Ansia, era quello che Jungkook provava in quel momento. Erano arrivati all'abitazione dei Kim prima dell'inizio della festa per mettere definitivamente inizio a quel matrimonio. In semplici parole i due capofamiglia dovevano firmare il contratto che sarebbe entrato in vigore definitivamente il giorno del matrimonio con la controfirma dei due ragazzi. Nonostante tutto Jungkook era spaventato, stava per incontrare l'uomo che avrebbe sposato, come avrebbe dovuto comportarsi? Partire in quarta odiandolo o dargli una possibilità? D'altronde da quello che aveva capito anche l'altro non sapeva nulla di quel matrimonio e come lui poteva starci male. Magari lui aveva già un'altra persona che amava e se lui si stesse mettendo in mezzo? Non voleva rovinare una possibile storia. Dio si stava facendo troppi film mentali!
La porta venne aperta da una domestica che lì invitò ad entrare. Non era la prima volta che entrava in casa Kim, se non errava Jungkook vi era andato per altre due feste prima di allora, ma non aveva mai avuto l'onore di conoscere o vedere per lo meno Kim Taehyung, e nemmeno quella bellissima donna fasciata in un costosissimo vestito color oro che le ricadeva morbidamente lungo i fianchi, che gli stava aspettando nell'atrio.
-Signori Jeon- sorrise dolcemente – benvenuti- disse andando incontro prima alla madre di Jungkook regalandole in abbraccio, sembrava che le due donne si conoscessero.
–Seorin che piacere rivederti, ti trovo in splendida forma- rispose infatti la madre.
-Ma che dici Seyoun tu sei bellissima, il verde ti dona molta- sorrise di nuovo la donna.
-Signor Jeon è un piacere avervi qui questa sera- si rivolse poi all'uomo, il quale più elegantemente possibile le fece il baciamano.
-è un onore per noi essere qui-.
-Ma che dici! -.
La donna poi rivolse l'attenzione alla figura che era rimasta in disparte ad osservare la scena. Jungkook dietro i suoi genitori era rimasto in silenzio fino a quanto non venne interpellato da Seorin.
-E tu devi essere Jungkook, sei proprio carino- disse mentre portava le mani sulle guance di Jungkook facendo assumere alla sua bocca la classica posa a pesce. Il ragazzo dal canto suo aspettò che la donna finisse di analizzarlo, o meglio era davvero incantato da tanta bellezza e rimase così in balia di quella donna fin quando la madre non lo riscosse.
-Molto piacere signora Kim, sono Jeon Jungkook- si inchinò formalmente il ragazzo.
-Oh ma non c'è bisogno di tanta formalità, sei pur sempre il ragazzo di mio figlio- lo accarezzò gentilmente.
-A proposito! Vi sto trattenendo all'atrio che maleducata- si portò una mano alla testa Seorin.
Fu in quel momento che la donna venne richiamata da una voce profonda che fece voltare Jungkook, e i presenti, verso le ampie scale, da dove predominava quella figura.
Rosso. Quello era l'unico pensiero che Jungkook riusciva a formulare in quel momento. Su quelle scalinate si ergeva la figura di un ragazzo paragonabile alla bellezza della madre, forse anche di più commentò nella sua testa Jungkook. Il ragazzo dai particolari capelli color del fuoco, era vestito in un completo che gli stava alla perfezione, del medesimo colore dei capelli, ad eccezione della camicia nera che lievemente scollata lasciava intravedere una piccola porzione di pelle situata alla base del collo. Essa, la camicia, era coperta dalla giacca rossa, abbottonata solo per un bottone. Anche gli accessori sembravano studiati per completare quell'outfite, sulle mani aveva numerosi e grossi anelli mentre sull'orecchio sinistro predominava un orecchino dove vi era incastonata una grande pietra rossa.
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Ananke: The Fate
FanfictionAnanke, ovvero la necessità, il fato. Jeon Jungkook, ragazzo semplice e insicuro, sarà costretto dal Fato a sposare Kim Taehyung. Kim Taehyung, ragazzo complicato e playboy indiscusso, sarà costretto dal Fato a sposare Jeon Jungkook. Due perfetti...