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«Haesoo, piccolo, calma, papà è qua» sussurrò il castano all'orecchio del neonato, il quale non smetteva di piangere e lamentarsi da minuti infiniti: piangeva, piangeva come un disperato.

E Yoongi ci stava provando a farlo calmare, a capire cosa non andasse bene, eppure niente da fare, continuava a emettere quella frequenza altissima di suoni, stava lentamente spaccando i timpani del padre.

Tra il suo malessere interiore dettato dall'abbandono del compagno, e il fatto di sentirsi un totale inetto nella cura di suo figlio, era esausto.

«Tesoro... hai fame? Hai sete? Ti prego... di cosa hai bisogno?» si ritrovò a chiedere disperato a un bambino che nemmeno poteva rispondergli, per ovvie ragioni.

Tuttavia Haesoo pian piano si calmò, solo stando in braccio al padre, che esultò mentalmente nel non sentire più quel pianto insistente, e quasi per premiare l'infante gli posò un dolce bacio in fronte, proprio sotto quei capelli tanto biondi da ricordare il sole.

Erano identici a quelli di Jimin... solo questo riusciva a pensare.

Morì dalla tenerezza nel momento in cui Haesoo posò il mento sul suo pettorale, coperto da una maglia nera, abbastanza leggera perché potesse sopportare il caldo di fine primavera.

«Andiamo a fare colazione? Tra poco arriva lo zio Hobi e andiamo a fare un giro, ti va tesoro?»

Ovviamente non rispose, non con parole di senso compiuto almeno, solo con un suono emesso piuttosto a caso, ma l'alfa poté giurare di aver visto quegli occhi dal taglio felino illuminarsi alle parole "Zio Hobi".

Ed effettivamente i tre avevano passato mesi assieme, Yoongi distrutto dal dolore, ma anche invaso da quella gioia per essere diventato padre, Hoseok distrutto per l'infortunio, preoccupato per il suo migliore amico e per Taehyung, entrambi in mezzo a un periodo difficile, eppure era lì, era sempre stato lì.

Anche quella mattina, dopo una colazione fatta di biscotti per Yoongi e di omogeneizzato alla frutta per Haesoo, il beta era arrivato a casa Min, portando con sé un'immensa allegria, la solita.

Entrò infatti in cucina con un sorriso smagliante, affrettandosi verso Haesoo, che sghignazzò contento alla vista dello zio: «Ma ciao patato!».

Lo prese in braccio di slancio, tirandolo fuori dal seggiolone dove era seduto e portandoselo tra le braccia calde, scoperte dal maglioncino verde: «Aw... ma quanto sei carino, sei proprio un tesoro, il mio tesorino: il tesorino dello zio!».

Yoongi scoppiò a ridere a quella scena, ripulendo tutte le cose che erano state usate per la colazione dei due, in modo da mantenere l'ordine in quella casa, che, man mano, stava diventando sempre più piena di oggetti e giocattoli.

«Già, il nostro tesorino dopo l'infarto che mi ha fatto prendere la settimana scorsa ha mangiato come un bue, non è vero patatino?» sorrise felice l'alfa, tenendo in mano un sonaglio a forma di fiore, il preferito di Haesoo, che ridacchiò a sua volta, o almeno ci provò.

«Poverino, sta iniziando a mettere i denti, non era colpa sua di certo se gli faceva male la bocca»

Hoseok ovviamente non era mai dalla parte del migliore amico, quando si trattava del piccolo bambino, forse perché questo era troppo carino perché il beta potesse resistere, forse solo perché si sentiva un po' come se fosse, almeno in minima parte, suo figlio.

Certo, non avrebbe mai nemmeno pensato di prendere il posto di Jimin: amava Yoongi, certo, ma nel senso più platonico del termine, e inoltre voleva bene anche all'omega di quello, in cuor suo sapeva sarebbe tornato, prima o poi.

𝘚𝘦𝘦𝘴𝘢𝘸  || 𝘠𝘰𝘰𝘯𝘮𝘪𝘯Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora