Capitolo 53

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Stefano's pov

Il portale si trovava proprio davanti a noi, aveva una forma diversa da solito portali, infatti era rotondo, c'era solo un problema.... era spento.

<come si attiva questo portale?> chiese Anna notando che il portale era spento, attirando l'attenzione su i due fratelli.
<tranquilli abbiamo tutto il necessario per farlo> rispose Alex
<ste, mario e cico,  venite qua ci serve il vostro aiuto> ci chiamo Strecatto facendoci un  gesto per dirci di avvicinarci a loro
<scusate perché vi serviamo anche io e Mario? di solito bastate voi tre no?> chiesi io indicando i tre dei dell'abisso, cercando però di non farmi sentire da gli altri, che intanto avevano incominciato a parlare fra di loro
< di solito si, ma diciamo che adesso noi tre non bastiamo, o meglio sono io che non basto più> disse Strecatto grattandosi la testa nervosamente.

<aspe in che senso?> chiese Cico altrettanto confuso e preoccupato allo stesso tempo, strecatto si limitò a fare una risata nervosa
<vi dico io il perché>disse Mario attirando l'attenzione su di lui,
<Sapete che per aprire il portale, di solito, tu e Strecatto dovete entrare nelle due stanze?> domando Mario retoricamente
<si certo, Alex deve entrare in quella a destra e Strecatto in quella a sinistra. Dove vuoi arrivare?> chiese Cico incrociando le braccia
<bene, e sapete cosa contengono le stanze vero?> continuò Mario
"Un'altra domanda retorica, cosa succede ora?" Pensai fra e me
< tutte e due contengono pura energia magica, quella a destra ha quella bianca e quella a sinistra quella nera> rispose Cico un pochino più scocciato
< bene, normalmente l'energia nelle due stanze e la stessa, e bastano due  persone, una in quella destra e una in quella sinistra,  per controllarle. Ecco ora due persone non bastano> disse il corvino finendo anche lui con il gratassi la testa nervosamente
< e perché non ne bastano più due?> domandai io confuso
<diciamo solo che adesso nella stanza a sinistra c'è più o meno il doppio se non di più della energia che ci dovrebbe essere normalmente> rispose Strecatto, noi ci limitammo a guardarli confusi "come stra cacchio ci è finita tutta quella energia?!" Pensai, o quasi urlai nella mia stessa mente
<spiegazione> dissi semplicemente io
<bhe ecco, i vostri scontri con Hero, Entity ed Null hanno creato molta energia negativa, e questa energia se lasciata libera nella terra poteva creare enormi problemi, così ho deciso di riversarla quì, per questo quando voi siete arrivati qui la prima volta era tutto molto più nero> spiegò il mezzo gatto rosa
<oh capisco, quindi di conseguenza da solo non riusciresti più a controllare la magia la dentro, e per farlo ti servirebbe come minimo l'aiuto di un'altra persona con il tuo stesso elemento ovvero Mario> dissi io collegando il tutto, c'era solo una domanda a cui non sapevo rispondere
<allora a cosa servo io?> domandai dando voce ai miei pensieri
< perché nelle stanze devono entrare sempre lo stesso numero di persone, quindi se ne entrano due nella stanza nera, ne devono entrare due anche nella stanza bianca> spiegò Mario

Decidemmo di non divalungarci oltre, e di aprire il portale. Attirammo l'attenzione dei nostri amici che intanto stavano parlando attivamente fra di loro, una volta ottenuta la loro attenzione  li spiegammo che eravamo pronti per aprire il portale.

Ci mettemmo tutti in posizione io e Alex eravamo davanti alla porta a desta, Mario e Stre fecero lo stesso con la porta a sinistra, mentre Cico si trovava davanti al portale spento. Ci guardammo e poi annuimmo pronti per incominciare.

Io, Stre, alex e Mario, allungammo le mani davanti alle nostre rispettive porte che si aprirono, da esse uscirono dei fili che si artocigliarono alle nostre braccia trascinandoci dentro le stanze di forza , dallo spavento chiusi gli occhi.

Una volta riaperti mi trovavo al centro della stanza, di fianco a me si trovava anche Alex, che si guardava attorno. Mi guardai intorno anch'io. L'interno era tutto bianco e la stanza non aveva una vera propria forma. Noi ci trovavamo in quello che sembra il centro e stavamo fluttuando, e attorno alle nostra braccia si trovano ancora i fili che ci avevano trascinato dentro.
<Alex una curiosità, è sempre stato così violento?> chiesi io guardando il mio pilastro, che intanto aveva uno sguardo preoccupato
<no di solito i fili ti facevano strada dolcemente> rispose lui preoccupato per questo
< non importa ora sbrighiamoci ad aprire il portale> dissi io cercando di calmare Alex,
<ok, ora dobbiamo solo guidare l'energia attorno a noi verso la> mi rispose lui indicando un punto della stanza dove si poteva vedere un piccolo tubo, molto probabilmente collegato al portale
< e come facciamo?> chiesi
<Tu prendi la mia mano e lasciati andare> io feci come mi disse e il resto venne da se.

Cico pov's

Mi trovavo davanti al portale aspettando il mio momento di agire, devo ammettere che il modo in cui i miei amici sono stati risucchiati dentro mi preoccupava un po', ma ho preferito non parlarne  con gli altri, non volevo preoccuparli.

Finalmente dopo qualche minuto d'attesa il portale iniziò ad illuminarsi, iniziò a comparire il simbolo dello yin e dello yang
e man mano che i secondi  aumentavano esso diventò sempre più vivido e luminoso,
"Perfetto ora tocca a me" pensai e senza perdere altro tempo chiamai i miei fedeli pugnali <DUSK, DAWN>
Essi comparirono tra le mie mani e senza pensarci oltre li inconficcai nei due piccoli cerchi che si trovano nelle vari parte dello yin e yang, dusk sul cerchio bianco mentre dawn su quello nero.
Indietreggiai di poco, e dopo pochi secondi esso si illuminò anche di luce blu e rossa, e finalmente i due simboli si staccarono lasciando spazio al centro del portale che si riempì di con vari fasci di luce; rossi, bianchi, blu e neri  che si mescolavano fra di loro, ma in modo che si vedessero sempre i tre colori.

Ora il portale era aperto e pronto per portarci nella prima dimensione.
Diedi la notizia ai miei amici che si guardarono felici, e poi puntammo tutti lo sguardo sulle varie porte dalle quali dovevano uscire i nostri amici, ma nessuno ne uscì, aspettammmo ancora ma anche stavolta nessuno nu uscì.
<Cico perché i nostri amici non escono> chiese Giorgio confuso. Sentì l'ansia sovrastrammi
<i-io n-n-on lo s-o> dissi io impanicato
<non è mai successo> continuai poi cercando di calmarmi
<possibile che sia successo qualcosa la dentro> chiese Lyon avvicinandosi a me
<non lo so, e anche se fosse come potremo saperlo?> risposi io
<forse un modo c'è, ma Cico mi serve tu ti calmi e che ti concentri ok?> disse Luna avvicinandosi verso di me per poi mettermi le mani sulle spalle, io mi limitai ad  annuire.



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