CAPITOLO 27

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HARRY POV

Louis se n'era andato. 

Era letteralmente uscito pronunciando un semplice "Esco" e sbattendo la porta, che fece tramare l'intera casa. 

Ed io ero ancora lì immobile a fissare il vuoto, con il viso ormai bagnato da decine di lacrime che non mi ero nemmeno reso conto di aver versato. 

Dopo circa venti minuti capii che non sarebbe tornato, così pensai di chiamarlo, ma notai subito il telefono appoggiato sul tavolino e ci rinunciai. 

Era colpa mia? Di questo non ero sicuro. 

Mi sentivo in colpa e non stavo bene. 

Quel suo gesto impulsivo mi faceva male più del dovuto. 

Erano passate circa quattro ore da quando se n'era andato, ed io iniziai a pensare che probabilmente le sue cose gliele avrei dovute riportare quando ci saremmo rivisti a capodanno, alla festa di Liam, nella sua grande casa. 

"Sono così drammatico, tornerà prima o poi" pensai più per convincere me stesso, così accesi la tv e mi misi a guardare un film. 

Finito il film il campanello suonò, mi alzai lentamente dal divano recandomi alla porta, appoggiai la mano sulla maniglia chiudendo gli occhi e facendo un respiro profondo "Ti prego fa che sia Louis" pregai mentalmente, ed aprendo la porta me lo ritrovai davanti con in mano un sacchetto dei classici fast food. 

Indossai il mio sorriso falso, non volevo farlo stare ancora più male, ma allo stesso tempo non riuscivo a sorridergli in modo completamente sincero. 

Quando entrò un odore di fumo mi inondò le narici, per quanto io fossi abituato, era davvero forte. 

Aveva fumato tanto, troppo, ed io sapevo benissimo cosa volesse dire, proprio per questo motivo non gli dissi nulla e feci finta di niente.

§§§§§

La mattina di Natale l'avevamo trascorsa veramente bene, ero così felice che oggi Louis stesse bene e fosse tornato in lui. 

Mancava poco alla cena, ed io ero sempre più curioso di sapere cosa mi avesse regalato. 

Avevamo deciso, quella mattina, di aprire i regali dopo cena. 

Mentre Louis era alle prese con la tavola, io ero ai fornelli a seguire qualche strana ricetta tradizionale di mia nonna. 

Ero concentrato a controllare il cibo in forno, quando sentii un forte rumore, mi girai e vidi un bicchiere frantumato per terra -Baise, verre de merde!- imprecò Louis ed io risi, non imprecava spesso in francese, ma quando succedeva mi faceva sempre ridere. 

Amavo il suo accento francese perfetto e il suo timbro, alcune volte gli chiedevo di insegnarmi qualche parola. 

Lui si piegò per raccogliere i cocci sbuffando -Tranquillo Lou capita anche ai migliori- dissi ironicamente cercando di trattenere un'altra risata, lui si girò verso di me -Divertente Harry, davvero divertente- si alzo in piedi con i cocci in mano, si avvicinò a me e mi lasciò un bacio a stampo, per poi sussurrarmi all'orecchio -Ah, comunque, stai bruciando la carne chérie- ed io mi girai immediatamente verso il forno per spegnerlo, mentre lui mi lanciò un'occhiata con un ghigno sul volto e andò a buttare via i cocci di vetro. 

Dopo cena, senza nemmeno togliere i piatti dal tavolo, corsi verso l'albero di Natale -Louuu dai vieni- dissi -Arrivo- rispose avvicinandosi a me. 

Ero seduto sul pavimento davanti ai regali come un bambino, anche se sotto l'albero c'erano solo il regalo mio e di Louis. 

-Vai, apri prima il tuo- disse sorridendo ed io afferrai il regalo dalle discrete dimensioni e cominciai a scartarlo. 

Dopo aver strappato via la carta trovai una scatola, la aprii e al suo interno c'era l'intera collezione dei documentari sull'aeronautica terrestre e spaziale che volevo. 

Louis sapeva bene che ne ero ossessionato. 

Mi fermai qualche secondo a fissare quella raccolta incredulo, dopodiché gli saltai addosso abbracciandolo e baciandogli tutto il viso -Grazie, grazie, grazie Lou- dissi -C'è n'è un altro ricciolino- rispose staccandomi dal lui a fatica -Un altro?- chiesi confuso -Guarda infondo alla scatola- e così feci, trovando una piccola scatolina rettangolare, in velluto blu -Vuoi chiedermi di sposarti?- dissi ridacchiando -Non fare l'idiota e apri- rispose lui sorridendo. 

Aprii la scatolina e rimasi un attimo scioccato, al suo interno c'era una collana in argento, con un piccolo ciondolo a forma di aereoplanino di carta. 

-Allora, ti piace?- mi chiese Louis, io risposi semplicemente girandomi verso di lui con la bocca ancora aperta e l'espressione scioccata -Si, credo di si- rispose al mio posto e dopo mi aiutò a mettermela. 

Successivamente gli passai il suo regalo, speravo gli piacesse. Lo guardai mentre lo apriva lentamente. 

-Harry stai scherzando vero?- ero contento di vedere la sua espressione sorpresa -No, è tutta tua- risposi e lui si girò di scatto, afferrò il mio viso nelle sue mani e mi baciò fino a perdere il fiato, quello era il mio terzo regalo, Louis. 

Quello che gli regalai era una sella del modello della sua moto, personalizzata. 

Ci alzammo e mettemmo apposto il disordine che avevamo creato, per poi uscire a fare una passeggiata serale per le strade affollate e addobbate di Londra. 


NOTE AUTRICE

"Baise,verre de merde!" = "Cazzo, bicchiere di merda!"

"chérie" = "tesoro/tesoro mio"



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