocca. Mert mi fissa serio e poi mi viene vicino e mi tasta la fronte per vedere se scotto.
-"Non scotti nemmeno. Chiamo il dottore così lo faccio venire" dice serio.
-"No Mert, non serve. Sto meglio. Tranquillo" dico rassicurandolo ed è vero. Lui non è convinto.
-"Non lo so se è il caso di lasciarti da sola oggi e non so nemmeno se è il caso che tu vada a lavorare" dice fissandomi. Sorrido frustrata.
-"Ok resto a casa, però puoi anche lasciarmi sola" dico sorridendo. Mert scuote la testa e sorride teso.
-"Promettimi che se starai male mi chiamerai" dice serio.
-"Va bene. Tranquillo. Non è successo nulla" dico rassicurandolo e accarezzandogli il viso barbuto. Mert sospira e mi abbraccia forte. Amo stare tra le sue braccia e contro il suo corpo possente.

*********

-"Figlia mia devi pur mangiare qualcosa. Non puoi stare senza mangiare. Dai, ti ho fatto un pò di riso in bianco" dice mia suocera sedendosi accanto a me sul divano che sono seduta e coperta da una coperta di pile. Appena ha saputo che stavo male si è subito fiondata di prima mattina a casa ed è ancora qui. Ho provato a lavorare alle scartoffie che ho da riordinare, ma i miei occhi non ne hanno voluto sapere nulla, si sono chiusi e ho dormito per tutta la mattinata. Mia suocera è rimasta a vegliare su di me e poco fa mi ha preparato anche da mangiare. Inizio a mangiare affamata visto che mi brontola anche lo stomaco e Farah mi guarda soddisfatta mentre spazzolo tutto.
-"Ho una voglia matta di cioccolato fondente" dico quando ho terminato. Farah mi guarda con un sopracciglio alzato e sorride.
-"Sei sicura di essere malata?" chiede seria. Alzo le spalle.
-"Boh, prima credevo di esserlo. Mi sarà passato" dico tranquilla. La vedo pensare qualcosa ma rimane zitta.
-"Ok. Quindi stai bene ora" dice sorridendo.
-"A quanto pare" dico seria. Farah continua a sorridere in modo enigmatico e si alza.
-"Allora io vado piccola mia. Stai a riposo e riguardati" dice baciandomi sulla guancia e abbracciandomi forte. Ricambio il bacio e l'abbraccio assaporando la bella sensazione di avere una donna che ti vuole bene come una madre nonostante ci conosciamo da poco tempo.
-"Tamam anne" (va bene mamma) le dico dolcemente e sorprendendola con il turco e per averla chiamata mamma. Farah si commuove e mi abbraccia di nuovo forte mentre le lacrime scendono sul suo viso e piango in automatico anch'io.
-"Ti amo figlia mia" dice baciandomi di nuovo sulla guancia.
-"Ti amo anch'io anne" dico emozionata sorridendo. Farah sorride e va via mentre si asciuga le lacrime.

*******

-"Melysa, te lo chiedo per favore. Parla anche tu con i giornalisti. Smentisci le notizie qualche volta" dico alla mia ex nel suo ufficio a tarda serata dopo una giornata di riprese. Anche oggi si è presentata sul set e ora l'ho riaccompagnata in ufficio. Melysa mi guarda e sorride.
-"Mert, sai bene che non amo parlare con i giornalisti e non faccio mai dichiarazioni" dice tranquilla e serena. Io invece sono solo incazzato con la stampa che scrivono cazzate su cazzate in giro e proprio oggi, dopo il pranzo i fotografi ci hanno assalito e siamo corsi subito via.
-"Lo so, ma ti pregherei almeno una volta di parlare con loro" dico esasperato. Melysa si mette a braccia conserte e sorride fissandomi.
-"Hai paura che la tua storia finisce? Sì, è di questo che hai paura. Vuol dire che alla fine non c'è fiducia tra di voi e che finirà tutto molto presto" dice sorridendo e facendomi innervosire.
-"Ti sbagli alla grande. Presto ci sposeremo" dico serio.
-"Vedremo..." dice enigmatica prima di andarsi a sedere. Decido di andare via prima di prenderla a sberle per farla rinsavire.

MAI DIRE MAI...Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora