Capitolo 28- Festa alla Kim

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La festa alla Kim si era spostata nella sala che era stata allestita per offrire la cena agli ospiti. Infatti numerosi erano i tavoli tondi ricoperti da quella stoffa bianca e finemente apparecchiati così come l'etichetta riportava. I nostri protagonisti scelsero di fatto un tavolo più appartato possibile, perché? Taehyung non avrebbe voluto occupare in primis lo stesso tavolo del padre e neanche averlo vicino, mentre Jungkook si accontentò di quella scelta in quanto così facendo non sarebbe stato al centro dell'attenzione, anche se ciò non aveva limitato le occhiate. Avevano così occupato quel tavolo da otto posti lasciando libero di fatto tre posti. Jungkook, seduto tra Taehyung e Jin, era felicissimo di aver trovato lì quest'ultimo, gli aveva fatto proprio una bella sorpresa, almeno non avrebbe affrontato la tremenda rivelazione da solo. Anche se trovava davvero curioso il fatto che Namjoon gli avesse chiesto di andare insieme alla festa, doveva proprio approfondire quell'argomento.

-Appena siamo da soli mi spieghi meglio- sussurrò infatti il ragazzo al migliore amico mentre indicava il grigio sedutogli al fianco. Jin seguì l'indicazione e annuì sorridente.

-Anche per te Jin-hyung è la prima volta che vieni ad una festa della Kim?- domandò Jimin che era seduto al fianco del rosso.

-In realtà no- rispose l'altro sorridente - siccome i miei sono i fondatori della casa giornalistica sono venute altre volte-.

-Che strano non ti ho mai visto- continuò l'altro.

-Negli ultimi anni ho fatto a meno di venire- sorrise educatamente Seokjin.

-Come mai?- chiese di nuovo lo stesso ragazzo.

Jin tentennò un attimo a quella domanda, comportamento che non sfuggì a Jungkook che lo conosceva bene, ma anche Namjoon si accorse di quel momento di titubanza.

-Non essere inopportuno Jimin- rimproverò il grigio data l'espressione del maggiore.

-Oh scusami Hyung, non volevo- abbassò la testa dispiaciuta il ragazzo.

-Tranquillo Jimin- cercò di rassicurarlo il maggiore sotto gli occhi attenti di Jungkook.

-Comunque non ti sei perso niente- parlò allora Taehyung - Sono così noiose queste feste- sbuffò di fatto.

Jungkook si voltò verso il compagno - e perché?- .

-Perché sono noiose e basta- alzò le spalle il rosso - Sono l'una uguale all'altra-.

-Oh adesso ho capito- fu ironico Jungkook.

-Ah è vero! Per te è la prima festa alla Kim- constatò Namjoon.

-Ripeto non ti sei perso niente- sbuffò di nuovo Taehyung - La cena si apre con il solito discorso di mio padre, poi ci sono i vari ricchi che cominciano ad ostentare i suoi averi, i modelli che si credono chissà chi...-.

-HEY!- si lamentò a quel punto Jimin.

-Tranne tu ok?- si portò le mani avanti il rosso facendo ridere gli altri ragazzi.

-Insomma è una festa alquanto noiosa- concluse il figlio dei Kim.

-Solo perché non rispecchia i tuoi gusti non significa che sia noiosa- colse nel segno Jungkook.

-Touché- alzò le mani Taehyung ghignando al castano il quale roteò gli occhi esasperato. Proprio un playboy malato di sesso gli doveva capitare come marito. In effetti a quel l'osservazione Jungkook si chiese quanti di quei bellissimi modelli che riempivano quella sala si fosse portato a letto, ma che domanda sciocca, ovvio la maggior parte, se non tutti. Constatò nella sua testa.

-Ma guarda guarda chi abbiamo qui- una voce lo risvegliò dai suoi pensieri. 

Un bellissimo ragazzo dai capelli biondi con la particolarità che le punte di essi erano tinti di rosa e vestito con un completo provocante, davvero la camicia era quasi inesistente per quanto era trasparente, e intorno al collo aveva un choker a catena argentato. I pantaloni erano troppo stretti, sembravano essere di una taglia più piccola, che mettevano in risalto la sua vita stretta e non solo. Jungkook rimase ad osservarlo, nonostante l'abbigliamento che non era certamente il suo genere, era un bellissimo ragazzo.

Ananke: The FateDove le storie prendono vita. Scoprilo ora