Talia e Annabeth (brotp)

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Fandom: Percy Jackson

Universo: Durante "Percy Jackson e gli dei dell'Olimpo"

Ship: Talia x Annabeth (brotp), Annabeth x Percy

Annabeth
Uscì dal labirinto boccheggiando.
"Annabeth!" urló qualcuno, forse Will Solace, un ragazzo figlio di Apollo
"Miei dei.." disse Silena aiutandomi ad alzarmi
"Che fine hanno fatto gli altri?" chiese Clarisse
"Devo parlare con Chirone" dissi
"Subito!" continuai
"Clarisse" disse Silena
La figlia di Ares corse verso la casa grande.
"Andiamo, Annabeth" disse Will mettendomi un braccio intorno alla vita
"Appoggiati a me" continuó
"Silena, nella mia tasca c'è dell'ambrosia" disse alla figlia di Afrodite
Silena prese e mi porse l'ambrosia. Mi sentì meglio e con l'aiuto dei due semidei arrivai alla casa Grande.
Entrai da sola e mi ritrovai Chirone difronte alla porta.
"Annabeth.." disse piano
Lo abbracciai.
"È tutto okay, bambina mia" mi disse
Allentai l'abbraccio.
"Devo tornare, Chirone" dissi piangendo
"Devo tornare nel labirinto, li ho lasciati lì.." piansi
"Calmati, calmati" mi disse mettendomi una mano sul viso
"Siediti e raccontami tutto" continuó
Mi sedetti difronte alla scrivania.
"Ci siamo divisi.." iniziai
"Tyson e Grover sono andati a cercare Pan, avevano trovato una pista attendibile" dissi
"Io e Percy, invece, abbiamo incontrato il divino Efesto"
"Ha detto che ci avrebbe aiutato solo se noi avessimo aiutato lui.."
"Ci ha mandato in una delle sue fucine che non era più sotto il suo controllo"
"Sotto il Sant'Elena"
"Era il covo di dei telchini" rivelai
"Percy mi ha obbligata ad andare via, di venire qui e trovarti e dirti tutto"
"Ma ora devo tornare sotto, devo trovarlo" dissi
"Annabeth.." disse piano il centauro
"Cosa?" dissi tremando
Non so se per la paura, per il dolore o per la stanchezza.
"Tutti i telegiornali del mondo hanno mandato in diretta questo.." disse facendomi vedere un video
Mostrava il Sant'Elena e poi un enorme eruzione.
Il cuore mi sprofondó sotto le scarpe. Mi portai una mano allo stomaco.
Percy era morto.
Mi Alzai con difficoltà.
"Annabeth.." mormoró Chirone quando mi vede barcollare
Tesi una mano in segno di stare fermo e mi trascinai fuori.
"Che succede?" chiese Silena quando mi vide uscire
"Annabeth! Grazie agli dei!" esclamó qualcuno da lontano
Talia era lì, con la sua solita aurea immortale intorno, gli occhi azzurri gelidi e il cerchietto argento.
Le corsi incontro e l'abbracciao lasciandomi andare alle lacrime.
"Annabeth, cosa.. Cosa è successo?" chiese preoccupata
"Se ne andato.." mormorai tra le lacrime
"È morto" piansi
Talia mi prese il volte tra le mani con un enorme paura negli occhi.
"Chi, Annabeth?" chiese
"Grover? Luke?" domandó
"Percy.." mormorai
"Mi ha lasciata, è morto" dissi
Talia mi strinse più forte.
"Miei dei.." Sentì dire da Will
"Cavolo, Jackson.." sussurró Clarisse
"Sh.." disse con voce corta Taloa
"Tranquilla.." mi disse
Poco dopo mi calmai un pó.
"Andiamo Annabeth, devi fare una doccia e le ferite devono essere medicate" mi disse Talia in tono apprensivo
Poco dopo ero seduta sul letto della mia cabina, avevo ancora i capelli bagnati e le ferite medicate.
Presto le ferite sarebbero stato solo nuove cicatrici aggiunte alle vecchie, ma le ferite interiori? Come avrei fatto?
"Annabeth, raccontami tutto" mi disse Talia sedendosi accanto a me
Raccontai anche a lei tutta la storia, con le lacrime che scendevano tranquille sul mio volto.
Talia mi prese il volto fra le mani.
"Percy Jackson ha evitato una guerra fra gli dei, a soli dodici anni, a tredici ha salvato Grover e il campo e a quattordici ha sconfitto Atlante e sostenuto il mondo sulle spalle" disse toccandomi i capelli sul finale
Io e Percy avevamo una piccola ciocca di capelli grigi lasciataci per aver sopportato il mondo sulle spalle.
Io l'avevo fatto per Luke e Percy per me.
"Mi rifiuto di pensare che sia morto" disse decisi
Ci guardammo negli occhi per un pó, cercai il conforto di cui avevo bisogno e lo trovai.
"Io lo amo.." dissi con voce rotta dal pianto
La decisione negli occhi di Talia vacilló.
"Pensavo.." iniziai balbettando
"Pensavo che non avrei mai amato nessuno come Luke" dissi
"Ma mi sbagliavo" dissi cercando di smettere di piangere
"Tu e Luke siete la mia famiglia"
"Non mi sono mai resa conto che per Luke provo un infinito amore fraterno"
"Forse.. Forse l'ho amato" azzardai
"Ma Percy.." dissi iniziando a piangere di nuovo
Affondai il viso tra le mani.
"Ehy.." disse Talia prendendomi il viso tra le mani
"Lui non è morto" disse decisa
"Sai.. Sai qual è l'ultima cosa che gli ho detto?" chiesi sorridendo appena
"L'ho preso per la maglia e l'ho baciato e poi gli ho detto di stare attento prima di sparire e andare via" dissi
"Lasciandolo lì, da solo, in un covo di telchini"
"Non è colpa tua" mi disse
"Dovrei.. Dovrei tornare lì sotto a cercare Grover e Tyson, lo devo ad entrambi" mi ripresi
"Non devi fare proprio niente! Non tornerai lì sotto da sola e in queste condizioni" mi disse
"Ora ti metti a dormire e fai passare qualche giorno, per riprenderti" continuó
Era un tono che non accettava repliche. Perciò mi misi sotto le coperte e mi addormentai, gli incubi non mancarono di certo.
Sognai un ricordo, di quando ero piccola e io, Talia e Luke eravamo in giro per il mondo.
Eravamo appostati vicino a qualche ponte, ci eravamo messi a dormire ma io non ci riuscivo. Le stelle erano troppo luminose, il fuoco troppo rumoroso. Perció mi Alzai e andai vicino a Luke
"Luke.." mormorai
"Luke, non riesco a dormire" dissi
Il ragazzo non diede segno di svegliarsi, decisi di lasciarlo in pace: lo tormentavo con la mia presenza nel suo sacco a pelo ogni notte.
Mi avvicinai a Talia, dormiva a anche lei.
"Talia?" chiamai
"Cosa c'è?" chiese assonnata
"Non riesco a dormire, ho gli incubi" dissi
"E Luke dorme" continuai
Lei aprì piano il sacco a pelo mi ci lasció infilare.
"Oggi i mostri ci hanno dato più fastidio del solito, strano che tu non sia esausta" mi disse Talia
Alzai le spalle.
"Ho iniziato a pensare a casa e a mio padre.." sussurrai
"Ti mancano?" chiese
Feci no con la testa.
"Sono molto più felice ora, anche se siamo perseguitati dai mostri" rivelai
"Sai, avevo un fratellino" mi disse sorridendo leggermente
"Era poco più piccolo di te e gli volevo un sacco di bene" continuó
"Era figlio di Zeus anche lui?" chiesi
Lei annuì.
"Avevamo anche la stessa madre" disse
"Un giorno cerco di mangiare una spillatrice provocandosi una bella cicatrice sul labbro" sorrise
Risi leggermente.
"Cosa gli è successo?" domandai
"È morto molto probabilmente, nostra madre era pazza e l'abbandonó in un parco senza dirmi niente" disse
Non risposi ma la storia mi aveva scosso tanto. Non avevo mai avuto una madre, ma come si poteva abbandonare un figlio?
"Io non ti lasceró, Talia" le dissi
Lei sorrise di nuovo e mi abbracció.
"Ti voglio bene, Ann" mi disse
"Anche io te ne voglio" risposi
Poi il sognó cambió e mi ritrovai di nuovo nel Sant'Elena.
"Rimettiti il berretto" mi disse Percy
"Scappa!" continuó
"Cosa?!" strillai
"No! Io non ti lascio" gli urlai
"Ho un piano. Li distrarró. Tu puoi usare il ragno magico.. Forse ti condurrà da Efesto, devi dirgli quello che sta succedendo" mi disse
"Ma ti uccideranno!" esclamai
"Me la caveró, e comunque non abbiamo scelta" disse
Sapevo che era un paio orribile. E allora perché lo stavo facendo?
Stavo per picchiarlo quando lo presi per la maglia e lo baciai. Se quello doveva essere il nostro ultimo momento, ne doveva valere la pena.
"Stai attento, Testa D'alghe" dissi prima di mettermi il capello e sparire.
Mi svegliai sudata e con un enorme peso sul petto.
Passai le due settimane successive ad allenarmi come una pazza e andare alla spiaggia. Delle volte Talia mi faceva compagnia, l'unica che volessi vedere, delle volte era il sole caldo che brillava sulla mia pelle abbronzata a farmi compagnia.
"Annabeth.." mi disse un giorno Chirone
Guardai il mare più intensamente.
"È ora.." continuó
Respirai profondamente l'aria salata, l'odore di Percy, e mi voltai.
Annuì piano a Chirone e lo seguì fino alla casa grande. Quando entrai erano presenti tutti i semidei capi delle cabine, mi guardarono tutti quando varcai la soglia.
"Ann.." disse piano Beckendorf
Guardai il drappo funebre sul tavolo da ping pong: un drappo verde con un  tridente ricamato sopra.
"È bellissimo.." dissi piano
"Ho fatto del mio meglio, l'ho ricamato io stessa" disse Silena sorridendo leggermente
"Hai fatto un ottimo lavoro, Silena" disse Travis Stoll
"Lo penserebbe anche Percy" continuó il fratello
Annuì piano. Il giorno prima, in una riunione, avevano tutti deciso di bruciare il drappo e compiere i riti funebri per Percy.
"Potete..?" mormorai
Tutti uscirono dalla stanza silenziosamente.
Posai piano una mano sul drappo.
"Li troveró, Percy" dissi con voce spezzata
"Te lo prometto. Fosse l'ultima cosa che faccio" continuai
Poi lo presi e uscì.
"Il fuoco è pronto?" chiesi
Michal Yew Annuì.
"Nyla lo sta ravvivando" disse
Ci avvicinammo al fuoco insieme al resto del campo.
"Oggi siamo qui per compiere i riti funebri per un nostro semidio, un nostro amico, un nostro eroe" inizió Chirone
"Dobbiamo presumere che, Percy Jackson, siamo morto" continuó
"Dopo un silenzio così lungo, è improbabile che le nostre preghiere vengano ascoltate. Ho chiesto ai suoi migliori amici presenti di rendere gli estremi onori" concluse
Feci un paio di passi avanti e bruciai il drappo, con le lacrime agli occhi.
Poi mi voltai verso il pubblico e, con non so quale forza, parlai:
"Probabilmente è stato l'amico più coraggioso che io abbia mai avuto. Lui.." dissi mentre mi voltavo leggermente
Lo vidi, era lì con una camicia e dei pantaloni nuovi, fresco come una rosa. Con i capelli spettinati e gli occhi verdi come sempre.
La rabbia crebbe dentro di me
"È qui!" esclamai
Dopo aver appreso tutta la storia me ne andai infuriata.
"Annabeth!" mi chiamó Talia
Grugnì.
"Ogigia! OGIGIA!" esclamai
"Noi lo credavamo morto, disperso per sempre, e lui era a farsi una vacanza con Calipso!" continuai
"Percy è atterrato su Ogigia?" chiese Talia esterefatta
Annuì.
Poi Talia mi guardó di sottecchi.
"Sei arrabbiata perché non ha dato segno di essere vivo o perché era su Ogigia con la bellissima Calipso?" chiese sorridendo leggermente
"Talia Grace! Prova a ripetere ciò che hai detto e giuro che ti mando nell'elisio con le mie mani!" esclamai
"Ricordi quello che ti ho detto due settimane fa? Bene! Scordatelo!" dissi
"Io lo odio, lo odio con tutto il mio cuore!" grugnì
Intanto Talia rideva di gusto.

Percy
Un anno dopo
Uscì dalla mia cabina diretto al tavolo della colazione.
A metà strada, vicino alle docce, incrociai Annabeth e i restanti figli di Atena.
"Ehy!" le dissi
Solo a ripensare a ciò che era successo la sera prima avrei voluto, di nuovo, prenderla e portarci sul fondo del lago delle canoe.
"Ciao" mi sorrise lei
"Primo turno alle docce?" chiesi
Lei annuì.
Mi prese una mano e mi bació mettendosi sulle punte.
Miei dei aiutatemi o potrei svenire.
Ci allontanammo e ci guardammo negli occhi per un pó.
"Ehy, voi due!" esclamó una voce a me troppo familiare
"Testa di Pigna.. Cosa c'è?" dissi voltandomi
"Tals! Siete arrivate finalmente!" disse Annabeth
"Si, si siamo arrivate.." disse Talia sorridendo leggermente e guardando le nostre mani intrecciate
Io e Annabeth arrossimmo leggermente.
"Era ora voi due, ve ne siete resi finalmente conto" disse Talia
"Ora non esagerare" mormoró Annabeth assotigliando gli occhi verso l'amica
"Ehy, io sono la vostra prima fan" disse lei con le mani alte in segno di resa
Annabeth alzó gli occhi al cielo.
"Devo andare" disse
Mi strinse la mano un pó più forte per poi rivolgersi ai fratelli e alle sorelle in giro per il cortile delle docce.
"Andiamo cabina sei!" disse partendo in testa alla fila indiana
Mi persi a guardarla.
"Jackson, rompile il cuore e io ti romperó le ossa" mi disse Talia
La Guardai.
"Non c'è ne sarà bisogno, Testa di pigna" dissi
"Non ho intenzione di lasciarla per un bel pó" continuai
Poi Talia fece una cosa che non mi aspettavo: mi abbracció.
"Come siamo sentimentali" dissi
"Sta zitto, Jackson" mi disse
"Lei è mia sorella, tu fai parte della famiglia ora" continuó

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