11. tomorrow never dies -

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"Harry!"

Mio padre mi chiamo appena Louis e Josh sparirono nel punto in cui gli alberi si facevano più fitti.

"Harry!"

Continuò a chiamarmi con anche gli altri, così mi avvicinai a loro rendendomi più visibile.

"Harry, mi hai fatto prendere un infarto!"

"Sono qua"

"Cosa ti è saltato in mente?!"

"Volevo provare a salvare qualcuno"

"Da solo?"

"No, c'era anche Louis"

"E dov'è?"

"Sta cercando nel bosco"

"Adesso ce ne occupiamo noi, vai a riprenderlo prima che si perda"

"Sì"

"Gli altri dove sono?"

"Stanno arrivando"

"Ok, mando Julian a cercarli, tu cerca il tuo fidanzato"

Annuii e andai a cercare Louis, erano passati poco più di cinque minuti, non doveva essersi allontanato troppo, ma non riuscivo nemmeno a sentire il suo battito.

"Lou?"

Nessun rumore

Nessuna risposta

"Lou?"

Provai più ad alta voce, ma, ancora una volta, niente.

"Lou!"

Sentii un fruscio alle mie spalle, così mi girai, ma nel mentre, qualcosa mi fece cadere. Mi rialzai e appena guardai dietro di me, notai una freccia conficcata nell'albero, qualcuno aveva provato a scagliarla contro di me, ma mi avevano salvato, chi o cos'era stato?

Camminai all'indietro e mi ritrovai una mano coprirmi la bocca e un'altra tirarmi dietro dalla vita. Cercai di ribellarmi, ma la presa di questa persona era incredibilmente salda e forte.

"Harry taci!"

Mi sussurrò Louis all'orecchio, per poi togliermi la mano dalla bocca e mettermela sul petto.

"Respira e rallenta il battito, ti sentono"

Cercai di fare quello che Louis mi aveva detto e con le sue mani su di me, riuscii a calmarmi.

"Non ti muovere"

Rimasi fermo, anche se non avevo capito perchè dovessi farlo.

"Trattieni il respiro"

Lo feci e poco dopo sentii dei passi provenienti dall'altro lato del cespuglio, questi si dileguarono in pochi secondi che sembrano ore.
Ripresi a respirare quando Louis mi accarezzò il petto facendomi capire che fossero andati via.

"Dobbiamo scappare. Subito."

Non dissi nulla, semplicimente seguii Louis e Josh correndo, Louis era veloce, molto, ma non quanto me, per cui mi trasformai in lupo e me lo caricai sulla schiena con Josh.

"Destra"

"Leggermente a sinistra"

"Dritto"

"Gira molto a sinistra"

"Ok, ora a destra"

Mi diede le indicazioni per tutto il tempo, io le seguii anche se non avevo idea di dove stessimo andando. Dopo una decina di minuti ci ritrovammo davanti ad una casa decadente dall'esterno, probabilmente disabitata da decenni.

my enemy || Larry Stylinson Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora