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"Quando ce ne andiamo? Voglio tornare a casa!" avevano camminato in giro per ore e stava facendo buio. San si guardò attorno vedendo come le luci dei palazzi si stavano accendendo con il tramonto. Wooyoung, che non voleva tornare indietro ancora, protestò contro il commento di Mingi.

"Sai che puoi semplicemente tornartene a casa?" disse seonghwa alzando un sopracciglio e facendo roteare gli occhi a Mingi che rimase in silenzio. Stavano seduti in un parco a non fare praticamente nulla a parte qualche conversazione tra tutti loro o solo alcuni.

Yeosang stava leggendo un libro o studiando, Yunho stava cercando di tirare Mingi su di morale mentre l'altro teneva il broncio, Hongjoong stava parlando a Seonghwa mentre questi guardava Jongho tracciare dei nomi nella terra con un ramoscello.

San aveva pensato alla sua conversazione con Yeosang, quelle parole erano impresse nella sua mente facendolo stare male. Si sentì egoista ma non voleva accettare la cosa. Lasciare solo qualcuno che era stato fatto per stare con te, sapendo che non potesse avere più nessun altro, faceva male. Si ricordò le parole di suo padre "Non sentirti pressato, prenditi il tuo tempo" capì che quello significava più di una cosa. La pressione nel dover andare in Corea, della cultra e della lingua, la pressione delle anime gemelle. Lasciò che si abituasse e l'accettò.

Le anime gemelle erano parte di lui, avrebbe dovuto accettare la cosa a prescindere dal volerlo o no. Guardò Wooyoung che si stava in qualche modo addormentando sule sue gambe, le ore d'oro lo facevano sembrare così carino, la sua pelle non aveva difetti, la sua faccia sembrava serena e rilassata. Guardò il braccio del ragazzo con il tatuaggio, era metà coperto dal suo giacchino, ma iniziò a vedere un'immagine diversa. Avrebbe tanto voluto sapere cosa significasse, un seme casuale e un sole, sembrava diverso dall'ultima volta che lo aveva visto. Il solitario seme di una volta adesso era cresciuto diventanto un piccolo gambo, quasi trasformato in un fiore. Era così unico e strano.

San sentì un prurito sul suo braccio, si tirò su la manica e trovò un altro petalo collegato al primo che adesso si poteva vedere sulla sua pelle pallida. Sgranò gli occhi per lo shock e guardò Yeosang che stava ancora leggendo così decise di chiederglielo più tardi.

"Stai scomodo?" i suoi pensieri vennero interrotti da Wooyoung che lo stava guardando dal basso "Puoi restare così" sorrise, Wooyoung annuì e tirò fuori il telefono.

Vide un messaggio da Yunho di 20 minuti prima e corrugò le sopracciglia. 

Carini ;)

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Carini ;)

Wooyoung rise e salvò la foto, San lo guardò chiedendosi cosa ci fosse di divertente ma il telefono era già stato riposto.

"San gioca con i miei capelli!" disse Wooyoung spostando la testa di lato, San lo fissò non capendo così Wooyoung gli prese la mano e la portò sui suoi capelli.

"Gioca... con i miei capelli?" chiese e San annuì e sorrise. I capelli di Wooyoung erano soffici, mosse le sue dita tra di essi districand alcuni nodi e scusandosi quando pensò di avergli fatto male. I sei amici guardarono tutto svolgersi e scambiandosi sguardi consapevoli. Yeosang li aveva guardati per gli ultimi sei minuti, sentendosi felice e fiero di entrambi i ragazzi.

Sembrava che fossero nel loro piccolo mondo non notando che gli altri, tranne Yeosang e Hongjoong, si erano alzati per andarsene.

"Chi pensi che si dichiarerà?" sussurrò Hongjoong e Yeosang scosse la testa "Ho visto il tatuaggio di Wooyoung iniziare a crescere, penso che aspetterà un po'... È ancora tutto nuovo per San" rispose osservandolo. Ripensò alle parole di San e sperò che il ragazzo cambiasse idea, non poteva immaginare la devastazione di Wooyoung sapendo quando fosse eccitato di trovare la sua anima gemella.

𝐁𝐀𝐑𝐑𝐈𝐄𝐑.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora