Un ragazzo senza nome

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Dieci anni dopo...
Giulia's pov
Corro verso mio fratello Luca a braccia aperte, stringendolo in un abbraccio appena varca la soglia della porta del mio negozio e sentendolo mormorare un dissenso al mio gesto, anche se so che gli fa piacere

«Hermana, mi stai strozzando!»

«Oh andiamo, mi sei mancato troppo!» cerco di giustificarmi, lasciandolo andare e tornando verso il bancone della mia liberia «Allora, com'è andata a scuola?»

«Un disastro! Non avrei mai immaginato che prendere un Master per diventare un bravo pasticcere fosse così difficile!»

«Ma è la tua passione, e non lo puoi negare! Dai, che sotto sotto ti diverti in quell'istituto»

«Sì ma-»

Non riesce a terminare la frase che qualcun altro ci raggiunge, catturando la nostra attenzione e anche quella dei pochi clienti che stanno vagando tra i vari scomparti del mio piccolo negozietto

«Buongiorno, popolo!» esclama nostro fratello Mattias, togliendosi gli occhiali da sole e spalancando le braccia «Anche oggi sono qui a onorarvi con la mia presenza!»

«E smettila, Stark!» lo richiama Luca, lanciandogli un occhiataccia ma salutandolo con un sorriso «Da quando hai fatto quella pubblicità per quella nuova marca di profumo ti sei montato ancora di più la testa»

«La vostra è tutta invidia, Rogers. Allora, come va il corso per i dolci?»

«Ah, meglio non parlarne»

«Non bene, capito. E te, Giulia, come va la tua libreria? Perché non vedo una fila di ragazzi qui fuori per chiedere la tua mano?»

«Mattias, smettila!» gli rispondo, dandogli un piccolo pugno sul braccio «E poi-»

Prima che riesca a terminare la mia predica un uomo mi cinge la vita con un braccio, facendomi girare di scatto e stringendomi a se, per poi darmi un rapido bacio sulla fronte e rispondere alla domanda di mio fratello

«Lei ce l'ha già il suo principe azzurro»

«Lei odia i principi azzurri, Luke» gli fa notare Luca, anche se io ignoro la sua osservazione con un gesto della mano

Senza dare troppo peso allo sguardo accigliato del diciassette spettino i capelli del mio fidanzato, liberandomi dalla sua presa d'acciaio e approfittando della sua presenza per chiedergli di darmi una mano a riordinare alcuni libri appena arrivati, cosa che fa immediatamente senza batter ciglio.

È incredibile cosa sia cambiato nel corso degli anni quel ragazzo, passando dal bullo inglese che mi perseguitava al fidanzato perfetto.
Ricordo ancora quando, ai tempi delle superiori, distrusse il mio braccialetto con lo scudo, facendomi scappare a casa in lacrime e diventando, insieme ai suoi due migliori amici Mark e Sam, oggetto del mio odio. Passai quel pomeriggio a piangere dul mio letto, stanca di tutti quei soprusi e atti di bullismo che mi facevano, ma dopo quello sfogo mi persi a fissare i vari posti della Marvel che avevo in camera, decidendo di prendere in mano le redini della mia vita e cambiare. Basta essere la ragazzina fragile che si rifugia dietro i libri, era giunto il tempo di combattere!
Da quel momento affrontai a testa il suo gruppo, mostrandomi per quella che ero realmente e ottenendo, in un certo senso, il loro rispetto.
Smisero di prendermi di mira, però iniziarono a concentrare le loro forze sui miei fratelli, e questo non potevo accettarlo, ma, indagando a fondo per tentare di eliminare questo problema dalla radice, scoprii che in realtà Luke li stava proteggendo, spaventandoli così da farli scappare da un certo luogo prima che arrivassero Mark e Sam o dicendo ai suoi amici di avergli fatto cose quando in realtà non li aveva neppure incontrarti per strada.

MONDI PARALLELI 3 - Le Lacrime Della FeniceDove le storie prendono vita. Scoprilo ora