Stay Alive

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Fandom: Percy Jackson

Universo: Non precisato

Ship: Percy x Annabeth

ATTENZIONE: IN QUESTO CAPITOLO SI TRATTANO TEMI MOLTO FORTI E CHE POTREBBERO URTARE LA VOSTRA SENSIBILITÀ.

Percy
"Annabeth!" urlai
La presi nello stesso momento in cui stava per cadere.
Guardai con disgusto la lancia conficcata nel suo stomaco.
Lei allungó una mano e la tolse gemendo di dolore.
"Un dottore!" urlai
"Subito un figlio di Apollo!" continuai
"P-Percy.." mi chiamó Annabeth
Abbassai lo sguardo su di lei.
Era pallida come un lenzuolo e le labbra erano appena sporche di sangue.
"An-andrà tutto bene.." dissi con gli occhi gonfi di lacrime
Chiuse appena gli occhi e una lacrima le solcó il viso.
"Ti amo.." sussurró appena
"No, no, no.." dissi disperato
"Grazie.. Grazie di avermi dato i migliori anni della mia vita" sussurró lei
"Me l'avevi promesso.." piansi
"Non ci saremmo più separati" continuai
"Va tutto bene.." sussurró
Allungó appena una mano e mi accarezzó il viso.
Poggiai la mia fronte sulla sua. Il respiri le si facevano affannosi e vicini.
"Ti amo tanto.." disse piano
"Lo faró sempre.." sussurrai
Mi allontanai leggermente per guardarla meglio.
"Va bene, va tutto bene.." disse lei
Feci no con la testa, cercando di tenere le lacrime.
"Shh.." disse piano
Non rimase che l'ombra dello scintillio che le caratterizzava gli occhi grigi, non rimase che un rimasuglio di respiro nei suoi polmoni, non rimase che un corpo senza vita.
Iniziai a piangere più forte, urlai, forse due volte o forse di più.
La strinsi a me, ma non sentivo più le sue braccia che ci stringevano a me.
"Percy.." mi disse una voce
La ignorai.
Presi il viso di Annabeth tra le mani e ne baciai le labbra.
"Dalla a me, Percy" disse qualcuno chinanandosi difronte a me
Vidi Jason, gli occhi gonfi, il viso sporco e i vestiti strappati.
"Non toccarla!" urlai
"Jason.." disse Piper mettendoli una mano sulla spalla per tirarlo indietro
"A me, Percy, dalla a me" disse una voce più grave
Era rotta dal pianto ma riconobbi la voce di Chirone.
Strinsi Annabeth più forte.
"Ti prego figliolo, devono avere la possibilità di salutarla tutti" disse
"Fammela salutare.." sussurró implorante
Le aveva fatto da padre più del suo vero padre, l'aveva cresciuta, da quando aveva sette anni.
Mi allontani appena e lasciai il corpo di Annabeth a Chirone.
Il centauro la prese tra le braccia, si alzó e andó verso le brande con gli altri morti. Piper lo seguiva, con le gambe tremanti e il petto scosso dai singhiozzi.
Mi sentivo le braccia vuote, mi sentivo il cuore e la testa vuoti.
"Percy.." sentì sussurrare appena
La piccola mano di Hazel mi toccó la spalla.
Si mise in ginocchio difronte a me.
"Sarà sempre con te.." disse con gli occhi lucidi e il viso bagnato dalla lacrime
Iniziai a respirare più velocemente, ogni respiro era una coltellata sul petto.
"Sarà sempre qui.." continuó mettendomi una mano sul petto
"Te lo prometto, sarà sempre vicino a te" concluse
Mi abbracció forte e mi lasció piangere contro la sua spalla.
"Sh.." disse piano culladomi
Praticamente esaurì le lacrime.
"Hai bisogno di andare in infermeria"mi disse piano poi
Mi aiutó ad alzarmi e con Frank andammo in infermeria.
Passammo di fianco alle brande, Piper piangeva disperata sul corpo di Annabeth dibattendosi con Jason che, distrutto, cercava di allontanarla, Leo era seduto mentre teneva la mano della figlia di Atena, piangeva.
Chirone pregava e piangeva in silenzio, ammirando il viso ancora troppo giovane di Annabeth. I figli di Atena si stringevano l'un l'altro dandosi conforto.
"Will" disse Hazel appena entrati in infermeria
Tutta la cabina era un caos di feriti, con figli di Apollo che correvano ovunque.
"Che è successo?" chiese vedendoci arrivare
"Penso che abbia bisogno di una fasciatura alla gambe e un pó di riposo" disse Hazel
Frank non parlava, forse troppo scosso.
Mi fecero sedere su una branda, mi feci controllare senza opporre obiezioni, non avevo più niente da obiettare.
"Che è successo?" chiese Will guardandomi
Non risposi, non ne avevo la forza.
"Chi è morto?" tremó la voce a Will mentre guardava Hazel e Frank
Deve aver fatto due più due, aver capito che Hazel non sarebbe stata così integra se fosse morto suo fratello, e perciò non inizió a urlare e a chiamare Nico in preda al panico.
"Annabeth.." sussurró appena Frank
Will mi guardó sconvolto.
"Andate" dissi verso Frank e Hazel
"Sta sera bruceranno I corpi, dovreste salutarla.." continuai
Frank e Hazel si scambiarlo uno sguardo con Will.
"Andate, ci penso io" disse con voce spezzata
Frank sembró riconoscente, voleva salutare Annabeth, dopo tutto quello aveva fatto per lui.
"Torno subito, okay?" mi disse Hazel
Annuì appena.
Entrambi uscirono dall'infermeria
"Su I pantaloni.."disse piano Will
Alzai il jeans rivelando la ferita grondante di sangue dal polpaccio. Non avevo sentito niente, immagino che l'adrenalina abbia fatto molto.
Will pulì la ferita con un panno bagnato e me la fasció.
"Annabeth.." gli si ruppe la voce
"Mi dispiace tanto.." disse
Mi guardó negli occhi, erano gonfi di lacrime.
"Non c'è una persona al campo che non abbia aiutato o a cui non volesse bene" continuó
"Non doveva morire. Doveva fare ancora tante cose.. " concluse asciugandosi il viso
Annuì piano.
"Immagino che tu voglia tornare per il funerale" disse Will
Mi tendette un quadratino di ambrosia.
"Sarai in piedi in trenta minuti" disse
"Grazie mille" dissi prendendola
Uscì dall'infermeria la sera, intorno all'orario solito in cui, durante le battaglie, iniziavano i riti funebri.
"Percy.." mi disse Malcom
Aveva in mano un drappo argento.
"L'abbiamo fatto io e miei fratelli.." mi disse
Lo guardai: era tutto argento con una colonna avorio con inciso una civetta.
"È bellissimo.. Le sarebbe piaciuto tanto" dissi
Malcom mi diede il drappo.
"E giusto che lo metta tu, eri tutto per Annabeth" disse con gli occhi lucidi
"Io e miei fratelli siamo d'accordo che lo faccia tu" continuó
Annuì leggermente e lo abbracciai.
Ci avviciniamo alle pire.
"Sta sera, rendiamo l'estremo saluto a dei nostri amici, a dei nostri famigliari.." disse Chirone
Incrociai appena lo sguardo con Piper, stretta ancora a Jason, con una tristezza negli occhi che forse era lo specchio della mia.
"Salutiamo coloro che hanno dato la vita per la nostra" continuó
Avrei preferito vedere morire tutti pur di non veder morire lei.
Il centauro inizió a leggere i nomi dei morti di quel giorno.
"E Annabeth Chase, figlia di Atena" concluse
Chirone ci fece cenno e una decina di persone, me compreso, si fecero avanti con i drappi.
Mi avvicinai alla pira dove stava il corpo di Annabeth e lo ricoprì con il drappo, come se le stessi rimboccando le coperte.
Le guardai il viso e le lacrime non poterono fare a meno di tornare a scendere sulle mie guance.
Il mondo era troppo buio, troppo triste senza di lei.
Mi chinai piano e le baciai la fronte con labbra tremanti.
"Ci ritroveremo.." sussurrai con la mia fronte sulla sua
Presi una torcia e l'accessi immergendola nel fuoco del faló. Guardai per un'ultima volta il viso sereno e grigio di Annabeth prima di dare fuoco al legno che sosteneva il suo corpo.
Guardammo i corpi dei nostri amici, dei nostri familiari e amati bruciare nel buio della notte e poi, in silenzio, ci ritirammo nel nostre cabine.
"Perce.." mi chiamó Jason
"Vuoi compagnia?" mi chiese
"O preferisci stare da solo?" continuó
"Io.. Non lo so" dissi semplicemente
"Non so se voglio pinagerla da solo" dissi con voce corta
"O se voglio una spalla amica" continuai
Jason mi abbracció. Alla fine decidemmo di andare a fare una passeggiata sulla spiaggia e sederci sulla sabbia a guardare l'oceano.
"Tu.. Tu l'hai detto a Talia?" chiesi
"No, non ho avuto il coraggio, ha perso tante cacciatrici, non penso di farcela.." sospiró
"Ne uscirà distrutta.." continuó
"Dopo Luke, dopo che ha perso lui, non poteva perdere anche Annabeth" dissi
"Neanche io so se riusciró a dirlo a Grover" continuai
"Si conoscevano da quando avevano sette anni.."dissi
Rimanemmo in silenzio per un pó.
"Non penso di essermi reso conto ancora di ciò che è successo.." dissi
"Di ció che comporterà, penso che il mio cuore non reggerà" continuai
Presi un respiro profondo e chiusi gli occhi.
"Non posso credere che non girerà più per casa ripetendo in vista di un esame.."
"Non posso credere che non dormirà più di fianco a me.."
"Che non sentiró più le sue battute o la sua voce chiamarmi.." conclusi
"Mancherà tutti.." disse Jason
"Mi mancherà tanto" riflettè
"Non pensavo che l'avrei mai detto, ma mi mancherà davvero tanto.." disse
Affondai il viso tra le mani cercando di riprendere le funzioni di me stesso e di mettere a tacere i singhiozzi che mi scuotevano il petto.
"Ma so che ora è da qualche parte a guardarci e a pensare quanto siamo patetici" disse Jason
Sorrisi appena.
"Ti ricordi.. Ti ricordi quella volta al campo di giove? Quando vi siete rivisti dopo che Era ti aveva rubato i ricordi?" sorrise
Rimanemmo insieme per un bel pó, a raccontarci anedotti divertenti su Annabeth e a piangerla, sentendo la sua mancanza.
Tornai nella cabina, a sera inoltrata. Rimasi solo per la prima volta in quella giornata, o forse solo lo ero da quando aveva smesso di respirare.
Mi avvicinai al quadro di sughero che avevo attaccato a una parete con diverse foto.
Mi tremarono le mani mentre prendevo una foto di me e Annabeth. Lei mi aveva lasciato, mi aveva lasciato morendo, smettendo di esistere.
Mi addormentai all'alba, esausto dopo aver pianto tutta la notte, e fui svegliato dal suono della sveglia.
Rimasi nel letto, a guardare l'oceano dalla finestra.
Sembrava che i mostri avessero preso una pausa, che ciò che ci stava tormentando da giorni avesse deciso di andare a farsi un giro da qualche altra parte, per permetterci di rimetterci in sesto, per piangere le perso amate e crollare. Sembrava essersi tutto fermato, dopo che il SUO respiro si era fermato.
Qualcuno bussó e entro nella mia cabina. Nico mi si piazzó difronte, ma non ci diedi peso. Alla fine dopo avermi guardato per un bel pó con aria afflitta, se ne andó.
Mi voltai dall'altra parte del letto, Guardai la forma che il materasso aveva preso a furia di essere usato. Quella era la parte del letto di Annabeth, io non ci dormivo mai, era un abitudine. Nonostante il letto fosse poco più di una piazza e mezza, io mi rintanavo nella parte sinistra nel letto e Annabeth contro quella a contatto con il muro.
Mi resi conto che non avrei più percepito il calore del suo corpo accanto al mio, non avrei avuto più i suoi capelli contro il naso e che il mio respiro non si sarebbe più unito al suo.
Rimasi così per giorni, forse due o tre.
"Percy" disse Frank entrando nella cabina
"Ti ho portato qualcosa da mangiare.." disse
Mi voltai a guardarlo, non so con quale forza.
Lui mi sorrise.
"Hazel mi ha detto di essere venuta sta mattina" mi disse
Non me ne ero neanche accorto.
"Ti ho portato un hamburger" disse tendendomi un piatto
Mi misi seduto e presi il piatto, iniziando a mangiare. La fame mi venne non appena addentai quell'hamburger.
"Grazie.." dissi dopo aver finito
Lui sorrise appena.
"Ti va di fare una passeggiata?" chiese
"Solo una camminata, non dobbiamo parlare per forza" disse
Annuì piano.
Mi cambiai e poi uscimmo a camminare.
Attraversammo tutto il campo, senza scambiare neanche una parola. Le persone mi guardavano quando passavo ma io le ignoravo.
Quando tornai nella mia cabina mi trovai difronte l'ultima persona che avrei mai immaginato.
"Cosa ci fai qui?" chiesi freddo
"Volevo sapere come stesse mio figlio" disse mio padre
"E Atena? Atena non vuole sapere come stia sua figlia?" dissi
"Atena sta più male di quanto tu possa immaginare, voleva bene ad Annabeth" disse il dio del mare
Un brivido mi pervase quando pronunció il suo nome.
"Come stai?" chiese poi
Sorrisi amaramente.
"Come.. Come sto?" chiesi
"Annabeth è morta.." dissi con gli occhi lucidi
"La mia unica ragione di vita, l'unica cosa che mi faceva andare avanti e svegliare la mattina è morta!" continuai
"L'unica persona di cui mi importava sul serio, è morta!"
"Perché, non sia mai che gli dei vogliano farmi vivere una vita felice!"
"Avrei preferito vedere morire chiunque piuttosto che lei!"
"Avrei preferito uccidere chiunque!"
"Avrei preferito dare vita a una battaglia pur di averla ancora con me"
"Sarei morto io piuttosto di veder morire Annabeth.."
"Io voglio morire ogni secondo da quando è morta lei.." sussurrai esausto con le lacrime
"Percy, so che cosa significa amare, ma-" inizió mio padre accondiscendente
"No! Tu non lo sai!" esclamai
"Tu sei venuto sulla terra, hai trovato mia madre, hai avuto me e poi ci hai lasciati! E l'hai fatto altre milioni di volte! Tu. Non. Sai. Cosa sia. L'amore!" urlai
Lo sguardo di mio padre era freddo, gli occhi più scuri.
"È morta in una battaglia per voi! Perchè gli dei non se ne fregano niente!"
"Annabeth è morta per colpa tua e per colpa degli dei!"
"Perció va via! Non chiedermi come sto e non venire mai più qui!" urlai
"Non voglio vederti!" conclusi
Mio padre scomparve con un sonoro pop e una brezza marina mi scompiglió i capelli.
Afferrai il comodino e lo buttai a terra in preda alla rabbia.
Mi sdraiai sul letto, cadendo in un sonno profondo e pieno di incubi.
Mi svegliai, la mattina dopo, urlando in preda al panico. Quando mi resi conto che era solo un sogno, mi calmai.
La calma duró poco, visto che il suono di urla e di mostri piombó nella mia cabina.
Infilai le scarpe e corsi fuori, con vortice sguainata.
Una dracena mi si buttó addosso e la tranciai a metà riducendola in polvere.
"Non pensai che l'avrei mai detto.." inizió Clarisse, poco più in là
"Ma: ben tornato, Jackson" disse
Sorrisi appena.
Mi buttai in mezzo alla lotta.
"Percy no!" sentì urlare mentre combattevo con un gigante
Poi mi sentì mancare il respiro e esplodere un dolore atroce nello stomaco.
Abbassai lo sguardo giusto in tempo per vedere una spada arrguginata che veniva estratta dal mio corpo.
Caddi in ginocchio sputando sangue, poi mi sdraiati sull'erba, esausto.
"Percy!" sentì urlare
Era un rumore lontano, sordo, ma riconobbi Hazel.
Sentì le piccole mani calde di Hazel prendermi la testa e mettermela sulle sue gambe.
"No, no, no.." sussurruó qualcuno, forse Leo
Sentì qualcuno afferrarmi la mano.
"D-dì a mia madre e.. E a Tyson.." iniziai guardando Hazel
Fui interrottó dal respiro che mi mancava.
"Glielo diró.." sussurró con le lacrime
Mi Guardai intorno, mi resi conto che la persona che mi teneva la mano era Jason. Di fianco a lui c'era Piper e percepì, senza vedere, anche Frank e Leo.
"Non.. Non essere triste" dissi verso Jason
"Non dovete essere tristi.." spostai lo sguardo su Nico, in piedi più in là
"Io non lo sono.." dissi
Presi un respiro profondo.
"È così che finisce il grande Percy Jackson" sorrisi amaramente
"Ti ricorderanno, fosse l'unica cosa che faccio ma faró in modo che il mondo e l'olimpo si ricordino il tuo nome" disse Jason
"Pro..promettetemi che c'è la farete.." sussurrai
"Te lo promettiamo, per te e per Annabeth" disse Frank
Sorrisi appena.
"Annabeth.." mormorai spostando lo sguardo verso la luce bianca che mi stava avvolgendo
"Va da lei.." sussurró Hazel piangendo
Ma ero già lontano, ero già nella luce bianca. Riuscivo a vedere una figura, a me familiare.
"Che cosa hai combinato, Testa D'alghe?" disse
"Stare senza di me ti fa così tanto impazzire da scordarti di guardarti alle spalle?" chiese la voce che più amavo
"Non sai quanto.." dissi
Poi ci buttammo uno tra le braccia dell'altro.
"Sono così felice di vederti.." sussurrai
La sentivo di nuovo fra le mie braccia, sentivo il suo calore.
"È troppo presto, non dovresti essere qui" disse lei
"Era troppo presto per entrambi" dissi guardandola negli occhi
Ci baciammo.
Rimanemmo insieme per tutta l'eternità.

Okay, dopo questa bella batosta vi vorrei chiedere di andare a leggere la mia altra storia. Si chiama "Halfblood(Percy Jackson-Harry Potter)".
Grazie in anticipo💖

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