♡ 21 ♡

263 22 9
                                    




Non sapeva come fosse successo di preciso, ma in un mese e mezzo Jimin si era ritrovato a ben otto cene con Doyun, dodici passeggiate per la città, due escursioni nella natura e circa venti colazioni passate assieme.

C'erano stati sette baci tra loro, in modo così naturale che l'omega ne rimase assai stupito, ma contento come non lo era da mesi.

Si ritrovavano a parlare per ore delle cose più assurde, si erano conosciuti grazie a un caffè, e ora era loro abitudine prenderlo assieme la mattina, prima che Doyun andasse in ufficio a svolgere le sue mansioni, che Jimin aveva scoperto essere molto più importanti di quanto avesse inizialmente immaginato.

Il castano sì, lavorava in un'azienda di informatica, ma non come semplice impiegato, era bensì uno dei dirigenti con maggior responsabilità: amava il suo lavoro, questo l'omega l'aveva ben capito, e ammirava la luce nei suoi occhi quando ne parlava.

Gli aveva raccontato della storia con Yoongi, di Haesoo, e si aspettava un giudizio, una traccia di disgusto persino, ma ciò non arrivò: l'uomo lo aveva guardato negli occhi, con un dolce sorriso sul viso, gli aveva preso quest'ultimo tra le mani e gli aveva posato uno zuccheroso bacio sulle labbra carnose, senza staccarsi per secondi interi.

Non lo aveva biasimato, non lo aveva compatito, gli aveva semplicemente permesso di spiegarsi, di farsi capire, cosa che solo Taehyung aveva fatto davvero dal suo ritorno. Inutile dire quanto a Jimin si fosse scaldato il cuore a quella reazione. Forse aveva trovato una persona che lo accettasse per com'era, pacchetto completo, senza escludere gli scomodi problemi che lo affliggevano.

Certo, ogni tanto il pensiero di Yoongi tornava alla mente. Ogni volta che i due genitori erano assieme, Jimin si chiedeva perché, nel momento in cui guardava l'altro, il suo cuore battesse più forte. Si domandava perché il suo corpo reagisse ancora a quello dell'alfa, ma poi si ricordava che fossero ancora compagni, che fosse normale.

"Ricordare fa bene, non vivere nel passato"

Queste erano le parole che si ripeteva sempre come un mantra: la relazione con Yoongi era chiusa, quella possibile con Doyun no, doveva ancora cominciare.
Non avrebbe più ricevuto baci dal rapper, ma dall'altro sì, dal primo non riceva più conforto, dal secondo anche troppo.

Il passato era chiuso, il presente proiettato al futuro, com'era giusto che fosse.

Parlando di Taehyung, lui era entusiasta della nuova conquista del migliore amico, che ovviamente glielo aveva fatto conoscere, ansioso di ottenere un responso.
I tre avevano passato una serata esilarante a casa del modello; avevano guardato un film mangiando patatine, avevano giocato a Monopoli e avevano cenato con del sushi, senza mai smettere di parlare.

All'omega dai capelli castani non erano sfuggiti gli sguardi della nuova fiamma del biondo, come non gli erano sfuggiti nemmeno i piccoli tocchi che i due si erano lasciati, delle semplici carezze, certo, ma riconosceva l'interesse quando lo vedeva.

Quella serata aveva fatto bene a tutti e tre, ne era sicuro, anche perché così aveva potuto vedere con i propri occhi che Jimin si stesse rifacendo una vita, che si stesse rimettendo in piedi, e che, anche con il suo aiuto, stesse migliorando di giorno in giorno.

La mattina dopo la loro cena improvvisata, Jimin aveva chiesto all'altro omega cosa ne pensasse di Doyun, e quello lo aveva abbracciato di slancio, dicendogli che si meritava la felicità, e che il castano era un uomo gentile e dolce, perfetto per Jimin.

Credeva a ognuna di quelle parole, ma sotto sotto sapeva anche lui che il giovane pensasse ancora a Yoongi spesso. Tuttavia, non lo avrebbe mai incoraggiato a intraprendere un sentiero già calpestato in precedenza, un sentiero che aveva portato solo a dolore, in fin fin conti.

𝘚𝘦𝘦𝘴𝘢𝘸  || 𝘠𝘰𝘰𝘯𝘮𝘪𝘯Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora