Capitolo 49-Primi indizi

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-Queste cose sembrano proprio buone- esclamò Jimin catturando l'attenzione di qualche commensale loro vicino, ma Seokjin e Jungkook non ci fecero caso, aveva conosciuto e accettato quel lato così espansivo del ragazzo, infondo era davvero simpatico.

Avevano deciso di pranzare in un locale presente nel centro commerciale, un luogo molto riservato poiché aveva un ambiente ristretto, ma allo stesso tempo era molto accogliente. I tre ragazzi ordinarono tutto ciò che avrebbero voluto mangiare, d'altronde quando gli sarebbe ricapitato di mangiare insieme?

-Si Hyung!- lo seguì Jungkook mangiando con gusto il suo cibo - è delizioso!-.

-Mangiate pure, tanto pago io...- rise Jin.

-D'accordo Hyung!- esultarono i due ragazzi.

-Io stavo scherzando-.

Le risate furono da padrone in quel tavolo, anzi in quel locale. 

Passarono altro tempo così come se si conoscessero da sempre. Di fatto per i due ragazzi, Jin e Jungkook, sembrò davvero di conoscere Jimin da secoli. Era un ragazzo troppo buono e sincero per non essergli amico, aveva quel sorriso così gioioso arricchito dalle sue tipiche labbra carnose il tutto accentuato dai suoi occhi che nel momento in cui rideva troppo quasi si chiudevano. 

Forse fu proprio sotto questa considerazione che Seokjin lasciò andare un commento inopportuno.

-Certo però Jimin mi chiedo come un ragazzo come te possa essere così amico con Taehyung!-.

Jungkook guardò l'amico considerando quelle parole poco carine da dire, sia per Jimin che per il marito.

Jimin, di fatto, sobbalzò lievemente quasi non si notò, ma fu evidente lo sguardo triste che comparì sul suo volto.

-Scusami se sono stato inopportuno- chiarì Seokjin dopo aver ricevuto una gomitata ammonitoria da Jungkook - è che avete due caratteri molto differenti...-.

Il ragazzo scosse la testa - No Hyung, capisco... in realtà alcune volte Tae è anche peggio di me-.

Gli altri due lo guardarono perplessi, parlavano dello stesso Taehyung? Kim Taehyung? No perché per loro era impossibile pensare una cosa del genere.

Jimin forse lesse i loro pensieri grazie alle loro espressione, infatti si trovò a precisare - Io e Tae ci conosciamo da quando eravamo piccoli. Io sono di Busan e lui passava sempre l'estate lì- informò- ci siamo conosciuti in spiaggia e da quel momento passavamo ogni estate insieme...-.

-Oh quindi eravate amici estivi?- chiuse curiosamente Seokjin ricevendo un'altra occhiata ammonitoria dal minore, insomma si vedeva che Jimin faceva fatica a raccontare quei dettagli della sua vita, ma purtroppo la curiosità era sempre stata un vizio del maggiore.

-Sì fin quando non mi sono trasferito per l'accademia e il lavoro-.

-Bhé deve essere stato scioccante per te spostarti da Busan a Seoul?- continuò lo stesso.

-Ti dirò neanche troppo, alla fine avevo Tae e Nam con me- sorrise Jimin - Non sapete quante ne abbiamo combinate quando eravamo più piccoli-.

-Non so perché ma credo di immaginarlo...- sorrise divertito Jungkook contagiando anche il biondo più piccolo.

-Eppure faccio fatica a immaginarmi un Taehyung così...-Seokjin si portò una mano sotto il mento cercando di formare nella sua mente una possibile scena.

-Taehyung non è cattivo- lo difese subito Jimin - solo che è molto orgoglioso, testardo e testa di cazzo a volte- si lasciò però sfuggire, d'altronde era il suo migliore amico, aveva ormai accettato quel suo lato anche se alcune volte rimpiangeva quel bambino dal sorriso quadrato che aveva incontrato al mare.

Ananke: The FateDove le storie prendono vita. Scoprilo ora