18. heart attack

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Si bloccò, attaccò la chiamata e con una forza disumanaa lanciò il telefono contro il muro. Sì, l'avevo visto arrabbiato, ma mai così tanto.

"Lou..."

Mi avvicinai e posai una mano sulla sua, si girò di scatto e la sua espressione arrabbia si tramutò in una triste.

"Scusami..."

"Hey, Lou, cosa c'è, tesoro?"

"Niente..."

"Non mi mentire, chi era?"

"Mio padre..."

Non mi aveva mai parlato di suo padre, forse solo una volta, ma aveva fatto intendere che non ci fosse un gran rapporto tra loro due.

"Ti ha detto qualcosa?"

"Solo delle cazzate per provocarmi"

Non sapevo se fosse il caso di chiedergli di più, io volevo sapere qualcos'altro su di lui, ma forse sarebbe stata una mossa troppo avventata.

"So che vuoi chiedermi qualcosa, fallo"

"Perchè hai...hai reagito così?"

"Perchè mio padre non fa altro che rovinarmi la vita da anni, prima credevo che gli importasse qualcosa di me, ma non è così, non lo è mai stato"

Mi dispiacque per Louis, non ha mai avuto una vera famiglia come la mia, poverino...

"E sai qual è la cosa divertente?"

Chiese sarcastico ridendo altrettanto sarcasticamente.

"Lui continua a perseguitarmi, a rovinarmi la vita, quando nemmeno sarei dovuto nascere per lui. Ai suoi occhi sono solo un errore, uno spiacevole imprevisto, una perdita di tempo"

"Non lo sei"

"Vallo dire a quello lì"

"Sa sapessi chi è, glielo urlerei in faccia"

Mi sorrise, io lo seguii a ruota, mi avvicinai e lo abbracciai stringendolo al mio petto.

Nuovamente, un telefono prese a squillare, ma stavolta era il mio, anche perchè avevo dei dubbi sul funzionamento di quello di Lou.

"Sì?"

"Haz, perchè non sei a scuola?"

"Sono con Lou, che c'è?"

"Ricordi che oggi ci sono gli allenamenti anticipati, vero?"

"Certo Liam, per chi mi hai preso?"

"Te lo eri dimenticato"

"Già"

"Be' allora alza il culo e vieni, hai dieci minuti scarsi, ah e porta anche il tuo fidanzato"

"Adesso partiamo"

Misi giù la chiamata, sospirai e mi alzai dal letto cercando i miei vestiti in giro per la stanza.

"Che fai?"

"Dobbiamo andare, abbiamo gli allenamenti anticipati oggi"

"Ugh, dobbiamo proprio?"

"Tesoro, sono il capitano, devo per forza"

"Uff...ok"

"Bene, abbiamo meno di dieci minuti, muoviti"

Di nuovo il telefono

"Pronto?"

"Styles, dove sei?"

my enemy || Larry Stylinson Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora