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Stare senza Haesoo era strano per Yoongi, non era più abituato. Dopotutto erano stati solo loro due per sette mesi praticamente, non era pronto per condividere il proprio figlio, non lo era affatto.
Tuttavia, aveva visto lo sguardo che il piccolo bambino riservava all'altro padre, esattamente come quest'ultimo faceva nei confronti del bambino: erano una famiglia dopotutto, doveva accettarlo.

Quella era la prima sera in cui era andato a cena fuori senza il figlio dalla nascita di questo, era una sensazione strana non averlo al proprio fianco, o meglio, nel seggiolino sui sedili posteriori.

Ovviamente il tutto non passò inosservato a Hoseok, il quale era al fianco dell'alfa nella sua macchina, dato che il maggiore era passato a prenderlo appena dopo aver portato Haesoo da Jimin.

Dio, se ci pensava... aveva fatto un casino, lo sguardo lacrimante di Jimin non lo abbandonava per un istante. Erano state parole cattive da dire, ma Taehyung spesso lo portava all'esasperazione, aveva un talento davvero magico nel fargli perdere totalmente la pazienza.
Lo aveva sempre fatto, fin dalle superiori, ma a volte raggiungeva il limite.

E Yoongi sapeva bene di essere intrattabile in quei momenti, si rendeva conto di dire cose cattive che spesso nemmeno pensava, ma si rendeva anche conto che le persone non prendessero meno sul serio le sue parole solo per la rabbia: feriva le persone come pochi sapevano fare.

E aveva davvero distrutto Jimin, li aveva visti i suoi atteggiamenti forzati, e sopratutto lo sguardo che aveva lanciato a Taehyung, ma era stato impossibile per noi non notate con quanta forza aveva mantenuto il sorriso mentre salutava Haesoo, baciandogli la guancia con una dolcezza disarmante.

Jimin era così dopotutto, dolce.

Era quasi incazzato al pensiero che il più piccolo fosse un genitore così bravo, aveva un dono naturale, non ci aveva nemmeno messo un mese per imparare tutti i segreti del mestiere, e a volte Haesoo sembrava persino preferirlo.

Era frustrante, tutti amavano sempre Jimin da subito, tutti cadevano ai suoi piedi con uno sguardo, perché non era così anche per lui?

Ormai Yoongi era perso nei pensieri da minuti interi, passati nel silenzio più totale, cosa che iniziò a preoccupare il rosso: «Hyung, stai bene? Stamattina non eri così taciturno».

Il moro sospirò, fermando la macchina appena davanti a casa di Seokjin e Namjoon, e poi posò la fronte sul volante «Non lo so, ho fatto un casino a casa di Jimin, con Taehyung».

«Ti va di raccontarmelo?»

E così Yoongi vuotò il sacco, spiegando ogni minimo dettaglio della situazione, includendo sentimenti e sensazioni, comprendendo le perplessità riguardanti il crescere Haesoo in quel modo, con due genitori totalmente separati che non passavano mai del tempo assieme, non che lo volesse, ma era complicato.

Jimin pensava lo stesso, vedeva la situazione allo stesso modo dell'alfa: voleva che il bimbo potesse avere una famiglia felice, composta da due genitori felici, e sapeva che lui e Yoongi non lo fossero più.

Hoseok, dal suo canto, ascoltò il tutto con attenzione, sentendo il suo cuore scaldarsi alle parole del migliore amico: stava riaccettando Jimin nella propria vita? No, non ancora, ma stava iniziando a ricalcolare la sua presenza almeno, come padre del loro figlio, gli sarebbe bastato per un po', aveva tempo per fargli capire il resto.

Sorrise e basta, abbracciando le spalle del moro dal proprio posto nel veicolo, mantenendo il contatto per qualche secondo, finché l'altro non ne ebbe abbastanza «Quindi, che faccio?».

«Non lo so Hyung, Jimin è stato una delle parti più importanti della tua vita per tanto tempo, e ora che è tornato e ha sviluppato un rapporto così profondo con Haesoo... beh, non c'è molto da fare, devi solo aspettare che le cose si evolvano con calma, non forzarle»

𝘚𝘦𝘦𝘴𝘢𝘸  || 𝘠𝘰𝘰𝘯𝘮𝘪𝘯Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora