CAPITOLO 33

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HARRY POV

Avevo passato gli ultimi giorni a piangere, mangiare e bere insieme a Niall e Liam. 

Provavo a fingere di stare bene, ma puntualmente non ci riuscivo. 

Il giorno dopo saremmo tornati a scuola, ormai le vacanze erano finite ed io non me le ero godute a pieno. 

Avevo deciso di passare il pomeriggio da Niall, eravamo in camera sua a giocare ai videogiochi per passare il tempo, avevamo portato su anche le patatine e qualche bibita zuccherata. 

-Ho vinto di nuovo, fai veramente schifo a questo gioco- disse appoggiando il joystick sul bordo del letto -È solo fortuna la tua- risposi sbuffando e lasciandomi cadere in dietro con la schiena -Come vuoi, facciamo una pausa?- chiese allungandosi per prendere le patatine ed io annuii. 

Poco dopo si girò verso di me con la bocca piena di doritos -Posso chiederti una cosa?- disse -Si, ma prima manda giù le patatine, non sei un bello spettacolo- ridacchiai sollevandomi e rimettendomi seduto. 

Quando riuscì finalmente a mandare giù le patatine continuò a parlare -Non voglio essere invasivo lo sai... ma che fine ha fatto la collana che ti ha regalato tu sai chi?- a quelle parole la mia mano andò istintivamente sul mio petto, nello stesso punto dove prima pendeva il ciondolo di quella collanina...

*Flashback/Racconto di Harry*

Ero da qualche ora in questa festa dove mi avevano invitato, mi stavo divertendo, o almeno è questo quello che l'alcool che avevo ingerito mi faceva credere. 

Stavo ballando in mezzo alla pista del locale, avevo un ragazzo, moro, modestamente bello, che mi strusciava addosso ed io gli lasciavo fare. 

Dopo poco il moro mi fermò con le sue grandi mani, poi una di esse scese sul mio fondoschiena e l'altra mi prese delicatamente il viso. 

Si avvicinò a me intento a baciarmi, ma non fui io a fermarlo, ma una mano che mi afferrò il braccio e mi trascinò via dalla folla, non feci in tempo a vedere chi fosse, che mi spinse in bagno e chiuse la porta a chiave. 

-CHE CAZZO CI FACEVI CON QUELLO EH?- misi a fuoco l'immagine che avevo davanti, era lui "Porca puttana, ma mi perseguita?" pensai -Faccio quello che voglio, non ti deve interessare- dissi avanzando verso la porta, ma lui mi mise una mano sul petto spingendomi in dietro per riportarmi dov'ero prima. 

-NO, SEI UBRIACO CAZZO, QUELLO NON DEVE PROVARE A TOCCARTI CON UN DITO O IO...- lo interruppi subito -O TU COSA MH? SU FORZA SENTIAMO?- urlai ingrossando le vene sul mio collo -HARRY CAZZO, LO SAI, TU STAI CON ME ED IO TI AMO, FINO A PROVA CONTRARIA- a quelle parole i miei occhi si spalancarono -NO, L'UNICA COSA CHE SO È CHE SE QUESTO È UN GIOCO, ALLORA SONO IO QUELLO PERDERÀ, PERCHÉ IO TI AMO...- per un attimo vidi i suoi occhi illuminarsi, ma non durò a lungo -...ED AMARTI È UNA PARTITA PERSA- abbassai lo sguardo, non riuscivo a guardarlo negli occhi -Bene...- rispose ed io mi sentii così in colpa, che stupido, la colpa di tutto ciò non era mia, ma sua. 

Rimanemmo in silenzio per qualche minuto, i nostri respiri si stavano sincronizzando, io avevo gli occhi fissi su di lui, mentre lui guardava per terra. 

-Allora mi faresti un favore?- chiese tutto d'un tratto -Dimmi- risposi -Mi ridaresti la collana?- non ci potevo credere, stava scherzando? lo odiavo così tanto, i miei occhi cominciarono a riempirsi di lacrime, che non tardarono a scendere. 

-VAFFANCULO- urlai togliendomi la collana e gettandogliela addosso, mi diressi alla porta e provai ad aprirla, ma Louis l'aveva chiusa -APRI QUESTA FOTTUTA PORTA LOUIS- lo sentii avvicinarsi e mettermi una mano sul fianco, rabbrividii a quel tocco -Sappi che non mi arrenderò così facilmente...- mi sussurrò all'orecchio, mentre con l'altra mano apriva la serratura. 

Uscii in fretta e tornai a casa, ne avevo abbastanza della festa, per oggi.

*Fine Flashback/Racconto di Harry*

-Okay, quindi cosa pensi di fare?- mi chiese Niall con la bocca piena -Dio, che schifo- risposi guardandolo con disgusto -Che c'è? Ah, scusa- disse mandando giù le patatine. 

-Quindi cosa pensi di fare con lui? Ha detto che non si arrenderà così facilmente- mandò giù un sorso di coca cola e si girò nuovamente verso di me -Non lo so... tu che mi consigli?- chiesi un po' incerto -Vedi un po' come si comporterà, non dico che lo devi perdonare se non vuoi, però potresti vedere cosa fa e comportarti di conseguenza- lo guardai un attimo confuso. 

-Intendo che, magari, potresti fare tu lo stronzo con lui, per una volta- disse riprendendo a mangiare, ci pensai un attimo -Non hai tutti i torti...- risposi avvicinandomi a lui -Ora passami un joystick, continuiamo a giocare- fece come gli chiesi e continuammo a giocare fino a sera.

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