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Hunger Games Pt. 2

Percy
Il sole mi accecó per un attimo e, poco a poco, mi abituai.

Mi ritrovai su una pedana.

Mi guardai intorno, difronte a me c'era la cornucopia che copriva altri tributi.

Difianco a me c'era Ludovica e dall'altra parte Alexandra che si guardavano intorno, come me.

"Annabeth.." sussurrai guardandomi intorno

"Vi diamo il benvenuto ai sessantacinquesimi Hunger Games" disse la voce di Seneca Crane

Mi guardai meglio intorno, vidi un fiume, un bosco e il clima era mite.
Tanti buoni posti per nascondersi.

"Possa la fortuna sempre essere a vostro favore" continuó Seneca

"Cinque.. Quattro.."

Inidividuai a pochi metri da me uno zaino.

Alexandra già lo puntava, ero decisamente più in forza di lei, potevo vincere uno scontro.

"Tre.. Due.."

Mi preparai a correre.

"Uno"

Il suono di una tromba riecchieggió per tutta l'arena.

Saltai giù dalla pedana.

Afferrai veloce lo zaino e in un secondo mi ritrovai Alexandra addosso.

Le tirai una spallata, atterrandola, e iniziai a correre verso il fiume, indossando lo zaino.

Saltai agilmente su delle pietre per attraversare la distesa d'acqua.

Mi infalai nel bosco, correndo a per di fiato, fino a quando non fui sicuro di essere abbastanza lontano dalla cornucopia.

Avevo corso per almeno tre chilometri e oramai ero nel fitto del bosco.

Mi guardai attorno valutando se salire sugli alberi e appostarmi lì.

Lasciai perdere l'idea, i rami erano più sottile del normale e non avrebbero retto il mio peso.

Mi sedetti alla base di un albero riprendendo fiato.

Aprì lo zaino vedendo cosa contenesse, ma prima mi tolsi la giacca rimanendo solo con la mimetica e una maglia a maniche corte nera.

Lo zaino conteneva una rete, fil di ferro, una borraccia, una bottiglia con il filtro depuratore, della corda, un impermeabile e un pugnale.

"Tse.." sorrisi appena

Sperai che Annabeth fosse viva e non fosse stata tanto stupida da infilarsi nel bagno di sangue.

Mi resi conto che stava già facendo buio.

L'indomani sarei andato a fiume a pescare e a riempire le bottiglie.

Per il momento mi rimisi la giacca e mi girai il pugnale tra le mani rimanendo in allerta, anche se dubito che qualcubo si aggirasse in quella parte di bosco, così interna.

Non mi resi neanche conto quando mi addormentai.

La musica che precedeva la comunicazione dei morti di quel giorno mi fece sobbalzare.

Mi alzai in piedi prestando attenzione.

U morti di oggi erano Lilly, mi dispiacque per Jason, Hugo, Alexandra e James.

Non c'era Annabeth, grazie al cielo.

Mi chiesi se fossi stato io a uccidere Alexandra, o se fosse per colpa mia che l'avessero uccisa, perché l'avevo resa inerme.