Capitolo 25

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Cico pov's

Verso l'alba ci siamo svegliati e abbimo fatto colazione, nel mentre abbiamo cercato di creare un piano per entrare liberare Black Steve. Una volta finito, abbimo messo via le tende e siamo saliti in groppa ai nostri draghi e ci siamo diretti verso la cima della montagna.

Una volta arrivati atterrammo e ordianammo ai draghi di fare la guardia.
Una volta scelso da drago e avvinatomi al solito buco iniziai a sentire una sensazione di malessere e paura, ma decisi di non farci caso e segui i miei compagni nella discesa.

< bene ragazzi,mi raccomando non fate cose stupide> ci disse il nostro lider guardandoci per poi aprire la porta, ma ancora prima che si aprisse del tutto Mario spinse via Lyon e la richiuse
< Mario cosa ti è saltato in mente> chiese Lyon turbato
< abbiamo un piccolo problema> disse lui
< che tipo di problema?> chiese Anna
< uno di noi non può entrare nel laboratorio> disse lui serio guardandoci per soffermarsi su di me
< e chi? Ma soprattutto perché?> chiese Stefano < Cico tu non devi entrare> disse Mario guardandomi < e perché scusa?>
< non puoi è basta> mi rispose lui
< ma perché io voglio entrare e voglio darvi una mano> dissi io guardandolo in faccia
< ti prego Cico ascoltalo> mi disse Stre
< anche tu ma perché?> continuai a domandare io
< ragazzi cosa vi prende?> chiese Giorgio
< Lyon poco fa quando hai aperto la porta non hai visto niente?> chiese Mario a Lyon
< ho visto solo un cartello nero> rispose lui mettendo la mano sotto al mento < per caso hai visto anche cosa c'era scritto sopra?> domandò poi < si ho letto scp 39315 se non mi sbaglio> rispose lui mentre pensava < scp 39315? Da quando esistono scp con un numero così alto ma soprattutto da quando i cartelli sono neri?> disse Alex mentre pensava < e cosa centra questo?>chiesi io
< Cico non ti dice niente il numero 39315?> mi chiese Stre, io ci pensai un po' e poi risposi < ora che ci penso mi è familiare ma non ricordo perché> dissi io < perché mi fate questa domanda?> domandai io subito dopo < ecco quel numero è il motivo per cui non puoi entrare> rispose Mario semplicemente < ma perché? io voglio entrare lo stesso e voglio aiutarvi, non capisco il motivo per cui voi vogliate tenermi fuori ma io non vi ascolterò ed entrerò che voi lo vogliate o no> dissi io sicuro, subito dopo aver finito di parlare sentii un sospiro da parte dei due < va bene ma sappi che se poi ti succede qualcosa, ti senti male o ancora fai preoccupare gli altri sappi solo che ti sentirai dire da tutti e due un te l'avevamo detto,sopratutto nel caso succeda una di quelle tre cose sappi che dovrai uscire immediatamente> disse Mario serio per poi girarsi e dire a Lyon di aprire la porta.

Sinceramente non capisco i discorsi che mi hanno fatto, ma non importa. Una volta passata la porta iniziai a sentire di nuovo le sensazioni di disagio e paura invadermi, ma anche stavolta decisi di non farci caso.
Mi girai attorno per poi guardare il cartello di cui parlavamo prima, il cartello in questione era nero con varie scritte bianche ma quella che saltava più all'occhio era in numero 39315 scritto al centro, la cosa che lo distingueva però da gli altri cartelli era la mancanza di una foto.

Anche questa volta il laboratorio si divideva in due sezioni ma questa volta decidemmo di esplorarle insieme, così andammo verso la parte a destra, una volta aperta la porta ci trovammo davanti un corridoio nero pieno di ragnatele e pieno di scatoloni, noi decidemmo di entrare lo stesso. Una volta dentro iniziai a sentire la testa pensante ma anche stavolta non ci feci caso.

Iniziammo a camminare verso l'unica porta del corridoio, pian piano che andavamo avanti sentii la testa farsi sempre più pesante e iniziai a tremare, non so perché ma il mio corpo sembrava non volere andare avanti, ma io lo feci lo stesso cercando di nascondere il mio malessere ma Lyon iniziò a parlarmi < Cico sicuro di star bene?> mi chiese lui girandosi verso di me la sua faccia era strana non so perché mi diede questa impressione < si sto bene perché?> dissi io cercando di nascondere il tremore < no niente ho solo avuto una strana sensazione per un'attimo> disse lui rigirandosi, non capisco cosa intendesse così decisi di guardare i miei amici e anche loro erano confusi tutti tranne Stre e Mario che si guardavano preoccupati o meglio Mario lo era mentre Stre lo guardava come se avesse già capito tutto, ma anche lui era preoccupato.

Finalmente ci trovammo davanti alla porta pronti per aprirla. Lyon aprì la porta e noi entrammo, però non riuscimmo a vedere niente per la mancanza di luce.
< ragazzi io non vedo niente> disse Anna
< ci penso io tranquilli> disse entity che usando la magia riportò le luci al loro stato originario per poi accenderle. Una volta accese comparve davanti a noi un luogo raccapricciante, c'erano dei computer distrutti e vari cassetti mezzi rotti al centro della stanza si trovava un lettino, ma non un lettino normale quello che avevamo davanti era un lettino dove di solito si operavano le persone, sparse per la stanza si trovavano varie macchie di sangue ormai secche, mentre vicino al lettino si trovavano varie ampolle e vari attrezzi.

All'improvviso inizia a sentire un dolore allucinante alla testa che mi costrinse a mettermi in ginocchio, gesto che fece girare tutti verso di me, il mio corpo tremava e nella mia testa iniziarono a comparire immagini su immagini, apparivano persone e iniziai a sentire degl'urli e dei lamenti, nel frattempo stre si inginocchiò vicino a me e iniziò a chiamarmi ma la sua voce era lontana e distorta, nel mentre nella mia testa continuavo a sentire urli disperati di una persona o meglio un bambino che chiedeva aiuto i maniera disperata "basta vi prego fa male" urlava o " vi prego qualcuno mi aiuti" o ancora " perché mi state facendo questo perché a me " . < basta, basta, basta fa male> iniziai a dire <Cico cerca di stare calmo respira> mi disse una voce che non riconobbi ma molto probabilmente apparteneva ai miei amici
< basta, basta basta BASTAA> urlai io , mentre urlavo dal mio corpo uscì un'aura nera e rossa che scaraventò via Strecatto facendolo scontrare addosso al muro.

Poi non vidi più niente solo nero, non sentivo più nulla, aprì gli occhi e vidi solo nero, molto probabilmente non li avevo aperti nella realtà il nero che vedevo era solo la mia mente, mi misi in piedi e mi voltai per poi trovarmi davanti a me un bambino più o meno di due anni, aveva i capelli rossi è un capello in testa, mi guardava e io guardavo lui.... possibile che quel bambino fossi io? No non può essere io sono un ibrido e lui no, non feci neanche in tempo a dire niente che la scena si spostò in un villaggio.....

Angolo autrice

Volevo ringraziarvi per le ormai 600 letture, sono davvero contenta che vi stia piacendo la storia.

Comunque se avete domande o curiosità sulla storia come sapete potete domandare tranquillamente

Failcraft 2 e la rivincita delle divinità Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora