Capitolo 51

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Giorgio's pov

Mi svegliai nel cuore della notte, perché non avevo più  sonno, accorgendomi che stavamo dormendo tutti  in cucina.

Facendo il più  piano possibile mi alzai e scesi le scale per dirigermi verso lo scantinato delle magie. Una volta li presi dei gessi bianchi e feci, a varie altezze e ditanza, delle x sul muro, successivamente presi il mio arco e le freccie ed iniziai a tirarle, cercando di beccare le varie x.

Continuai per un po' ogni volta cercando anche di aumentare la difficoltà, magari facendo qualche acrobazia nel mezzo, simulando, per quanto possibile, una battaglia.

Mi piaceva fare così perché in un certo senso mi faceva sentire libero e mi riportava indietro nel tempo. Ho amato tirare con l'arco sin da bambino, mi ricordo che uno dei miei padri mi portava sempre in una prateria, con però varie rocce e alberi sparsi in giro  che usavo come bersagli, mentre nel frattempo cercavo di nascondermi da mio padre, qualche volta con me c'erano altre due persone il  mio atro padre ed un ragazzo poco più grande di me a cui credo fossi molto attaccato, sinceramente non ricordo chi sia, poteva anche essere mio fratello non lo so, se devo essere sincero non ricordo neanche
le faccie dei miei genitori o le voci, sono solo sicuro che erano i miei padri perché mi  ricordo di tutte le volte che li ho chiamati papà.

All'improvviso sentii un rumore, così mi girai di scatto caricando l'arco pronto per tirare, ma mi fermai non appena vidi dei capelli azzurri.

< oddio che infarto!> disse lui riprendendosi dallo spavento
< quante volte ti ho detto di non fare così, quando mi sto allenando?> risposi io mettendo via l'arco
<scusa> rispose Alex abbassando l'orecchie
<non importa, perché se qui?> chiesi io strofinandogli i capelli
<quando mi sono svegliato ho visto che non c'eri quindi sono venuto a controllare> rispose lui sedendosi per terra
< oh capisco> dissi io prima di sedermi vicino a lui

Restammo in silenzio per un po' non sapendo cosa dire finché Alex non interruppe il silenzio

< a cosa pensavi prima?>
< quando prima?> chiesi io confuso
< mi riferisco a quando tiravi con l'arco, mi sembravi pensieroso> mi rispose lui appoggiando la sua testa sulla mia spalla
< ah... ninte di che, mi è solo venuto in mente un episodio del passato, o meglio un ricordo che ho, io con i miei presunti padri ed un ragazzo, forse mio fratello non lo so> risposi appoggiando la mia testa sulla sua
< perché presunti?> chiese lui ancora più confuso, o almeno credo lo fosse, non ne sono sicuro
< non ricordo le loro faccie o il resto quindi non lo so> dissi.
< capisco> rispose lui sbadigliando
< sonno?> domandai io
< un po', sono ancora stanco>
< dormi pure se vuoi, non mi dai fastidio>
Lui non rispose si limitò a chiudere gli occhi formulando qualcosa di impronunciabile subito dopo, forse era un "grazie" ma era molto difficile da interpretare, dopo poco mi arresi cedendo  anch'io alla stanchezza.

Mi  risveglia la mattina sentendo le voci dei miei amici che ci chiamavano.
Non appena aprì gli occhi mi ritrovai davanti la faccia di Anna e di Lyon.
< dai su sveglia anche il tuo "amico" che Steve ci vuole parlare> mi disse Lyon facendomi ricordare subito di come io ed Alex ci eravamo riadormentati, inutile dire che ero diventato un pomodoro, facendo ovviamente ridere i due, che di conseguenza fecero svegliare Alex, che arrossì anch'esso dopo aver realizzato.

Successivamente la scena, ci trovammo tutti nella camera dove si trovava steve, sveglaitosi poco prima.
< Cosa ci devi dire?> chiese Lyon all'amico
<volevo ringraziarmi per avermi salvato, e per aver salvato anche gli altri, in più volevo dirvi il prossimo posto in cui si trovano altri due dei miei amici> ci spiegò lui
< non c'è di che, dove dovremmo andare?> chiese il corvino
< nella prima dimensione dell'abisso, quella che non appartiene a nessuno presente ora> ci disse lui
< chi potremo trovarci lì?> chiesi io confuso
< semplice white steve e Lick> rispose steve.
Alex e Strecatto al sentire il nome del secondo padre si illuminarono, contenti ti poter finalmente salvare il padre.

< perché dici che potrebbero trovarsi lì?> chiese Anna che intanto era seduta su uno dei quattro letti
< perché ho sentito che gaster ne parlava con qualcuno. Il giorno in cui sono stato catturato mi trovavo in pattuglia alla ricerca di laboratori, e mentre mi riposavo ho visto lo scienziato passare per di lì, io decisi di seguirlo, facendo attenzione a non farmi notare. Ad un certo punto lo vidi fermarsi ed iniziare a parlare con qualcuno, che purtroppo non ho visto o riconosciuto, li disse che i due dei catturati erano stati portati con successo nella prima  dimensione dell'abisso, feci due più due capendo che parlassero di white e lick. Cercai di andare via ma il mio corpo fu paralizzato non appena feci rumore e senza accorgermene mi trovavo già nel laboratorio.> ci raccontò lui
< capisco, direi che abbiamo la prossima meta> disse Luna che era stata zitta fino ad ora
< si, grazie zio> pronunciò Stefano guardando steve
< Zio!?> dimmo insieme io, Anna e Lyon sorpresi
< non lo sapevano?> chiese Steve a Stefano indicando noi tre
< ora che ci penso non lo avevo mai detto> disse ste grattandosi la testa mentre Mario scoppiò a ridere
< bhe ora lo sanno> si aggiunse Cico  ridacchiando
<decisamente> disse Strecatto

<Comunque ora ragazzi penso di andare, vorrei andare a casa> vi disse steve alzandosi in piedi
< va bene, è stato bello rivederti> gli disse Lyon sorridendo
< anche per me, ah Luna per caso..>
< no, prima che tu chieda posso dirti di no> rispose lei senza farlo finire
< ah va bene. Ci vediamo ragazzi e grazie> ci salutò steve sparendo subito dopo in una nube  verde acqua.

< Bene ragazzi prepariamoci che si parte per l'abisso> ci disse il nostro lider
< SI> fu la nostra risposta in coro.

Angolo autrice

Spero che il capitolo vi sia piaciuto. Il prossimo sarà un'altro capito sulle curiosità.

Detto questo vi lascio ciauuu.

Failcraft 2 e la rivincita delle divinità Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora