Fandom: Percy Jackson
Universo: Post "Percy Jackson e l'eroe perduto"
Ship: Piper x Jason
Piper
"Sei sicura di sapere la strada, McLean?" mi disse Drew
"Forza cabina dieci!" dissi ignorandola
Camminammo in fila Indiana fino al nostro tavolo della colazione.
"Quando tu e Jason ci darete qualche soddisfazione?" sorrise una delle mie sorelle
"Smettila, tra noi non ce niente" dissi
"E io sono figlio di Ares" disse un mio fratello
Alzai gli occhi al cielo.
"Jason ha una vita, al campo di giove, e al momento riportarlo lì e riunire Percy ai greci è il nostro obbiettivo" dissi cercando di sembrare fredda
Jason aveva una vita, al campo di giove, una ragazza forse. Una ragazza che amava e tanti amici romani.
Guardai Jason, seduto da solo al tavolo di Giove, che mi sorrise.
Dopo colazione ci andammo ad allenare.
"Leo!" esclamai vedendolo
Era tutto sporco di grasso e chissà quale altra roba ma aveva un sorriso grandioso.
"Ehy miss mondo!" disse
"Uscito dalla tana?" dissi riferendomi al fatto che era chiuso nel bunker nove da giorni
"Come sta andando?" chiesi
"Alla grande! Alla grande!" esclamó
Poi partì in un appurata descrizione di tutto.
"Okay, andiamo a mangiare ora" dissi trovando una scappatoia nel corno del pranzo
Dopo pranzo, mi fiondai nella cabina sei, con Annabeth.
"Cosa stai facendo?" dissi vedendola seduta per terra con intorno migliaia di fogli
Alzó lo sguardo su di me e sorrise appena.
"Sai, una volta Percy era lì, quando non stavamo ancora insieme, e io ero particolarmente triste.." disse persa nei ricordi
Fece una pausa.
"Non importa" disse poi raccogliendo i fogli
"No, racconta" dissi
"Non importa, sul serio" disse
Sospirai.
"Ti manca tanto, vero?" chiesi sedendomi sul suo letto
Lei annuì piano.
"È la persona a cui tengo di più al mondo, prima di essere di amarlo è il mio migliore amico" disse
"È stata l'unica persona a cui potevo appigliarmi quando tutti mi avevano voltato le spalle" disse guardandomi negli occhi
"E Era te l'ha portato via.." dissi
I suoi occhi si fecero più scuri, cattivo segno.
"Era mi odia" disse lei
"Non vuoi bene alla tua nonna acquisita?" dissi per prenderla un pó in giro
Annabeth Alzó gli occhi al cielo.
"Mi potresti parlare della scorsa guerra? So che ha interessato te, Percy e Grover e alcuni dei vostri amici stretti" dissi
Annabeth sorrise appena e annuì.
Rimanemmo a parlare per ore.
"Quindi tu, Luke e Talia, la sorella di Jason, avete vissuto per un anno in giro per l'america?" chiesi
Lei annuì.
"E poi è arrivato Grover, e Talia è morta e Luke ci ha voltato le spalle" disse
"E Talia è diventata una cacciatrice per cercare di evadere dal dolore.."
"Ora capisci a ciò a cui mi riferivo quando dicevo che Percy è stato l'unico al mio fianco?" chiese
Annuì.
"Vorrei avere un amore tanto forte" sorrisi malinconicamente
"Non so se ti conviene avere una relazione come la nostra" rise leggermente
Sorrisi.
"Come va con Jason?" chiese poi
"Noi, siamo amici, tanto amici, ci diciamo tutto.." dissi
"Ma non siamo come prima" continuai
"Con prima intendo il ricordo falso della foschia"
"Ora so che non c'è mai stato un prima.." conclusi
"Cosa ti blocca?" chiese riprendendo i suoi fogli
"Il suo passato, il campo di giove" dissi
"Insomma, lui è un romano"continuai
"Romani e Greci si odiano, come può funzionare?" chiesi
"Se si svegliasse un giorno e si rendesse conto che odia i Greci con tutto sé stesso?"
"Se si svegliasse e si rendesse conto di avere una ragazza che lo aspetta a casa e che lo ama?"
"Piper non si va da nessuna parte con le domande e con i se" disse lei
"Parlane con Jason, immagino siano cose che tormentino anche lui" continuó
Annuì piano.
"Pip, non mi fido di quel ragazzo, ma per ora non è una minaccia.." inizió la figlia di Atena
"So che mi riporterà ad avere Percy, e ora è l'unico motivo per cui non lo sottopongo a un interrogatorio o non sto cercando qualsiasi modo per fargli tornare la memoria"
"Ma sappi che non appena farà un passo falso o ci tradirà, per me potrà anche morire"
"E sappi che mi sono affezionata a te ma non mi farò scrupoli a mettermi contro di te se ci volterai le spalle per seguirlo, nè con te nè con Leo" concluse guardandomi negli occhi
Annuì.
"Ora, andiamo a mangiare" sorrise Annabeth
"C-certo" dissi
Dopo cena tornai nella mia cabina e mi addormentati quasi subito, esausta. Gli incubi però non mancarono.
Mi svegliai la mattina dopo, in un bagno di sudore.
"Tutto bene?" mi chiese Lily
Annuì.
"Incubi.." dissi
Lei sorrise appena.
Ci cambiammo e andammo a colazione. Prima di sedermi guardai il tavolo di Zeus ma non vidi Jason.
"Torno subito" dissi ai miei fratelli
Mi incamminai di nuovo verso le cabine e bussai alla uno.
"Jason!" esclamai
Continuai a bussare. Alla fine, visto che non rispondeva, l'aprì ed entrai.
Jason dormiva profondamente in una nicchia del muro, con un cuscino sotto la testa e la coperta per terra.
"Per dormire indossi solo boxer, grandioso.." sussurrai guardandolo
Era terribilmente imbarazzante e terribilmente bello.
Appesa al muro c'era una foto, riconobbi Annabeth e Talia, quindi il ragazzo più grande doveva essere Luke.
Aveva gli occhi azzurri e i capelli biondi, ma non una cicatrice come diceva Annabeth, forse la foto è stata scattata prima.
"Jason" lo chiamai
"Ehy Scintilla!" esclamai
Niente.
"Jason Scintilla Grace, figlio di Giove, vuoi svegliarti?" dissi a voce più alta
Jason Aprì gli occhi e mi guardó, per poi sorridere appena.
-Quanto era bello, miei dei.- pensai
"Sai che non potremmo stare soli, qui?" chiese con voce impastata dal sonno e chiudendo nuovamente gli occhi
"Mi sono presa un colpo quando non ti ho visto a colazione" lo sgridai
"Oggi avevi anche il primo turno alle docce, che ti ha ceduto la mia cabina" continuai
"A quanto pare l'hai saltato" dissi
"La sveglia non deve aver suonato" borbottó
"Su muoviti, vestiti, andiamo a fare colazione" dissi prendendo la coperta da terra per evitare che vedesse le mie guance rosse
Quando mi rialzai con la coperta in mano, Jason era in piedi difronte a me. Percepivo il suo calore e il rossore sulle nostre guance mentre lo guardavo.
"Ehm, devo passare.." disse colorandosi in viso
"Certo, scusa"dissi spostandomi
Andó verso l'armadio, prese un paio di jeans e una maglietta del campo.
Non mi resi neanche conto quando mi avvicinai a lui e gli posai una mano sulla schiena nuda.
Dalla mia mano partì una scossa elettrica che mi fece rabbrividire, forse è il caso di dire che era da lui che partì una scossa elettrica.
Avvolsi, con calma, le braccia intorno al suo busto e poggiai la testa sulla sua schiena, abbracciandolo.
"Stai bene?" chiese piano
Annuì piano e mi allontanai.
Jason si voltó verso di me, guardandomi.
"Avevo solo bisogno di un abbraccio" dissi cercando di montare su un sorriso
Jason allungó le braccia e io, come se fosse un movimento scontato, da tutti giorni, mi ci fiondai dentro.
Mi strinse forte a se.
Posai la testa sul suo petto caldo e ne respirai il profumo. Aveva il corpo sempre caldo e tempestato di piccole o più grandi cicatrici date dalle battaglie che aveva combattuto.
Lo Sentì respirare tra i miei capelli, in un momento intimo e famigliare.
"Ho paura, Jas, che inizi una guerra.." sussurrai
"Anche io" rispose lui
Ci allontanammo leggermente.
"E non voglio che muoia nessuno, né Leo, né Annabeth, né tu.." dissi
Jason sorrise appena è poi si chinó per darmi una bacio sulla guancia.
Mi sentì febbricitante.
"Andrà tutto bene.." disse lui
"Non ti sbarazzerai di me così facilmente" continuó
Sorrisi appena.
Mi allontanai e lo lasciai vestire.
"Dopo vorrei parlarti di una cosa" disse lui
Mi congelai sul posto.
"C-certo, oggi pomeriggio? Dopo l'allenamento?" chiesi
Lui annuì sorridendo leggermente.
Cercai di far passare il tempo più piano possibile ma alla fine il momento arrivó.
Io e Jason camminammo fino alla spiaggia e ci sedemmo sulla sabbia, a guardare l'oceano.
"Sto riacquistando la memoria" disse semplicemente guardando l'oceano scintillante
Il mio cuore cominció a battere a mille, iniziai a tremare.
"Ne ho già parlato con Chirone, Annabeth e Leo" continuó
"Volevo parlarne anche a te.."
Annuì piano.
"Parla allora.." dissi piano, cercando di nascondere la paura
"Sono arrivato al campo di giove quando ero molto piccolo" inizió
"Portato in una cesta dalla Lupa, il correspettivo romano di Chirone, dopo che mia madre mi abbandonó in un parco"
Lo Guardai, dispiaciuta.
Lui si voltó verso di me.
"Magari, poi, ti parleró di lei" mi disse
Annuì piano.
"Il campo di giove è la solo e unica cosa che io possa considerare casa" disse lui
"O almeno prima di venire qui.." continuó
Sorrisi appena.
"A otto anni ho iniziato a partecipare attivamente alla vita del campo, allenarmi eccetera.." disse guardando il suo tatuaggio
"Ero stato messo nella quinta coorte"
Aggrottai le sopracciglia.
"Il campo di giove, viene chiamato anche dodicesima legione, e le legioni romane vengono divise in coorti"spiegó lui
"Lì non ci dividono per genitore divino" continuó
"Visto che ero figlio di Giove mi lasciarono decidere in che coorte andare, e io scelsi la quinta, per stare un pó più tranquillo e dimostrare che non faceva poi così schifo"
Capì che la quinta coorte non era molto amata.
"E poi ricordo la guerra e la battaglia sul monte Otri" riprese guardando il mare
"Come, dopo aver ucciso Crio, hanno urlato il mio nome, ancora e ancora.." disse immerso in un ricordo, con gli occhi chiusi
"Nonostante non ami stare al centro dell'attenzione ed essere considerato un leader, sentirsi così amato e desiderato è stato grandioso.."
"Mi hanno nominato pretore" disse poi guardandomi
"Sono coloro a capo della legione" mi spiegó
"Non mi faceva impazzire come incarico, ma la quinta coorte era stata rivalutata e le stavano dando il giusto peso, ero contento di aver fatto qualcosa di buono" disse
-Tu fai qualcosa di buono anche solo esistendo- pensai
"Ricordo un figlio di Bacco, a capo della quinta coorte, era simpatico e mi ci trovavo bene" disse
"Ricordo anche una ragazzina, di tredici anni, arrivata al campo e riconosciuta subito dal padre: Plutone"
"Si chiama Hazel, avevamo stretto un bel rapporto, penso che lei mi vedesse come un leader, un punto di arrivo, e io mi sentivo molto protettivo nei suoi confronti" disse
Sospiró.
"E poi c'era Reyna.." disse
-Ecco, ora mi dirà che la ama da impazzire e che aspetta di tornare al campo solo per vederla- pensai
Chiusi gli occhi per trattenere le lacrime.
"Lei è arrivata quattro anni fa, e l'anno scorso, insieme a me, è diventata pretore" riprese
"Siamo cresciuti insieme, sempre uno affianco dell'altro.."
"Se.." inziai ma mi si ruppe la voce
Jason mi guardó con aria grave.
"Se devi dirmi che la ami, che lei ti aspetta al campo e non vede l'ora di vederti, fallo subito perfavore" dissi cercando di non farmi tremare la voce
"No, Pip.." disse semplicemente
"Reyna mi ha confessato i suoi sentimenti, ma io non ho mai ricambiato, non gliel'ho mai detto in faccia però.." disse lui
Il peso che avevo sul cuore, improvvisamente, scomparve.
"Ed è la cosa che mi spaventa di più" riprese
"Quando arriveró al campo, mano nella mano con te, e ti presenteró come mia ragazza, lei ne uscirà distrutta"
"E non voglio che succeda, è una persona fantastica, che non si merita di soffrire" concluse
"Tu sei una persona fantastica" dissi sorridendo appena
Lui mi sorrise appena.
"Quindi questo sottintende che vuoi essere la mia ragazza?" chiese sorridendo
Aggrottai le sopracciglia, poi mi resi conto.
"Questo è un imbroglio!" esclamai
Lui rise leggermente.
"Non vale, è una richiesta velata, non ne ne sono neanche accorta!" dissi
"Vuoi che te lo chi-" fu interrotto dalle mie labbra sulle sue
Mi sentivo come se avesse potuto toccare il cielo con un dito. Se questo era baciare una persona che ami, allora non rende giustizia come le persone lo raccontano.
Jason posó una mano sulla mia vita, avvicinandomi a sé, e io gli accarezzai il viso, permettendo alla sua lingua di toccare la mia.
Ci allontanammo entrambi senza fiato.
"Sei.. grandiosa.." sussurró con la fronte sulla mia
E poi il resto fu storia, lo sapete.
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Headcanon Multifandom 🥰
RandomHeadcanon Multifandom (Percy Jackson, Harry Potter, Anime vari, serie tv). La prima parte è tutta incentrata su Percy Jackson poichè questa storia, all'inizio, era una raccolta di one shot su quel mondo.❤️