34. fearless

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Era passato qualche giorno dalla mia ultima visita a Louis. Quel giorno andai via da lui dicendo che mi serviva del tempo per pensare. Passai quel tempo ad autocommiserarmi e a uccidere la mia mente con tutte le mie idee contorte.

Decisi poi di tornare nell'ufficio di mio padre ripensando alla lettera che mi aveva lasciato, così la presi e la rilessi. Mi resi conto di non aver minimamente notato l'ultima parte in cui parlava di una cassetta con la registrazione della loro conversazione. Mi misi subito in cerca della fantomatica cassetta nascosta nello studio.

Dopo tre buone ore di ricerca non avevo ancora trovato nulla, nuotavo in alto mare. Poi, come un fulmine, un lampo di genio, un'idea mi arrivò alla mente. Da piccolo lo vidi più volte sistemare il cassetto della sua scrivania molto furtivamente e in quel momento mi venne un dubbio: e se il cassetto, che avevo ricontrollato svariate volte, avesse un doppio fondo?

Mi fiondai davanti al mobile, aprii il cassetto, tolsi il contenuto e cercai di capire se daverro ci fosse sotto qualcos'altro. Dopo essermi assicurato di avere ragione, tolsi il pezzo di legno che rivelò appunto, il vero fondo e il suo contnuto. C'erano dei fogli, evidentemente antichi, arrotolati su se stessi, alcuni diari e... una cassetta con walkman. Presi entrambi gli oggetti, inserii la cassetta all'interno del walkman e la feci partire.

Louis non negò di essere un vampiro e spiegò a mio padre la situazione esattamente come aveva fatto con me. La storia era sempre quella, non cambiò di una virgola, solo, diede un paio di prova in più a mio padre che io però non compresi. Parlò di un diario in cui erano contenuti tutti i dati degli alpha del branco e mio padre sembrò piuttosto sopreso da ciò, probabilmente non si aspettava che Louis ne fosse a conoscenza.

Mentre riascoltavo la storia che già avevo sentito, presi i quaderni che sembravano diari e ne aprii uno. Era molto antico. Sulla prima pagina trovai Edgar Kryon Styles con un suo ritratto, delle informazioni su di lui e delle date, andando avanti, dopo aver saltato una ventina di pagine, trovai Warron Jax Styles, e, come anche per il precedente, il suo ritratto, delle informazioni su di lui e delle date che interpetai come quelle di nascita, di morte e altre importanti.

Sfogliandolo, capii che quello fosse il diario di cui Louis stava parlando: conteneva tutti gli alpha del mio branco, anche mio nonno, mio padre e me. La mia pagina era quasi completamente vuota, quella di mio padre era parzialmente riempita.

Cercai Harold e lo trovai a metà, lui occupava cinque pagine e su di lui erano state scritte solo cose positive, non quello che Louis mi aveva detto. Stesso avleva per gli altri tre alpha.

Riposi il diario mentre la conversazione andava avanti nlle cuffie. Presi poi l'altro diario e aprii anch'esso, la pagina d'intoduzione diceva 'Styles' pack lunas', quindi intuii che il diario fosse ugulae a quello di prima, ma con le lune. Era molto meno spesso, infatti, dandoci una veloce occhiata, c'erano i loro nomi delle foto o dei ritratti, date e il nome del loro alpha. L'ultimo era Louis, la sua pagina diceva semplicemente:

Louis William Tomlinson
Luna di Harry Edward Styles

19__- 20__

Data del legame:

Mancavano l'immagine, la sua data di nascita e di morte e quella dell'ufficializzazione del nostro legame con il morso, così le trascrissi io. A parte quella di morte, ovviamente. Presi una matita e disegnai il ritratto di Louis.

Era da molto che non disegnavo, prima di incontrare Louis lo facevo spesso, però in quel periodo persi completamente l'abitudine. Ridisegnare dopo molto tempo fu strano, soprattutto perchè il soggetto era Louis.

my enemy || Larry Stylinson Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora