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Numero sconosciuto: Hey San! Sono Wooyoung :)

San aveva fissato quel messaggio per gli ultimi 10 minuti, non sapeva come rispondere, sapeva cosa dire ma si sentiva in preda al panico per scriverlo. Yeosang, che stava accanto a lui a leggere un libro di astronomia, non aveva idea del panico crescente in San.

"Yeosang aiuto" disse mostrando il telefono al ragazzo, il quale si tolse gli occhiali e lo lesse.

"Dì semplicemente ciao..." rise e San roteò gli occhi.

"Lo so questo. Ho bisogno di aiuto per scriverlo, non voglio che sia sbagliato" disse, Yeosang annuì "Scrivilo e controllerò."

Numero sconosciuto: Hey San! Sono Wooyoung :)

San: Hey Wooyoung! Cosa stai mangiando? 

Yeosang lesse il messaggio e corrugò le sopracciglia "Vuoi chiedergli cosa sta mangiando?" San scosse la testa "No, cosa sta facendo" Yeosang annuì e lo scrisse su un foglio di carta. "Che stai facendo?" era scritto e San lo esaminò per bene ricordando i simboli.

San corresse ed inviò con ansia, lui era sempre stato uno di quelli che preferiscono i messaggi alle chiamate, ma ora sentiva che chiamare fosse l'opzione migliore. Yeosang notò il nervosismo di San e rise.

"Perchè hai paura?"

"Non lo so" rispose, Yeosang sorrise e scosse la testa "Non c'è niente di cui ti devi preoccupare, è Wooyoung di cui stiamo parlando" affermò come se stesse dicendo un fatto ovvio.

San sapeva che era solo Wooyoung, ma era proprio quello il problema, era Wooyoung con cui stava parlando, lo stesso Wooyoung che gli faceva mettere in discussione ogni cosa riguardo la vita.

"Il tuo tatuaggio è cresciuto?" chiese Yeosang sorridente. San lo guardò, il secondo petalo era ancora lì, non aveva idea del perchè fosse cresciuto o di cosa significasse. Non si era preoccupato di cercarlo su internet, probabilmente era naturale così lo lasciò stare.

"Si.. non ci ho pensato molto in realtà, è semplicemente lì" scrollò le spalle e Yeosang annuì "Sai... anche quello di Wooyoung è cresciuto... magari siete veramente anime gemelle!" San ci rise su e scosse la testa "Non penso proprio, in ogni caso torno a casa tra un paio di settimane"  Yeosang rimase scioccato, non era ciò che avrebbe dovuto dire.

"Non saresti felice se fosse Wooyoung?" 

"Penso di si, ma non vedo quale sia il punto di tutto ciò se tanto me ne vado" San aveva una vita e delle domande senza risposta a casa, una relazione non era la sua priorità al momento, non capiva per quale motivo Yeosang continuasse a tormentarlo. Il ragazzo annuì e prese le sue cose.

"Si sta facendo tardi, proverò a passare domani" disse prendedo tutto e alzandosi, salutò sua nonna e se ne andò con molti pensieri in testa.

Non erano affari suoi, continuava a cercare di rimanerne fuori sperando di riuscire a far cambiare idea a San senza impicciarsi troppo. La determinazione di Wooyoung era troppo grande e sapeva che ciò lo avrebbe ferito.

Arrivò a casa dei suoi amici e aspettò che la porta si aprisse. Wooyoung aprì sembrando felice e allegro e Yeosang non potè fare altro che stare male per lui. Venne fatto entrare e si sedette sul divano.

"Stavo parlando con San! Stiamo provando a mischiare le lingue! Io scrivo in inglese e lui in coreano, è così divertente!" disse tirando fuori il telefono per mostrare tutto al suo migliore amico. Poi si tirò su la manica e fece vedere a Yeosang una nuova aggiunta al suo tatuaggio "È cresciuto circa un'ora fa! Si combina con quello di San sicuramente, sta diventando un girasole! Sono così felice che sia lui!" sorrise.

Yeosang non emanava la solita energia, il che fece preoccupare Wooyoung. "Cosa c'è che non va?" chiese, Yeosang fece un bel respiro "Wooyoung sto facendo del mio meglio, veramente ci sto provando, ma lui... non capisce. Partirà tra due settimane, non ci ha pensato molto, così ha detto. Non pensa che sia importante" finì. Wooyoung sentì il suo cuore crollare, guardò il suo tatuaggio e vide il primo petalo di sempre sparire. Yeosang sentì i suoi occhi inumidirsi mentre abbracciò il ragazzo, sapendo esattamente cosa quello significasse.

Effetti collaterali possono includere sbalzi d'umore, perdita d'interesse, non sentirsi all'altezza delle cose e più stanchezza col passare del tempo.

𝐁𝐀𝐑𝐑𝐈𝐄𝐑.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora