Capitolo 73- Notte Di Gala

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Jungkook guardava incuriosito tutta quella fila di macchine parcheggiate una al fianco all'altra. Esattamente per quel galà quante persone erano state invitate?

La villa dei Kim era stra-piena di autovetture, così come l'ingresso dell'abitazione era ricolma di persone vestiti elegantemente per l'occasione.

Jungkook non si curò principalmente di tutta quella massa di gente, anzi guardava l'ingresso con aria rammaricata. Non metteva piede in quella casa da quando si era "fidanzato". Sembrava passato un secolo da quell'evento invece era passato soltanto un mese. Eppure era cambiato. Lui si sentiva in qualche modo diverso dal Jungkook di qualche settimana prima. Insomma lì era ancora succube al padre, credeva che con Taehyung sarebbe stata una convivenza forzata, cosa che effettivamente è stata per poi trasformarsi in quella specie di rapporto.

La prima cosa che notò, una volta entrato, fu quella scala. Sì lì dove vide per la prima volta il marito completamente vestito di rosso. A pensarci bene quanto era stato stupido in quel momento, avrebbe potuto dire tantissime cose, ma era rimasto sorpreso e colpito da prima dalla sua bellezza e poi dal suo repentino cambio di carattere. Ora invece la questione era diversa, Jungkook stava comprendendo come ci potesse essere una versione di Taehyung differente da quella che mostrava.

A tornare indietro avrebbe detto al se stesso del passato di non preoccuparsi, che il ragazzo che stava sposando non era il padre e che sarebbe andato tutto bene. Non riuscì a trattenere un sorriso.

-Cos'hai da ridere?- gli chiese Taehyung rigorosamente posizionato al suo fianco.

-Pensavo- alzò le spalle l'altro.

-A cosa?-

-Al passato- sorrise di nuovo questa volta verso il marito.

Taehyung capì al volo a cosa si stesse riferendo e guardò anche lui quella scalinata.

-Sembra passata un eternità- constatò ad alta voce.

Jungkook annuì - Ne sono cambiate di cose-.

-Già... entriamo?- chiese il rosso porgendogli la mano.

-Senti Taehyung- lo chiamò invece il minore - per questa sera è valido il compromesso?-

-Perché non dovrebbe?- rispose maliziosamente l'altro - sbaglio o questa è una festa pubblica?-.

-Era solo per essere sicuri-.

-L'hai fatto tu questo compromesso...- constatò il maggiore.

-Lo so, era per sapere se ricordavi i tuoi doveri-

-Io sì e tu?-

-Sì che li ricordo!- Jungkook rispose a tono.

-Bene allora che ne dici di toglierci dall'ingresso?- lo invitò ancora a seguirlo.

-Va bene- sospirò accettando la mano.

In fretta, dopo un ultima occhiata a quella scalinata intrisa di ricordi, raggiunsero la sala dove si sarebbe svolto il galà, la stessa del loro fidanzamento. Era strano per entrambi percorrere quella stanza con le loro mani intrecciate e soprattutto dopo aver messo in atto quanto il rosso gli aveva proposto. Inevitabilmente i loro occhi saettarono verso il centro della stanza, dove Taehyung gli aveva chiesto di sposarlo. Adesso lì c'era un solo e grande tavolo, molto probabilmente aspettava alla famiglia Kim.

Ed eccoli di nuovo lì, dopo un mese. Per quanto la stanza fosse stata allestita per ospitare quell'evento con tavoli e un palchetto per la piccola orchestra, una cosa non era cambiata. Gli sguardi che le persone di tanto in tanto, al loro passaggio, gli lanciavano. Jungkook si sentì quasi in soggezione, perché dovevano guardarlo tutti?

Ananke: The FateDove le storie prendono vita. Scoprilo ora