Capitolo 42

172 6 10
                                    

Giorgio pov's

Arrivammo nella sala delle gabbie. Prima di entrare però, bevvi una pozione di invisibilità e mi nascosi, mentre i miei amici  si trovarono di fronte il dottor gaster che li guardava sorridendo, ci stava aspettando.
Iniziò a battere le mani sorridendo beffardamente, ne ero sicuro c'era qualcosa che non andava.

<ma che bravi avete liberato la dea, complimenti> li disse lui continuando a battere le mani.
<non dovresti esserne così felice> disse Lyon stringendo i denti e i pugni.
<mi sto solo complimentando con voi> ci rispose lui continuando a sorridere.

Gaster stava per parlare di nuovo, ma non glielo lasciarono fare, perché i miei amici  iniziammo ad attaccarlo con armi ravvicinate. Io invece, dal mio nascondiglio presi il mio fidato arco e le frecce che Frost Girl mi aveva segretamente dato prima di portare via la sua amica.
Presi due frecce e caricai l'arco, mirando ai lucchetti che tenevano le gabbie chiuse, dopo un paio di secondi le lanciai , colpendo entrambi i bersagli e rompendoli. Le fate che erano contenute in  quelle due gabbie se ne accorsero ed iniziarono ad uscire, cercando di non attirare l'attenzione di gaster, che intanto veniva distratto dai miei amici.
Con altri due tiri riuscii a rompere le altre quattro gabbie rimaste, liberando tutte le fate rimaste.

Andai verso di loro ed gli aprì un buco nella parete con il piccone, che portava all'esterno, permettendogli di scappare da quel posto, le fate se pur non capendo chi le stesse aiutano, fecero un'inchino ed uscirono, una volta tutte fuori, richiusi il buco, ed ritornai al mio primo nascondiglio.

I miei amici accortosi che avevo finito, retroceddero ed iniziarono ad sorridere ed a battere le mani, facendo confondere gaster che iniziò a guardarsi intorno confuso, notando che le gabbie erano vuote
<Allora come ci si sente ad essere così stupidi, da non essersi neanche reso conto che i tuoi ostaggi sono scappati?> gli chiese Lyon sorridendo.
Gaster non disse nulla, si limitò a sorridere ed a battere mani anch'esso <lo devo ammettere mi avete fregato, ma se fossi in voi non festeggerei così tanto> disse lui iniziando a ridere, i miei amici si guardarono confusi, mentre io sentivo dei brividi scendermi lungo la schiena, la pozione era finita e gaster mi aveva visto.

Ai piedi di gaster iniziarono a comparire delle scie nere, che aumentavano sempre di più, fino ad estendersi per tutto il pavimento della stanza.
Arrivarono ad circondarci le gambe impedendoci di andare via, dal soffitto iniziarono a scendere dei fili di luce bianca e nera, che si avvolserero attorno alle nostre braccia e colli, impedendoci di fare qualsiasi movimento, l'aria iniziò a diventare pesante e l'ossigeno iniziava a svanire, le nostre vecchie ferite iniziarono ad aprirsi, provandoci un dolore atroce.
In tutto questo gaster sembrava ricevere gli effetti opposti ai nostri, le sue ferite si stavano rigenerando e non sembrava subire della mancanza di ossigeno.

Dopo un po' iniziai a sentirmi pensate e tutto attorno a me sembrava girare, l'unica cosa rimasta "funzionante"  era il mio udito che mi permise di udire le parole di gaster
< che si prova ad essere attaccati dai poteri dei vostri amici> subito dopo sentii una risata. Ripensai a quelle parole, la causa del nostro dolore era causato dei poteri dei nostri stessi amici, tutto ora sembra collegarsi, il motivo per il quale ha rapito i nostri amici, il motivo per il quale rideva e il motivo per il quale non li è importato niente delle fate.

Anche il mio udito decise di abbandonarmi ma non prima di aver udito delle esplosioni , che ci colpirono facendoci definitivamente perdere i sensi.

???: Giorgio, non perdere la speranza, non sei solo, nessuno di voi lo è.

Questa era  l'ultima cosa ricordavo.

Mario pov's

Mi svegliai di soprassalto, sentendo il dolore pervadere il mio corpo, il  dolore provocato da una esplosione.
Mi alzai velocemente pentendomi subito di averlo fatto perché si aggiunse anche quello delle ferite che non erano ancora guarite.
Emisi un lamento, attirando l'attenzione degli altri su di me che mi guardarono all'inizio confusi e poi felici.

< Mario!> esclamò anna felice abbracciandomi, gesto che ricambiai
< come ti senti?> mi chiese Light, in quel momento mi ricordai del dolore che aveva causato il mio risveglio, l'ansia prese il sopravvento iniziai a guardare i presenti nella stanza, ignorando la domanda di Light. Notai che Strecatto,Cico, Alex e  Entity stavano ancora dormendo, con loro c'era anche la dea Alex, mentre Anna, Frost e Light erano seduti intorno a noi. Il senso di ansia aumentò ancora quando notai che Stefano, Lyon, Giorgio e Black non erano presenti.
< ehy Mario tutto ok?> mi domandò Anna preoccupata <d-do-ve sono gli altri?> chiesi io balbettando all'inizio per colpa dell'ansia. < sono andati a liberare le fate, credo che l'esplosione sia venuta da lì> disse lei fermandosi alla fine capendo la mia angoscia, neanche il tempo di formulare una frase che anche Strecatto si svegliò di soprassalto per colpa del dolore, si guardò attorno confuso capendo già cosa fosse successo.

Non aspettai oltre decisi di ignorare il dolore e di correre verso i nostri amici, ignorando anche i tentativi di fermarmi di Light.  Alla fine vennero tutti quelli svegli tranne Frost per restare a sorvegliare gli addormentati.

Continuammo a correre ignorando tutto, finché non ci trovammo sul posto, trovandoci una scena raccapricciante.
La stanza era distrutta, i nostri amici si trovavano sospesi nel vuoto tenuti su da un'aura nera, mentre le loro braccia e colli era tenuti da delle corde bianche e nere, erano pieni di ferite, erano tutti privi di coscienza.

Riconoscerei quell'aura nera ovunque, era la mia, i miei poteri sono la causa di tutto questo, riconobbi anche quella dei fili, Alex e Strecatto, sentivo anche la presenza di quelle di Cico ed Entity. Iniziai a piangere la nostra magia al posto di salvarli aveva  fatto loro solo del male, anzi e come se noi li avessimo fatto del male.

Anna ed Light corsero ad aiutare gli altri mentre io ed Strecatto non riuscivamo a muoverci eravamo pietrificati.

Io ho fatto del male ai miei Amici
Ho fatto del male a Black il mio pilastro.
Ho fatto del male a Giorgio uno dei miei amici più cari.
Ho fatto del male a Lyon che per me è come un fratello.
Ho fatto del Male a Stefano il mio ragazzo.

Angolo autrice

Vi prego non uccidetemi per questo capitolo.

Se proprio volete farlo dopo il 12 :3 grazie.
Stimerò chiunque conosca cosa c'è in quella data.

Failcraft 2 e la rivincita delle divinità Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora