Capitolo 14-Giovedì

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Jungkook si svegliò violentemente e del tutto sudato guardandosi in torno solo per rendersi conto che si trovava nel suo letto e non in quello di qualcun altro. Il risveglio non fu piacevole sia perché erano appena le sei del mattino sia perché il sogno, anzi l'incubo che aveva fatto lo tormentava ancora da sveglio.

"Che diamine di sogno ho fatto" pensò mentre si portava una mano alla fronte cercando contemporaneamente di far calmare il suo battito cardiaco che correva troppo forte. Il suo petto si alzava e abbassava ritmicamente alla velocità dei suo battiti, era ancora spaventato.

Si ributtò nel letto con tutta l'intenzione di chiudere di nuovo gli occhi siccome era troppo presto per alzarsi, eppure la sua mente non volle seguire quel ragionamento preferendo ripercorrere le fasi di quell'incubo, o quello che si ricordava.

Jungkook si era ritrovato in un letto del tutto sconosciuto con niente addosso se non un nastro a imbavagliarlo e una corda a legargli le mani alla testiera. Una forza gli aveva aperto le gambe, lui aveva provato a combattere, a richiuderle, ma essa era troppo forte. Non vedeva chi gli stava sopra e nemmeno quelle mani che sentiva stessero percorrendo il suo corpo, eppure gli sembravano così familiari. Poi sentì qualcosa in lui rompersi, o meglio fare irruzione prepotentemente, ma sopra di lui non c'era nessuno solo il vuoto. Aveva paura, paura che uno sconosciuto gli stesse prendendo la sua verginità, la sua dignità. Quando riaprì gli occhi il colore rosso gli fu da padrone.

Si era risvegliato in quel momento interrompendo per fortuna quella angosciante sogno. Jungkook sapeva a cosa era dovuto, era la sua preoccupazione da quando aveva accettato di stringere quel patto con Taehyung. Quando si rese conto della grande sciocchezza che aveva fatto era ormai troppo tardi, aveva sancito la sua condanna. Cosa gli era passato in mente quel giorno.

Con questi pensieri si alzò definitivamente dal letto, non avrebbe più dormito, tanto meglio sfruttare quelle ore per fare qualcosa di più producente, ovvero una bella doccia per togliersi quel sudore e quelle brutte sensazioni addosso. Quando di fatto ne uscì il ragazzo si sentì decisamente meglio anche se l'angoscia lo opprimeva ancora. Scese in cucina e si riempì un bel bicchiere di latte freddo prendendo poi dalla credenza una scatola di biscotti. Fu in quel momento che gli venne l'idea di dover assolutamente parlare con i suoi amici. In primis per essere messi al corrente di tutto ciò che non gli aveva detto e in secondo perché voleva togliersi quel peso dal cuore. Decise così di ritornare in camera per vestirsi e mandare un messaggio ai suoi amici.

Oggi saltiamo le lezioni? Devo parlarvi di una cosa importante

Hobi-hyung:

Jeon Jungkook che chiede di saltare le lezioni? Deve essere succede qualcosa di tragico!

Eomma-hyung:

Di cosa devi parlarci? Stai male? Tuo padre ti ha picchiato di nuovo? La torta non va più bene?

Yoon-hyung:

O per caso riguarda Kim il rosso?

Yoongi-hyung ha azzeccato in parte, ma la situazione è più complicata di così

Eomme-hyung:

Ma ieri sera ci siamo salutati più tosto serenamente cosa è successo?

Ve lo posso spiegare di persona? E una faccenda complicata 

Hobi-hyung:

Va bene, ma purtroppo ho le prove di quel progetto che vi ho detto, quindi il pomeriggio sarò impegnato

Ananke: The FateDove le storie prendono vita. Scoprilo ora