MAI DIRE MAI...

16

-"Quindici marzo" dico a John seduto accanto a me sul divano di casa di Mert. Il mio uomo è dovuto andare in produzione per lavoro ed incontrarsi con il regista e gli altri attori e gli altri ragazzi sono in giro per Istanbul. John mi guarda confuso senza capire.
-"Cosa?" chiede serio. Sorrido e lo fisso.
-"La data del matrimonio e il regalo che ti farò come mio testimone di nozze" lo sorprendo di nuovo. Sgrana gli occhi incredulo e tace.
-"Secondo te facevo farmi da testimone a qualcun altro?" dico ridendo. John mi fissa emozionato e mi abbraccia fortissimo.
-"Ava, ti giuro mi stai facendo invecchiare di colpo con tutte queste emozioni. Non sono abituato e se mi emoziono così facilmente vuol dire che la vecchiaia sta avanzando e di brutto" dice il mio amico facendomi ridere mentre lo stringo forte a me.
-"No amico mio, stai solo maturando finalmente" gli dico accarezzandogli la schiena.
-"Tu dici che è questo? Sto maturando?" dice incredulo.
-"Si John e ti stai anche innamorando. Puoi negarlo quanto vuoi e dire che tu non sei fatto per le storie d'amore, ma i tuoi occhi dicono altro. Nei tuoi occhi si leggono tutti i sentimenti che provi quando vedi Kayla o parli di lei" dico sorridendo al mio amico fissandolo. John mi guarda come se avessi tre teste al posto di una.
-"Non guardarmi così. Lo sai che ho ragione" dico ridacchiando.
-"Sai, ti preferivo prima quando eri single, spensierata. Ora sei innamorata e vedi tutto rosa. Vedi l'amore in qualsiasi parte" dice acido facendomi ridere. Lui sbuffa fissandomi in malo modo.
-"John devi solo ammetterlo a te stesso. So che ci metterai tempo ad ammetterlo, ma io ti aspetterò al varco per sentirtelo dire un giorno.
-"Idiozie" dice sbuffando.
-"Mert dice che tanto vi sposerete a fine anno" dico ridacchiando.
-"Anche Mert è assuefatto dall'amore proprio come te" dice acido.
-"John. A parte gli scherzi, desidero veramente che un giorno ti sistemi anche tu e che crei una famiglia tua che ti ami follemente. Lo desidero con tutto il cuore. Per me sei il mio migliore amico, sei come un fratello e sai che ti voglio un bene dell'anima. Sai che voglio lasciarti metà delle quote, perché te lo meriti più di qualunque altro e questo sarà il mio regalo di nozze per te. Il quindici marzo sarai effettivo come mio socio, sarai il proprietario del nostro locale. Te lo devo. Hai sempre creduto in me, qualunque cosa facessi. Non mi hai mai abbandonata. Certo abbiamo avuto divergenze e discussioni che abbiamo sempre risolto, ma è normalissimo averne e andiamo più d'accordo di prima e ci vogliamo bene più di prima. Tu mi hai salvata dalla strada e dai brutti locali e a te più di tutti devo la mia vita e la mia riconoscenza" dico ormai piangendo e abbracciandolo fortissimo. John piange anche lui e mi tiene stretta a lui.
-"Guarda cosa mi combini. Sembro io che sono in preda ad una crisi ormonale, che sono incinta, invece che l'opposto" dice ridacchiando il mio amico facendomi ridere. Sembriamo due pazzi.
-"Quindi hai deciso di aprire qualcosa qui?" chiede John quando ci siamo calmati. Alzo le spalle ancora confusa a riguardo.
-"Non lo so ancora John. Al momento so solo che resterò ancora a Londra e che non potrò fare ancora a lungo la vita notturna con un figlio in arrivo. Forse mi aprirò un piccolo bar o ristorante. Poi vedrò" dico ancora incerta sul futuro.
-"Mi mancherai. Mi mancherà non vederti più al locale spesso come prima e mi mancherà soprattutto le serate insieme a lavorare come solo noi due riusciamo a fare" dice serio e triste.
-"Già.... mancherà tutto questo anche a me. Ehi, guarda che io starò tra Londra ed Istanbul" gli dico allegra. John sorride e mi abbraccia di nuovo.
-"Con chi litigherò mi chiedo..." dice tra i miei capelli. Scoppio a ridere.
-"Se vuoi puoi sempre telefonarmi" dico ridendo e facendolo ridere.