Capitolo 45

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Mario's pov

Sentivo la rabbia prendere il sopravvento sulle mie emozioni, non potevo lasciare che Stafano soffrisse ancora davanti a miei occhi per colpa mia, e lo stesso per mia sorella, non una seconda volta.

Strinsi i pugni e i denti che pian piano diventavano sempre più appuntiti, sotto ai miei occhi iniziarono a comparire delle righe nere, i miei occhi diventarono più scuri e dietro la mia schiena iniziarono a comparire le mie ali nere. Sentii Stefano dirmi di non farlo, ma ormai era troppo tardi, la mia trasformazione era completata.

Senza esitare chiamai la mia arma, urlando il suo nome < DARK VOID>, in un attimo tra le  mie mani si trovava l'arma dell'End, una volta impugnata scattai velocemente verso L'intruso che, preso alla sprovvista, non riuscì a scivare il mio colpo rivolto alle sue braccia, che andò a segno tagliandole via entrambe, e con esse riuscì a liberare i due, che riuscì a prendere prima che cadessero al suolo, portandoli poi vicino agli altri.

L'intruso scomparve avvolto da una nuvola nera, ma non prima di ridere, sapendo che aveva ottenuto quello che voleva. Guardai lo stato dei due, Luna sembrava stare bene, era solo svenuta, e per fortuna anche Stefano stava bene ed era ancora cosciente, mi guardò e con la poca voce rimasta mi parlò <n-non dovevi farlo>, non riuscì a rispondere perché venni avvolto dal dolore. Il dolore sembrava provenire direttamente dalle mie vene che sembrano bruciare, la mia vista divenne sfuocata ed iniziai a tossire pesantemente sputando fuori sangue nero, mi misi ad urlare dal dolore, i miei amici mi vennero incontro cercando di dirmi che sarebbe andato tutto bene, ma ormai non li sentivo più, l'unica cose che riuscivo a percepire era il dolore, tale da non permettermi di respirare, urlai ancora una volta prima che il mio occhio si chiuse, molto probabilmente per l'ultima volta, dalla mia bocca uscirono solo quattro  parole rivolte a Stefano <grazie di avermi amato> e sorrisi.

Stefano's pov

No non poteva finire così, dai miei occhi continuavano ad uscire lacrime, mentre continuavo  a chiamare il suo nome, abbracciai il suo corpo, mentre gli urlavo di restare, baciai  la sua fronte, mentre gli accarezzavo una guancia.

<t-ti  p-re-go non l-as-ci-armi solo> dissi io balbettando per colpa del pianto, era colpa mia.

Sentii i pianti dei miei amici, Lyon si avvicinò da me anche lui distrutto e mi abbracciò, scoppiammo tutti e due in un pianto disperato, anche Anna si aggiunse all'abbraccio.

Ci staccammo da esso solo dopo un'urlo disperato  da parte di Cico che chiamava il nome del gatto viola , così ci girammo e lo vedemmo mentre cadeva a terra, mentre la sue braccia teneva Strecatto, che aveva gli occhi chiusi inerme. Non anche lui, non potevamo perdere anche lui.

Cico's pov

Successe tutto in un'attimo davanti ai miei occhi, prima Strecatto mi abbracciò piangendo, poi si bloccò e mi sussurrò una semplice frase < m-i manc-herai Cico, sa-p-pi che ti ho se-mpre am-ato> e sorrise, spalancai gli occhi, non capivo il perché di questa frase in un momento come questo, ma lo capii dopo perché improvvisamente chiuse gli occhi, cadendo a tra le mie braccia, ci misi poco a capire che non stava respirando, iniziai a dire parole senza senso iniziando a cadere non sentendo più  le mie gambe, urlai il suo nome disperato, non potevo perderlo.

Lo abbracciai iniziando a piangere disperatamente, lui era tutto per me, gli accarezzai la testa e gli parlai anche se sapevo che ormai non poteva sentirmi <a-nche io ti amo> dopodiché lo baciai, per poi abbracciarlo.

Alex si avvicinò a noi prendendo la mano di Strecatto, iniziando a piangere ancora di più <non anche te ti prego, ci siamo appena ricongiunti, ti prego fratellone> dopodiché si girò ed abbracciò Giorgio urlando disperatamente e piangendo, mentre Giorgio lo abbracciava piangendo anch'esso.

Lyon's pov

No non poteva essere successo davvero, non potevo aver perso due miei cari amici in una sola volta, non così.

Nom riuscì a trattenermi e piansi disperatamente, come non facevo da anni, riabbraciai Stefano, il quale se possibile pianse ancora di più, anche Anna si raggiunse scoppiando anche lei.

Cico portò vicino a noi il corpo di Strecatto e lo distese vicino a quello di Mario, dopodiché che ci raggiunsero anche gli altri , anche loro si aggiunsero all'abbraccio.

Nessuno disse nulla ci limitammo ad piangere tutti insieme.

Mi girai a guardare la Sorella di Mario notando che aveva le mani illuminate di una luce rossa, dopodiché si alzò e si avvicinò a noi, mentre delle lacrime scendevano dai suoi occhi.
Una volta da noi ci sorrise leggermente e ci disse una sola frase, che ci ridiede un po' di speranza ...

Angolo autrice

Prima che vi fiate mille domande la cosa della pausa durante le feste era uno piccolo scherzo, la storia verrà sempre aggiornata quasi ogni settimana.

Vi prego non venite a prendermi con i forconi sotto casa.

Lo so che il capitolo è corto ma ho deciso di lasciarvi in ansia per il prossimo.

Detto questo vi lascio ciauuu

Failcraft 2 e la rivincita delle divinità Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora