39. through the dark -

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Ci svegliammo dopo qualche ora e andammo a pranzare. Nella cucina c'erano anche alcuni dei nostri amici, così andammo da loro.

Erano Ed e Josh e stavano mangiando sull'isola della cucina mentre parlavano. Louis mise due piatti di fianco ai loro posti per noi, poi venne da me e mi abbracciò da dietro mentre facevo della pasta.

"Il mio chef," ridacchiò e mi baciò il collo.

Quando finii, portai il pentolino sull'isola e misi la pasta nei nostri piatti. Ci sedemmo di fronte a Ed e Josh e iniziammo a mangiare.

"Perchè non ci avete detto che abbiamo abuto la stessa esperienza con l'oscuro?" Ci chiese Ed.

"Non potevo dirti che Josh non era mio cugino, ma un vampiro sopravvissuto ad un attacco dell'oscuro, solo perchè tale." Spiegò Louis dopo aver bevuto un sorso d'acqua.

"Giusto, dimenticavamo."

Finimmo di mangiare, poi andammo a stenderci fuori in giardino. La mia testa sul suo petto, le nostre mani unite.

"Quanto vorrei che tutti capissero che persona magnifica tu sia."

Louis mi sorrise e alzò la teta, sporgendosi in avanti per darmi un bacio sulla testa. "L'importante che lo sappia tu."

Mi alzai leggermente e mi spostai da suo petto per abbracciarlo. In quel momento sentii per la prima volta il suo vero odore. Aveva iniziato a smettere di nasconderlo col passare dei giorni e si era deciso una settimana prima di non nasconderlo più del tutto.

Finalmente riuscii a riempirmi i polmoni del profumo di Louis. "Il tuo odore è..." non completai la frase perchè non riuscivo a trovare un aggettivo adatto.

"Non ti piace? Posso tronare a nasconde-"

"Sublime."

Mi sorrise e mi baciò, coinvolgendo anche la lingua poco dopo. Salì su di me e si posizionò tra le mie gambe. Gli circondai la parte bassa della schiena con entrambe le braccia e lo strinsi a me.

"PRENDETEVI UNA STANZA!" Urlò Zayn poco distante da noi.

Ci staccammo, ridacchiammo, poi Louis si alzò e mi porse la mano per aiutarmi ad alzarmi. La accettai e appena mi tirò su, mi strinse tra le sue braccia.

"Sono le cinque e mezza, vuoi farlo adesso?" Mi chiese quasi sottovoce.

"Solo se ti senti pronto."

"Per te sono sempre pronto."

Con un sorriso da ebete innamorato, gli presi la mano e lo portai nuovamente nella stanza segreta, che ormai preferivo chiamare nostra.

"Lou... visto che il mio lato alpha non ha fatto nulla con te per più di due mesi, renderà questa volta molto pesante..."

"Tranquillo, amore..." mi accarezzò la guacia sorridendomi.

"Se faccio qualsiasi cosa che ti dia fastidio, dimmelo forte e chiaro, ok?" Gli presi le guance tra le mani e lo guardai serio.

"Certo, Haz, anche se non ce ne sarà bisogno."

"Il mio lato da alpha può-"

"Hazzy, il tuo alpha interiore mi riconosce come luna e so per certo che non farà nulla per ferirmi, ok?" Si avvicinò e mi baciò la fronte.

Annuii, sospirai, presi coraggio e lasciai spazio al mio alpha interiore, così che potesse sfogarsi. Come ogni altra volta, i miei occhi assunsero un colore rosso intenso, gli artigli spuntarono, come anche i canini. Raggiunsi la trasformazione parziale, quindi aumentai di altezza.

my enemy || Larry Stylinson Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora