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Ormai erano passate quasi due settimane da quando mio padre mi tormentava di nuovo tutti i giorni, per ora me l'ero cavata con un occhio nero, lividi e graffi un po' ovunque ed una caviglia slogata.
Direi che poteva andare peggio no?
Non ricordavo neanche l'ultima volta in cui avevo dormito o anche poggiato la testa su un cuscino.
Magicamente ero riuscito a evitare tutti in quei giorni, ma sapevo di non poterlo fare per sempre, anche perché soprattutto Hyunjin e Jisung non demordevano e sinceramente anche Chan mi cercava spesso.
Anche mia madre si era accorta che c'era qualcosa che non andava, ma ormai ero troppo dentro a questa cosa e non potevo dirle la verità.

Numero sconosciuto
Vieni subito al solito vicolo.

Chissà cosa diamine poteva volere.
"Cazzo io devo andare a lezione" mi lamentai, ma non potevo non andare e lo sapevo.
Più che trovare un modo per fermarlo, mi ero ritrovato a eseguire ogni suo ordine.
E nonostante facessi esattamente quello che mi chiedeva, non faceva altro che minacciare me e quelli a cui tenevo.
Mi vestii con le prime cose enormi che trovai. In quelle settimane probabilmente dimagrii, perché dovetti stringere la tuta molto più del solito perché non mi scendesse, ma in fin dei conti non toccavo praticamente cibo, quindi non c'era da stupirsi.

Arrivai nel vicolo trovandolo già lì.
"Sembri un po' sciupato" ridacchiò
"Perché mi hai fatto venire qui?" Lo ignorai
Lui si abbassò e prese una scatola.
"Devi consegnare questa dove ti dico io" disse buttandomela di peso addosso e facendomi quasi cadere.
La aprii, non ero esperto in quel campo, ma ero quasi del tutto sicuro che quella fosse marijuana e che li in mezzo ci fossero anche delle pasticche di extasy.
"E se mi beccano con tutta questa roba?" Chiesi preoccupato.
"E a me che cazzo me ne fotte?" Disse dandomi un foglio con l'indirizzo "renditi utile nella tua miserabile vita" sibilò.
"E se io non volessi?" Mormorai
Una delle sue mani si mosse afferrandomi i capelli, tirandoli forte verso l'alto.
"Non hai possibilità di scelta, se non vuoi che magari chieda gentilmente a qualche tuo amico di farlo..." mi tirò ancora di più i capelli e si avvicinò al mio viso. "O vuoi che vada a casa da tua madre?" Sussurrò prima di sbattermi violentemente verso il muro. Se non ci fosse stato lui davanti avrei urlato per il dolore, ma non volevo dargliela vinta, quindi uscì solo un piccolo sussulto dalla mia bocca.
Probabilmente mi ero graffiato la schiena contro il muro, perché bruciava da morire.
"Vedi di non farlo cadere" ringhiò appena vide che stavo per lasciare la presa per l'impatto contro il muro.
Lo fulminai con lo sguardo, ma lui non ci fece molto caso.
"Verrò a sapere se hai fatto quello che ti ho detto, quindi non fare stronzate" disse prima di uscire dal vicolo.
Anche lui si drogava? Non me ne sarei sorpreso.
Guardai di nuovo il pacco, per poi scrivere l'indirizzo sul foglietto nel telefono.
Erano più di cinque chilometri e non potevo fare mezza città  a piedi con un cartone pieno di droga in bella vista.

Tolsi lo zaino dallo spalle e presi tutti i libri e i quaderni, ed infilai i sacchettini al loro interno, infilandoli poi nel cartone,in modo da non farli vedere se qualcuno avesse aperto la scatola.
Non era proprio un piano perfetto, ma almeno era meglio che portarli senza nessuna copertura.
Sbuffai e misi le cuffie per sentire meglio le indicazioni.
Portare quella scatola fu più faticoso di quello che pensassi, non solo perché con i libri all'interno il peso aumentava notevolmente, ma probabilmente anche il fatto di non aver mangiato ne dormito praticamente per due settimane mi aveva indebolito più di quanto pensassi.
Come se non bastasse mi presi almeno due volte tra quei vicoli tutti identici.

"La destinazione è alla vostra destra"
"Grazie a Dio" sussurrai esausto.
Mi girai a destra e mi trovai davanti ad una piazzola malandata dove continuando a camminare in quella direzione c'era una vecchia rampa per gli skateboard, che non si poteva più usare a causa dei buchi enormi e la muffa ovunque.
Continuai a camminare guardandomi intorno fino a quando il mio sguardo non incontrò tre figure che stavano visibilmente aspettando qualcosa, appoggiati ad un muretto ricoperto di graffiti e scritte.
Mi avvicinai e sinceramente non vedevo l'ora di andarmene da lì
Tutti e tre erano sui trentacinque anni, sembravano trascurati, le guance incavate ed i loro vestiti erano piedi di strappi.
Le classifiche persone che non avevano soldi per mangiare o mantenersi, ma li trovavano sempre per la droga.
"Sei tu che ci devi consegnare il pacco?" Chiese quello tutto a sinistra.
Io annuii "A-aspettate  un secondo" presi lo zaino guardandomi intorno per assicurarmi che non ci fosse nessuno e tolsi tutto quello schifo dai miei libri e li rimisi nello zaino, posando il contenuto originale di nuovo nel pacco.
"Bella trovata ragazzo" ridacchiò un altro uomo.
Non ringraziai, quella gente non mi piaceva. Finii di sistemare tutto e mi allontanai.
"Okay io ora vado" dissi rimettendomi lo zaino in spalla.
"Aspetta che controlliamo se c'è tutto" disse uno di loro prendendomi il braccio abbastanza forte.
Lo guardai male "sia che sia cosi o meno io non c'entro niente, ho solo portato quello che mi hanno detto" appena detto quelle parole me ne pentii, vidi i loro sguardi puntati su di me "scusate" abbassai lo sguardo e loro si ridimensionarono.
"Mi piaci ragazzino" disse quello in mezzo che era stato zitto finora. "Ne vuoi un po'?" Chiese prendendo un sacchettino e lo mosse leggermente facendo in sorrisino.
"No grazie" dissi più gentile possibile.
"Prendila e ti lasceremo andare in pace" disse ridacchiando.
Me la lanciò ed io, che ero la persona meno coordinata del mondo lo feci cadere dalle mani facendo ridere quei tre.
Mi abbassai prendendo il sacchetto e mi girai per andarmene.
"Ciao ragazzino" disse uno di loro continuando a ridere.
Andai il più veloce possibile via da quel posto, una volta che fui abbastanza lontano presi il telefono e cercai indicazioni per andare all'università.
Alzai il cappuccio e andai a passo spedito, avevo già saltato le prime tre ore per quella stronzata.
Sbuffai e cominciai a camminare.

||Sunshine|| HyunlixDove le storie prendono vita. Scoprilo ora