Sono ad Istanbul da qualche mese visto che questa sera c'è l'inaugurazione del nuovo locale. Mi sono un po' ambientata, anche se è difficile ambientarsi alla loro cultura e ai loro modi di fare. Io e John abbiamo deciso di aprire alla fine e tutti i ragazzi che lavorano a Londra sono qui da una settimana e mi hanno aiutata con gli ultimi preparativi. Ho deciso di stare tra Londra ed Istanbul e mentre sarò a Londra, il locale lo manderà avanti Engin, il mio braccio destro, insieme ad altri ragazzi come Akim, Serkan, Bulent e Abdul. Il locale non è molto grande ed ha lo stesso stile e lo stesso arredamento del locale di Londra. Insieme a John ho deciso di mantenere lo stesso design e di organizzare serate a tema anche qui.
Sono emozionatissima ed eccitatissima. Guardo John accanto a me e sorridiamo entrambi soddisfatti.
-"Ce l'abbiamo fatta piccola" mi dice il mio amico abbracciandomi forte. Sorrido emozionata e mi scende qualche lacrima.
-"Finalmente. Sono stati mesi frenetici" dico staccandomi e asciugandomi il viso.
-"Vai a rifarti il trucco. Sembri un panda" dice prendendomi in giro. Ridacchio e corro verso i bagni a rifarmi il makeup.
Sono passati sei mesi da quella mattina in cui ho parlato con il commercialista e abbiamo avviato le pratiche e messo sù il progetto per il locale. Sei lunghi mesi in cui non ho fatto altro che pensare e ripensare all'attore turco famoso, sei mesi a ripensare a quella notte. Sei mesi a vederlo su testate giornalistiche di gossip, sei mesi in cui ho letto varie notizie sulla nuova serie e ho visto immagini sui social della serie che stanno girando lui e la sua partner con cui è molto affiatato. Sei mesi in cui ho sperato di vederlo di nuovo, di incontrarlo almeno un'altra volta in vita mia. Quattro mesi in cui ho sperato invano di vederlo qui ad Istanbul. Sei mesi che sogno.
Esco dal bagno e torno nella sala dove Akim e Serkan, che sono i barman, servono già le persone al bancone insieme ad Engin che è il responsabile del locale. Le persone a mano a mano iniziano a riempire il locale e i ragazzi si danno da fare per servirli tutti in pochissimo tempo. Abbiamo messo sù una squadra fantastica e i ragazzi di Londra se la stanno spassando mentre si riposano e danno qualche dritta o consiglio ai ragazzi che sono qui.
-"Quindi non l'hai visto per niente dopo quella notte" dice all'improvviso John. Lo guardo negli occhi e scuoto la testa. Sa di quella notte e di come sono stata ma ha preferito sempre non fare domande e non parlarne.
-"Ho chiuso quel capitolo sei mesi fa John. Sono andata avanti. Guarda. Eccoci qua con il nostro nuovo locale" dico sorridendo allargando le braccia. John sorride mordendosi la lingua. So che vorrebbe dire qualcosa ma preferisce star zitto e sa che non ne ho voglia di parlare.
-"A noi piccola!" urla John passandomi il bicchiere dello champagne e facendolo toccare al mio per il brindisi. Sorrido felicissima.
-"A noi! Al nostro locale!" urlo prima di bere. I brindisi con i ragazzi l'abbiamo fatto già ad inizio serata prima di aprire le porte.
-"Ablaaaaaaaaa!" (Sorella) urla Eda, una ragazza che ho conosciuto appena sono arrivata in zona. È la vicina di casa di Engin ed ha un negozio di fiori poco distante dal locale.
-"Ablaaaaaaaaa!" urlo anch'io abbracciandola. Siamo diventate molto amiche e mi ha aiutato lei a sistemare qualche pianta per il locale e l'arredamento. È una bravissima ragazza e per me è diventata come una sorella in pochissimo tempo.
-"John, salve. Congratulazioni anche a te" dice al mio amico. John la fissa in modo spudorato e lo guardo storto, visto che l'ha fatta imbarazzare. Qui le donne sono molto riservate, non amano essere provocate in pubblico dagli uomini.
-"John, ti spezzo le gambe" lo minaccio a denti stretti vicino l'orecchio. John mi fissa e capisce subito che non sto scherzando. Sorride tirato e si allontana andando verso gli altri ragazzi.
-"Che te ne pare?" chiedo alla mia amica.
-"È venuto una meraviglia. È favoloso" dice allegra.
-"Questo grazie anche a te" le dico abbracciandola.
-"Ho intravisto Mert prima sul lungomare. Era in scena e io stavo passando in taxi" mi racconta e mi accarezza il viso. Alzo le spalle.
-"Non me ne importa più nulla Eda. Tempo una settimana e sarò di nuovo a Londra. Sai che ormai mi dividerò tra i due locali" le dico serena. Eda sorride e mi abbraccia di nuovo. Le persone qui sono molto espansive e gesticolano molto.
-"Si lo so e mi mancherai quando non sarai qui. Come ti trovi nell'appartamento?" chiede curiosa.
-"Bene. Ormai sono quattro mesi che ci vivo e per fortuna che quelli al piano di sopra sono andati via" dico ridendo visto che al piano superiore c'era una coppia che litigava sempre. Ho trovato un piccolo appartamento in un palazzo moderno non tanto lontano dal locale e ci vivo in affitto. Spesso io ed Eda ci siamo ritrovate la sera qui al locale a sistemare e pulire o a casa a parlare, a confidarci e ci siamo legate sempre di più. Lei sa tutto, è stata accanto a me nei momenti di sconforto e io nei suoi e con l'appoggio dell'altra siamo andate avanti.
Londra, la mia casa, mi manca da morire visto che non ci torno da quattro lunghi mesi e non vedo proprio l'ora di tornarci.
-"Menomale. Quei due erano insopportabili" dice mentre fissa Serkan, il mio barman, l'uomo di cui è sempre stata innamorata ma lui è cieco proprio. Ha sofferto anche lei tantissimo per amore e spera sempre che un giorno o l'altro Serkan si svegli e si accorga di lei.
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MAI DIRE MAI...
RomanceMai dire mai nella propria vita..... È questo il motto che si ripete sempre Mert Sergin, attore turco di fama mondiale che vive nella bellissima Londra tra un film ed un altro e tra le varie feste, mantenendo sempre la sua privacy e conducendo una v...