-Taehyung!Jungkook! Siamo nel salotto, quello più grande- gli urlò la nonna dato che molto probabilmente gli aveva sentiti scendere le scale.
Così entrarono nel salotto, quello dove Jungkook aveva passato tutto il giorno precedente a pensare al marito. In realtà, adesso, faceva quasi fatica a riconoscerlo. Sì perché rispetto al giorno prima adesso il sole lo illuminava del tutto facendo trasparire una sensazione di serenità e tranquillità. Era bellissimo anche il giorno prima ma senza dubbio con il sole del mattino era ancora più raggiante.
-Buongiorno ragazzi- gli salutò la donna indicandogli il grande tavolo tutto addobbato per una ricca colazione.
-Buongiorno- risposero in coro i ragazzi sorridenti.
Insomma come si dice nuovo giorno, nuovo vita. E per loro quella era proprio l'inizio di una nuova vita.
Si sedettero l'uno al fianco all'altro avendo davanti il magnifico paesaggio del giardino di quell'abitazione ricco dei colori autunnali. Taehyung sedeva vicino al nonno che leggeva il giornale, mentre Jungkook aveva preso posto insieme alla nonna.
-Allora cari vedo che avete fatto pace- chiese la donna servendogli la colazione.
I due ragazzi si guardarono. Un sorriso scappò dalle loro bocche.
-Sì- risposero in coro.
-Meno male- sospirò la signora - adesso mangiamo se no...-.
-Taehyung...- Seongwoo ripiegò il suo giornale interrompendo le parole della moglie.
-Caro adesso non mi sembra il momento- lo rimproverò subito.
-No nonna- intervenne il nipote - lascialo parlare, so cosa vuole dirmi- accettò lo sguardo severo di quell'uomo. Non era il severo del padre, anzi era quasi dolce, volto a fargli capire dove aveva sbagliato.
Jungkook era rimasto in silenzio, aveva fatto passare i suoi occhi su tutte le persone presenti in quella stanza. Cosa stava succedendo?
-Sono felice che ti sei reso conto di questo tuo sbaglio Taehyung- iniziò il nonno - Ma farci preoccupare in quel modo, far preoccupare Jungkook in quel modo- specificò.
-Lo so...- rispose il rosso mentre riceveva l'attenzione del marito - non volevo davvero scusatemi-.
-Non importa come e quanto sia stato pesante la litigata- continuò l'uomo - non importa quante parole vi siate lanciati contro è tuo dovere rimanere al suo fianco...-
-Nonno...- cercò di parlare il nipote venendo però interrotto da Jungkook.
-La colpa è mia- disse di fatto avendo così l'attenzione dei presenti - gli ho detto cose orribili, scusami Tae-..
Il rosso scosse la testa - Il nonno ha ragione, non dovevo andarmene...-
-Su adesso basta- parlò la signora Younim - penso che entrambi avete capito la lezione- si riferì ai ragazzi che annuirono - E tu Seongwoo smettila di fare lo stupido, so che non hai dubitato di tuo nipote mai per un attimo- poi si rivolse di fatto a questo - Tuo nonno vuole solo far vedere che è ancora bravo con le parole nonostante l'età-.
Jungkook si lasciò sfuggire un sorriso sincero nel mentre la donna continuava- ma sa perfettamente che capito l'errore non lo commetterai di nuovo-.
-Mai nonna- gli sorrise il nipote.
Anche Jungkook fu d'accordo con quelle parole. Aveva compreso il suo di errore e non l'avrebbe più ripetuto.
-Su adesso mangiamo, non togliamoci quelle poche ore che ci restano- concluse la donna prendendo le bacchette.
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Ananke: The Fate
FanficAnanke, ovvero la necessità, il fato. Jeon Jungkook, ragazzo semplice e insicuro, sarà costretto dal Fato a sposare Kim Taehyung. Kim Taehyung, ragazzo complicato e playboy indiscusso, sarà costretto dal Fato a sposare Jeon Jungkook. Due perfetti...