20. wherever you are

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Quando mi svegliai, ero tornato nella mia forma umana Louis non era più tra le mie braccia. Mi alzai per poi rendermi conto di essere ancora nudo, così cercai i miei vestiti per la stanza, ma trovai solo i pantaloni. Rubai le altre cose dall'armadio di Louis, mi stavano piccole, ma andava bene lo stesso.

Scesi in cucina e trovai il fuoco acceso con sopra una padella, però, quando mi avvicinai, sentii un forte odore di bruciato.

"Lou?"

Il mio ragazzo o meglio, la mia luna, spuntò da dietro il mobile, aveva un grambiule rosa con i bordi in pizzo ed era davvero sexy.

"Cos'hai bruciato?"

"Niente..."

"Sembra di stare in una ciminiera"

"Ugh, io preparo la colazione e questo è il ringraziamento?"

Risi e lui si finse indignato, così si girò dandomi le spalle e tornando dalla padella sui fornelli. Quando si girò, notai che fosse senza la maglia e scavalcando l'isola, realizzai che fosse soltanto in boxer.

"Hai intenzione di fissarmi il culo tutto il giorno o preferisci aiutarmi?"

"Preferirei stare qui a guardare quel ben di Dio che ti ritrovi, ma credo che mi lanceresti quella padella, per cui ti aiuterò"

Avvicinandomi, trovai la fonte dell'odore di bruciato, erano di pancakes nella padella

"Lou, aspetta"

Buttai via i pancakes bruciati, presi l'impasto e ne versai poco dentro la padella, la mossi e girai il pancake. Una volta cotto a sufficienza, lo poggiai su un piatto e lo mostrai a Louis.

"Vedi?"

"Esibizionista"

"Provaci"

Prese l'impasto e nel frattempo andai dietro di lui e lo aiutai a versarlo, poi poggiai la mano sul manico della padella, sopra la sua. In poco tempo finimmo il pancake e l'espressione di Louis fu impagabile, era molto felice, e questo solo per un pancake.

"Guarda!"

"Sì, Lou"

"È perfetto!"

Ridacchiai e tornai dietro di lui, abbracciandolo e poggiando il mento sulla sua spalla.

"Sei stato bravissimo, amore"

"Lo so"

"Sempre modesto"

"Che c'è? L'hai detto tu"

"Sei incorreggibile"

Gli lasciai un bacio sulla guancia, però lui si girò, poggiò le mani sulle mie guance e ne lasciò uno sulle mie labbra. Misi le mani sul suo sedere fasciato del suo intimo, poi lo alzai e lui allacciò le sue gambe intorno alla mia vita. Lo feci sedere sull'isola della cucina continuando ad assaporare le sue labbra. Lui mi tolse velocemente la felpa che gli avevo rubato e la fece volare verso nuovi orizzonti.

Non riuscimmo a fare niente di più, che qualcuno entrò in casa sbattendo la porta.

"LOUIS WILLIAM TOMLINSON!"

"HARRY EDWARD STYLES!"

Le voci appartenevano a Zayn e Liam e sembravano piuttosto incazzati mentre si stavano avvicinando.

"Scappiamo?"

"Scappiamo"

Inziammo a correre via dalla coppietta di possibili omicida.

"SE VI PRENDIAMO, VI AMMAZZIAMO!"

Cercammo di scappare, ma Louis inciampò e cadde a terra, Liam lo raggiunse e lo bloccò.

my enemy || Larry Stylinson Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora