CAPITOLO 38

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NOTE AUTRICE

Mi scuso di nuovo per l'assenza di questa settimana, ma dovevo mettere bene in ordine quello che volevo scrivere e come lo volevo scrivere, in più sono anche impegnata con la scuola. Spero davvero di tornare più attiva. Ve se ama<3

LOUIS POV

Erano passati circa tre giorni dal mio ultimo lavoro e per quanto cercassi di nasconderlo, l'ansia mi stava assalendo. 

Le mie giornate erano sempre le stesse, nulla di diverso, ma ogni volta che accendevo la tv, la notizia era sempre quella "Robert Joe Russell trovato morto..." non sopportavo più quelle parole che mi perseguitavano durante la giornata. 

Nel frattempo mi accesi una sigaretta mentre camminavo verso la scuola con Zayn. 

Credevo non si fosse accorto di tutto ciò, nonostante avessi ripreso l'abitudine di aumentare il numero di sigarette che fumavo, per lo stress. 

-Sei sicuro di star bene?- chiese d'un tratto interrompendo il flusso dei mie pensieri -Si, non ti preoccupare- dissi facendo un tiro -Va bene, farò finta di crederti- rispose appena arrivammo davanti al cancello. 

Gettai il mozzicone calpestandolo ed alzai gli occhi da terra, c'era un auto della polizia parcheggiata davanti alla scuola. 

Mi fermai a fissarla, incontrando gli occhi di uno dei poliziotti per qualche secondo. 

Stavo letteralmente sudando freddo "E se fossero qui per me?" distolsi lo sguardo immediatamente "Se fosse così sarei già in manette" presi un respiro profondo cercando di rilassarmi, ed aumentai leggermente il passo per entrare più velocemente a scuola. 

Le prime due ore passarono velocemente, nonostante non avessi ancora visto o sentito Harry che probabilmente non era venuto a scuola. 

Quando la campanella suonò entrai nell'aula di diritto prendendo posto all'ultimo banco come sempre. 

Guardai uno ad uno gli altri ragazzi entrare e prendere posto, senza osare incrociare il mio sguardo, non vedevo veramente l'ora di lasciare quella scuola, nonostante avesse i sui privilegi, non sopportavo più quella sottospecie di reputazione che mi ero creato in quel luogo. 

Appena arrivarono tutti, il professore iniziò a parlare, ed io ovviamente non lo ascoltai, ero fortunato, non avevo bisogno di prestare attenzione per andare bene, quindi facevo altro. 

-Allora ditemi, avete sentito l'ultima notizia?- disse e tutti scossero la testa -Robert Joe Russell è stato assassinato- non credevo alle mie orecchie, alzai di colpo la testa, sembrava mi stesse realmente perseguitando. 

-Se non sapete chi era, male, ma ve lo dirò io, Robert Joe Russell era uno degli avvocati più importanti d'Inghilterra- sentivo un groppo in gola -Per il momento non ci sono ancora sospettati, a quanto pare questo assassino era un vero professionista nel suo campo, visto l'accaduto, ho deciso quindi di dedicargli questa lezione, è molto importante che voi sappiate di lui e delle sue maggiori cause- sentivo il mio battito accelerarsi sempre di più e il respiro farsi pesante. 

Mi alzai di fretta, prendendo le mie cose e correndo in bagno, chiudendomi al suo interno. 

Lasciai cadere a terra le mie cose e camminai verso il lavabo, appoggiandomici con due mani per reggermi. 

Continuavo a fare lunghi e profondi respiri, con la testa bassa e gli occhi ancora chiusi. 

Dopo poco alzai lo sguardo verso lo specchio osservando il mio viso riflesso su di esso, in particolare il piccolo taglio sul sopracciglio che ormai si stava richiudendo quasi del tutto. 

Chiusi nuovamente gli occhi e tutte le immagini di quella sera mi passarono veloci per la mente e le mie mani, ancora appoggiate sul lavabo, iniziarono a tremare. 

Non avevo alcuna garanzia che Nick mi proteggesse o che la polizia non trovasse mie tracce, per quanto io fossi sicuro di aver fatto un buon lavoro. 

Tutti questi pensieri mi innervosirono ancora di più, riaprii gli occhi riguardandomi nello specchio per un frammento di secondo, prima che venisse frantumato dal mio pugno. 

Indietreggiai lentamente continuando a guardare i pezzi di vetro a terra e raccolsi le mie cose, uscendo quando ancora non c'era nessuno per i corridoi, però al posto di tornare in classe decisi di andarmene a casa. 

Uscii dalle porte della scuola scrivendo un messaggio a Zayn per avvisarlo che me n'ero andato a casa. 

Superai i cancelli ritrovandomi sul bordo del marciapiede, quando un furgoncino nero si fermò proprio davanti a me e due uomini enormi scesero prendendomi e portandomi al suo interno. 

Ero seduto dietro, in mezzo ai due uomini che mi avevano preso e che ora mi stavano tenendo fermo, davanti a me invece c'erano altri tre uomini, sempre vestiti di nero. 

Mi guardai bene intorno, osservando ogni minimo dettaglio del furgoncino, provai a muovermi, ma come pensavo, la presa sulle mie braccia aumentò diventando dolorosa, ma non mi importava. 

Piuttosto, se mi stessero arrestando, perché non sono in manette? 

Osservando bene il camioncino capii quasi subito che era uno di quelli di Nick e che stavamo andando proprio da lui, così mi rilassai mettendomi comodo sul sedile e guardando sarcasticamente gli uomini attorno a me. 

-Potete lasciarmi le braccia, non vi ucciderò mica, so che stiamo andando da Nick- a quelle parole mi lasciarono subito le braccia -Grazie- aggiunsi dopo il loro gesto. Più tardi il camioncino nero si fermò e i bodyguard di Nick mi fecero scendere ed entrare nel night club vuoto. 

Mi afferrarono di nuovo le braccia -Cazzo mi lasciate? La so la strada, allontanatevi da me prima che vi faccia fuori tutti, grazie- finalmente mi lasciarono in pace, scesi le scale come di routine ed entrai nell'ufficio di Nick. 

-Davvero simpatico questo scherzo- dissi ironicamente -Sta zitto Tomlinson e siediti- feci come mi disse e mi sedetti sul divanetto davanti alla sua scrivania. 

-Ti abbiamo osservato in questi giorni, per vedere come ti saresti comportato, devo dire- si interruppe ridendo -Che sei davvero troppo ansioso, non credi nelle tue capacità?- mi chiese -Potevi dirmi chi realmente stavo ammazzando- urlai -Calmati, se te l'avessi detto non l'avresti fatto e non avresti saputo quanto ti avrei pagato- storsi il naso, sinceramente ero curioso della cifra e poi i soliti lavoretti avevano iniziato ad annoiarmi -E quanti sarebbero questi soldi?- chiesi e lui premette un tasto sul computer. 

Appena pochi secondi dopo, mi arrivò una notifica sul cellullare "Bonifico di 250.000 sterline è andato a buon fine" alzai lo sguardo verso Nick incredulo, non mi aveva mai pagato così tanto. 

-Bene, vedo che ti sono arrivati, se vorrai continuare con incarichi di questo tipo, vedrai sempre più spesso cifre di questo tipo, sennò puoi tornare a fare quello che facevi prima con Malik, per il resto non ti devi preoccupare, sei uno dei migliori, anche se non ci fossi io, non ti troverebbero mai- disse, ci pensai un attimo valutando il quadro generale -Se accettassi questi incarichi sarei da solo?- gli chiesi e lui annuì. 

-Va bene, accetto- mi dispiaceva di non lavorare con Zayn, ma per lui sarebbe stato meglio così -Bene, sono felice della tua scelta, ora puoi tornartene a casa, ti chiamerò quando ci saranno lavori per te- detto ciò mi alzai uscendo dal suo ufficio e tornandomene a casa in fretta, per arrivare prima di Zayn.

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