Prologo

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«Giulia, Giulia...» mormora una voce flebile, portandomi a svegliarmi e aprire a poco a poco gli occhi, mentre una piccola mano morbida strattona la manica del mio pigiama per allontanarmi del tutto dal mondo dei sogni «Sorella, ti prego svegliati»

«Luca,» lo chiamo, riconoscendo la sua voce e intravedendo la sua sagoma nel buio «Che succede? Qualcosa non va?»

«Ho fatto un incubo»

«Okay, mamma e papà-»

«No, voglio te» mormora, sedendosi sulle mie gambe e cercando di coprirsi con le mie coperte «Era troppo reale. Loro non capirebbero. No, non voglio. Era troppo reale»

«Okay, prima di tutto calmati, va bene? Tranquillo, è tutto finito» cerco di calmarlo, stringendolo tra le mie braccia «Era solo un sogno. Ora è tutto finito, tranquillo. È tutto finito»

«È questo il punto: è finito! Lui... Lui non c'è più. Tutti sono andati via, sono spariti. Lui non c'è più»

«Lui chi?»

«Non ricordo il suo nome» confessa tirandosi su le coperte per coprirsi meglio «Non ricordo il suo volto. Non... Non ricordo nulla, a dire il vero. Solo che lui non c'è più. Ma non... Non ricordo. Non riesco a...»

La frase gli si blocca in gola, mentre i singhiozzi prendono il posto delle parole e il piccolo scoppia a piangere, cercando inutilmente di trattenersi ma facendo solo peggio

«Luca, calmati, tranquillo!» provo a rassicurarlo, accendendo la luce e asciugandogli le lacrime con il pollice «C'è una soluzione a tutto, okay? Tranquillo, fai dei respiro profondi e calmati. Era solo un brutto sogno, tra poco sparirà-»

«Ma io non voglio! Faceva male ma non voglio dimenticare! Se dimentico anche io lui non ci sarà più, loro non ci saranno più, ma io non-»

«Allora lo renderemo immortale!» lo blocco, riuscendo a calmare leggermente il suo pianto «Insieme. Vinceremo questa sfida insieme, va bene?»

Luca annuisce timidamente, guardandomi alzarmi per prendere carta e penna e non staccando un solo secondo gli occhi dalle mie mani

«Non vuoi dimenticare, giusto?» continuo «Allora faremo in modo di rendere questo tuo sogno un libro, va bene? Così non sparirà mai, sarà sempre sotto al nostro controllo e saremo noi a decidere. Inoltre, se mi racconterai cosa hai visto, riuscirai a ricordare meglio, no?»

«Va bene» sussurra, asciugandosi il volto dalle lacrime e mettendosi un po' più comodo

«Perfetto. Allora, come la vuoi chiamare questa tua avventura? Chi erano i protagonisti?»

Cercando di parlare a bassa voce per non svegliare Mattias e i nostri genitori mio fratello inizia a raccontare il suo sogno, mentre io fedelmente scrivo ogni piccolo particolare, cercando di non dimenticare nulla e calmando Luca nei momenti più drammatici della storia, aiutandolo a ricordare quei tasselli mancanti che ha scordato e lasciandomi trascinare dalla fantasia, mentre vedo la storia più folla e meravigliosa che abbia mai sentito prendere forma tra le mie mani.

MONDI PARALLELI 3 - Le Lacrime Della FeniceDove le storie prendono vita. Scoprilo ora