insieme stiamo meglio

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Avete presente le persone impiccione?
Ecco, non potete vantarvi di averne conosciuta una al fine di trovarvi sulla stessa strada con Aurora, questa ragazza ha un talento speciale nel mettere in imbarazzo la gente.

La vigilia di Natale, le sette e mezzo e Jessica non girovaga per la casa urlando che siamo in immenso ritardo, ma suppongo che il motivo non sia la nostra ospite.

In ogni caso, a quest'ora, io e Aurora ci stiamo preparando per l'esilarante cena in cui lei mi metterà probabilmente in ridicolo, anche se l'ho abbondantemente minacciata.

Lei, per la serata, ha scelto un abbigliamento particolarmente soft, indossando esclusivamente un vestitino azzurro e beige con lo scollo e delle ballerine abbinate. Ma c'è da aspettarselo, ha uno stile tutto particolare, Aurora, anche se è strano, ha deciso di non indossare i tacchi. Il resto, almeno, è all'insegna della semplicità: niente trucco, niente gioielli e capelli ribelli al solito.

E in un certo senso, anch'io sono all'insegna della semplicità, non avendo alcun tipo di accessorio o trucco e con i capelli mori, lunghi fino alle spalle, lisci al naturale.
Indosso, però, una sobria camicetta nera e dei leggings con il pizzo neri, e le Vans Bordeaux.

Per fortuna siamo entrambe pronte, quindi partiamo subito da casa.
Il giardino di Villa Ciaccia, per l'occasione, è tappezzato di vischi e decorazioni rosse e verdi, e all'interno del salone si erge un immenso albero di natale pieno di palline colorate che, con la luce, creano un effetto ottico magnifico.

Le presentazioni sono veloci, e Caterina non rimane scandalizzata dal vestitino di Aurora, anzi, le rivolge un gran sorriso e non sente commenti scomodi. Probabilmente il suo sorriso l'ha salvata.

Con mia sorpresa, scopro, andando a posare di sopra i giubbini di mamma e papà e la borsa, che non siamo gli unici ospiti in casa Ciaccia. In cima alle scale, infatti, vengo accolta da due poderose pacche sulle spalle da parte di Giorgio e Federico, e poi da un caloroso sorriso di Gaia.

È sempre più bella, questa ragazza, con i capelli più lunghi del solito e le guance tinte di un lieve rosa. Nemmeno lei è vestita proprio elegante, questa sera, quindi probabilmente è anche per questo che Caterina è stata tollerante. Indossa, infatti, un bellissimo pantaloncino attillato con i bordi in pizzo e una camicia magenta con il collo e i bottoni neri.
A slanciarla ancora di più, poi, ci pensano i tacchi dodici color oro.

I baby padroni di casa, invece, si degnano di venire a presentarsi solo dieci minuti dopo, ma c'è da dire che l'attesa era valsa la vista, dato che Evandro è particolarmente bello fasciato nella camicia azzurra e i jeans beige.
«Uh, guarda chi c'è!» esclama Aurora quando si avvicina a noi, ricevendo subito in cambio una gomitata in pieno stomaco che tento di nascondere dietro la mia faccia violacea.

Prima figura di merda per colpa di Aurora.

«Ciao» dice Evandro rivolgendosi più a lei che a me, ma comunque sorridendo sotto i baffi -che, tra l'altro, non ha- e poggiandomi una mano alla base della schiena, sotto la giacca.

Gli altri stanno già scendendo le scale, quindi non mi vedono sussultare a questo tocco.
In questo momento la traditrice si dilegua, seguendo gli altri per le scale, e dopo un attimo provo a seguirla, sperando che Ev non mi fermi.
Le mie speranze sono sempre vane, devo iniziare a farmene una ragione, perché il moro mi blocca il polso nudo e mi attira a lui.
Non è così alto, rispetto a me, e infatti abbassa la testa facendo combaciare le nostre fronti mentre unisce le mani dietro la mia schiena nel patetico tentativo di sembrare una coppia normale.

«Ciao» dico semplicemente guardandolo negli occhi: brillano.
Lui sorride di rimando e prova a baciarmi, ma mi scanso subito perché ho sentito la madre chiamarci per la cena. Probabilmente mi sta odiando in questo momento, ma non lo faccio di proposito, è una specie di riflesso involontario.

Intonaco || Evandro Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora