||Sunshine|| Hyunlix

26

//Hyunjin//
Quando mi risvegliai,la prima cosa che vidi fu il petto di Felix, alzai lo sguardo su di lui che stava dormendo beatamente.
Aveva le labbra socchiuse ed i capelli gli ricadevano sugli occhi.
Quel ragazzo era troppo perfetto per essere reale,non solo mi aveva ascoltato senza giudicarmi,ma aveva deciso di credermi e mettersi anche contro i miei genitori.
Cosa poteva esserci nel suo passato che lo tormentava? Che lo aveva reso così sensibile e gentile?
Il pensiero di una qualunque cosa che possa farlo soffrire mi faceva imbestialire.
Mugugnò qualcosa nel sonno spostandosi leggermente.
Sorrisi spostandogli i capelli dagli occhi, vedendo le sue palpebre muoversi.
Quando aprii gli occhi mi sorrise subito, gli accarezzai la guancia e contemplai la sua bellezza per un po'.
Fuori era buio e sicuramente i miei genitori erano andati via, perché non c'era più quel fastidioso rumore della stampante continuamente accesa ogni volta che mio padre era in casa.
Prese il telefono "sono le 21.49... che facciamo tutta la notte?" Si stiracchiò.
Gli sorrisi maliziosamente salendo sopra di lui reggendo il mio peso con gli avambracci "io avrei un idea..." dissi abbassandomi sul suo collo" sentii subito le sue dita tra miei capelli.
Infilai la mano sotto la sia felpa mentre cercai le sue labbra baciandolo intensamente. Stavo per scendere con la mano ,quando fummo interrotti dal telefono di Felix che vibrava.
Sbuffai.
"Ehi Jisung" rispose Felix
-Vaffanculo faccia da scoiattolo-
"Si...non so ora glielo chiedo... si siamo insieme..." si fece rosso in viso "fatti i cazzi tuoi" sbottò facendomi ridere "si si penso che però prima mangeremo qualcosa... ciao"
Attaccò per poi guardarmi "Jis dice che Minho ha qualcosa da proporci e vuole vederci per parlarne meglio... Che gli dico ti va di andare?"
Tornai a dargli baci bagnati sul collo "mmmh con calma"
"Ah Jinnie" iniziò a parlare ed io mi alzai a sedere per vederlo meglio "la prossima settimana iniziano le presentazioni lo sai vero?" Chiese
"Bhe era ora, ce lo portiamo dietro da un sacco di tempo questo progetto" dissi portando i capelli indietro
Lui annuì "facciamo un bel discorso però"
"Tutto quello che faccio è fantastico" dissi
facendolo ridere
"Mangiamo qualcosa e raggiungiamo gli altri" dissi dandogli un bacio sulla fronte.
Mi annuii e scendemmo in cucina.
Felix si fece serio per un attimo "Se tuo padre si azzarda di nuovo a parlarti così ti giuro che non mi contengo" disse stringendomi la mano per poi passare davanti a me portandomi in cucina.
Sorrisi
-Grazie per essere così Lixie...-
-
-

Quando raggiungemmo gli altri a casa di Minho fu lo scoiattolo ad aprirci la porta.
"Sei di casa ormai eh?" Lo stuzzicò col gomito Felix. Lo scoiattolo arrossì visibilmente per poi avvicinarsi all'orecchio del mio ragazzo sussurrandogli qualcosa facendogli spalancare gli occhi.
"Signorino dobbiamo parlarne assolutamente!!!" Esclamò Felix come una perfetta vecchietta pettegola.
Lo scoiattolo annuì e finalmente ci fece entrare.
Quando entrammo sul divano trovammo Changbin e Chan mentre Minho era seduto a terra su un cuscino con il telecomando della televisione in mano.
"Uh siete arrivati" ci salutò Chan.
Felix gli sorrise "non c'è Bright?" Chiese facendo arrossire Chan
Questo finto angioletto era proprio terribile...
"N..no" disse il nostro amico
"Però ovviamente l'invito è esteso anche a lui" lo rassicurò Minho
"Invito per cosa?" Chiese Felix sedendosi sul divano ed io lo imitai, mentre lo scoiattolo si mise vicino a Minho a terra.

"Mio zio ha appena aperto un nuovo hotel al mare e mi ha chiesto se voglio provarlo insieme ai miei amici per poi fargli una recensione" disse Minho.
"Oddio non vado a mare da quando sono in Corea!!!" Si dimenò felicemente Felix vicino a me.
"Posso portare la mia ragazza?" Changbin aprì la prima volta la bocca da quando eravamo lì.
"La tua ragazzaaaaa?!?! Pensavo fossi gay!" Si sorprese lo scoiatolo.
"Più precisamente bisex" rispose serio
"Però potevi dircelo che eri fidanzato" mise un finto broncio Felix.
"Non ci ho pensato" disse semplicemente
Facendo ridacchiare tutti. Changbin era così da quando lo conoscevo, era raro sentirlo parlare di se, in realtà era proprio strano sentirlo parlare. Nonostante ciò gli volevamo tutti bene ed ero sicuro che nel suo modo anche lui tenesse a noi.