Chat Noir rimase con il fiato sospeso di fronte all'affermazione lapidaria di Maestro Naran. Il silenzio si protrasse per un po', fino a quando lui non resse più la tensione.
«Ma... Ora ce li abbiamo noi, quindi come siete riusciti a ritrovarli, in che modo li avete rintracciati?» Quando il ragazzo pronunciò quella domanda, avevano ormai terminato di mangiare le prelibate pietanze per potersi gustare con calma i dolcetti che gli avevano offerto.
«Anche questa, come tutte quelle di questa sera, è una lunga storia. Per narrarvela, dovrete seguirci in una delle stanze più sacre del nostro Tempio. Ma ora godiamoci per un momento il dolce. Parlateci un po' di voi, ragazzi.» Maestro Ariun sorrise nuovamente nella loro direzione. La sua cordialità scaldava il cuore di Chat Noir come solo un'altra persona al mondo riusciva a fare: Marinette.
Iniziò lui per primo a parlare.
«Ecco, penso di parlare per entrambi quando dico che siamo due ragazzi che non si aspettavano minimamente di vivere un'avventura simile.» Guardò verso Ladybug, cercando conferma.
«Assolutamente sì» continuò lei. «Per quanto mi riguarda, non avrei mai creduto di riuscire a compiere discretamente il mio lavoro per ormai praticamente tre anni, non senza mandare tutto all'aria.» La sua compagna ridacchiò timidamente.
«Siamo onorati che Maestro Fu ci abbia affidato una missione tanto importante. Certo, abbiamo avuto non poche difficoltà ad imparare a gestire i nostri poteri e le nostre identità segrete per preservare la nostra sicurezza.»
I Guardiani li guardarono curiosi.
«Scusateci, sapete, non abbiamo quasi mai visto dei Portatori dei vostri gioielli così giovani. Serve un grande autocontrollo per gestire il vostro potere. In mano ad una persona qualsiasi potrebbe portare alla malvagità, come avete potuto appurare voi stessi. Ed eravate ancora più giovani quando li avete ricevuti! Incredibile!» Maestro Naran li osservò con gli occhi sgranati.
«Ho deciso di affidare i Miraculous a delle persone più giovani proprio per evitare di sbagliarmi e ritrovarmi con degli eroi corrotti. Si dice che più si è giovani più si è innocenti, perciò dopo aver fatto le mie valutazioni, ho sperato anche di avere fortuna. Questi due ragazzi sono cresciuti fin da piccoli con un grande senso di responsabilità comune a pochi, che non ha fatto altro che aumentare da quando hanno ricevuto i loro Miraculous.» Maestro Fu, che era seduto accanto a lui, lì guardò entrambi con... Amore. Sì, era amore, misto ad una punta di orgoglio. A Chat Noir iniziarono a pizzicare gli occhi, al che tentò di nasconderlo distogliendo lo sguardo. Quando si riprese, vide che anche Ladybug si era commossa: si mordeva il labbro inferiore per trattenersi. Poi sorrise e riprese a parlare.
«Vi ringraziamo per la fiducia che riponete in noi, ci sentiamo onorati. Non vi nego però che ho paura. Per quanto buone siano le nostre intenzioni, siamo solo dei ragazzi dopotutto...»
Maestro Ariun le sorrise dolcemente, prendendo la sua mano che era poggiata sul tavolo.
«Potete contare sul nostro aiuto, tutto quello che è in nostro potere per aiutarvi, lo faremo. Indubbiamente, invieremo in ogni caso alcuni Guardiani nella vostra città, per aiutare Maestro Fu a custodire la Miracle box. Potrete contare sulla nostra saggezza e faremo del nostro meglio per aiutarvi nel vostro compito. Ora, se volete, possiamo alzarci per andare nel Sacrarium.» Detto questo, si alzarono silenziosamente, ricambiando con dei brevi cenni i saluti che ricevevano dai giovani nella sala. Tornarono nel lungo corridoio che univa il salone alla sala da pranzo accompagnati da Maestro Ariun, per entrare in una delle camere laterali. Appena varcarono la soglia, si ritrovarono in una stanza abbastanza scura illuminata unicamente da una luce azzurrognola proveniente dal fondo. Con la sua vista notturna, Chat Noir riusciva a vederne bene i contorni: era lunga e rettangolare, strutturata in modo simile ad una chiesa. Due file di colonne separavano le tre "navate", al termine delle quali, al centro, si trovava un altare di marmo bianco. Sopra di esso erano posti come dei frammenti, anch'essi bianchi perlacei, di qualche cosa. Maestro Ariun li condusse verso l'altare, sotto al quale erano posizionati alcuni cuscini, per terra. Disse loro di accomodarsi, mentre lui prendeva i frammenti che, ora Chat Noir lo comprendeva, erano proprio loro ad emettere la luce presente nella stanza, e li posizionò tra lui e loro. I tre lo guardarono incuriositi; anche Maestro Fu, a causa della breve durata del suo addestramento, non aveva avuto la possibilità di vedere cosa c'era all'interno del Sacrarium.
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Maschere nella Città dell'Amore
FanficDesidero raccontare l'amore: quell'amore che ci pervade piano piano, senza che ce ne accorgiamo; quell'amore che ci fa venire mille dubbi e che rende la vita piena di incertezze e confusione; quello stesso amore che sa regalare momenti di felicità u...