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Quando avevano picchiato Hyunjin, mi aveva promesso che non si sarebbe più fatto del male per colpa mia, che avrebbe pensato a se stesso...
Questo era quello che pensavo mentre guardavo il vuoto senza riuscire a smettere di tremare e piangere.
Feci un respiro profondo e mi misi davanti allo specchio fissando i miei occhi ormai costantemente rossi da giorni ed il completo nero che avevo indosso.
Mia madre entrò dalla porta con un vestito lungo nero.
"Felix tesoro... dobbiamo andare" disse con voce flebile mentre piangeva anche lei.
Mi guardai un'ultima volta, e presi dalla scrivania una collana che Hyunjin aveva lasciato a casa mia una volta e che avevo ritrovato sotto il letto e me la misi.
"Devo farlo per lui..." sussurrai con la voce tremolante.

Il tragitto in macchina fu silenzioso, ormai praticamente non parlavo più, forse due o tre parole al giorno se andava bene, anche quando Jisung venne a trovarmi insieme a Minho e Chan ero in camera con la luce spenta e le gambe al petto senza proferire parola.

Hyunjin era morto per salvarmi, per fare in modo che quel bastardo di mio padre andasse in carcere per tutta la vita e mi lasciasse in pace per sempre.
Come avrei potuto sopportarlo?
Quando arrivammo al luogo del funerale mi avvicinai ai genitori che stavano piangendo, sua madre mi strinse forte dicendo "ti amava molto sai?"
Mentre il padre non si mosse. Mi girai verso la bara, era ricoperta da rose bianche, alzai leggermente un lato della bocca pensando che fossero raffinate e bellissime, proprio come lui.
C'era una sua foto bellissima, dove sorrideva leggermente e aveva i capelli biondi che gli contornavano il viso.
a vederla tornai a piangere portandomi le mani agli occhi.
Era bello, troppo bello per essere un essere umano, forse era per quello che gli angeli lo avevano chiamato a tener loro compagnia.
"Jinnie..." mugugnai piangendo e portando una mano che tremava verso la bara.
"Felix?" Sentii una voce chiamarmi da lontano.
"Lix?"
-
-

Mi svegliai con le guance grondanti di lacrime.
"Lixie stai calmo era solo un sogno" le braccia di Hyunjin mi strinsero poggiandomi sul suo petto.
"No Hyunjin era così reale..." continuai a piangere contro di lui stringendolo il più possibile.
"È sempre lo stesso?" Chiese accarezzandomi i capelli in modo dolce poggiando le labbra sulla mia testa.
Annuii senza smettere di piangere.
Lui prese il mio mento con le dita, portandolo all'altezza del suo viso.
"Guardami Lixie. Io sto bene" prese la mia mano e me la portò sul suo petto, dove c'era la ferita che ora aveva lasciato posto ad una cicatrice. Accarezzai il punto da sopra la maglietta oversize che aveva e piano piano le lacrime smisero di scendere ed il mio respiro tornò normale.
"L'unico sintomo collaterale sono state le punizioni di tua madre appena ha saputo tutto" borbottò ironico senza smettere di stringermi facendomi ridere.
"Ecco ridi...okay?" Disse poggiando le sue labbra sulle mie.

Quando mia madre seppe dell'accaduto mi mise agli arresti domiciliari, nel senso che sono solo andato all'ospedale a trovare Hyunjin per settimane e mi poteva solo accompagnare lei, quando l'hanno dimesso l'università ci permise di fare gli esami in ritardo in via del tutto eccezionale una volta che spiegammo la situazione.
Riuscimmo entrambi a prendere il minimo per passare e visto tutto quello che avevamo passato, andava più che bene.
Anche dopo che Hyunjin era uscito dall'ospedale, mia madre impose a tutti e due di non uscire fino all'inizio delle nuove lezioni e se dovevamo fare qualcosa, lei veniva con noi.
Al massimo lei mi portava da Hyunjin e potevamo passare un po' di tempo insieme.
Solo qualche giorno prima, dopo quasi due mesi , mia madre iniziò a calmarsi e a dirci che potevamo vedere i nostri amici.
In realtà loro venivano a trovarci ogni tanto, ma mia madre era sempre presente, quindi per quanto mia madre fosse simpatica era un po' snervante o forse imbarazzante fare i nostri discorsi davanti a lei.
Non potevo biasimarla in realtà, anche io al posto suo mi sarei presa uno spavento enorme.

Accarezzai i capelli neri di Hyunjin , che nel frattempo erano cresciuti un po' e li sistemai dietro le sue orecchie.
"Mi dispiace di averti fatto preoccupare" mi disse a fior di labbra.
"Basta che sta volta sia l'ultima o ti uccido io..." dissi portandomi sopra di lui mentre lo baciavo lentamente.
Lui mise le mani sotto la mia maglietta enorme, dello stesso colore della sua, e le posizionò sui miei fianchi facendo dei movimenti circolari con i pollici.
Mi strinsi alla sua nuca sollevandomi un po' per guardarlo.
Sorrisi e gli lasciai una sfilza di baci a stampo.
"Mi piacerebbe tanto continuare..." disse prendendomi il viso tra le mani e poggiando le labbra prima sulla fronte, poi sul naso ed infine sulle labbra "ma i nostri genitori sono nella mia cucina adesso e non mi sembra il caso..." disse per poi mordersi il labbro.
"No non lo è..." dissi prima di dargli dei baci bagnati sul collo per poi ricompormi e mettermi seduto sul letto.
"Stai meglio?" Chiese stringendomi da dietro.
"Se mi stringi si" dissi sinceramente.
Lui mi diede un bacio sulla nuca e mi strinse il busto da dietro.
Mi girai sorridendo "col tempo mi abiterò... è solo che ho avuto molta paura"
Abbassai lo sguardo pronunciando l'ultima parte della frase.
"Anche io ero terrorizzato quando mi hai scritto e poi quando ho visto quella merda di persona con un coltello in mano mentre tu eri pieno di sangue"
"Stiamo entrambi bene..." dissi ad entrambi e mi girai verso di lui portandogli di nuovo le braccia al collo.

||Sunshine|| HyunlixDove le storie prendono vita. Scoprilo ora