Interviste e anelli

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Il giorno seguente
Giulia's pov
L'orologio del negozio batte le undici, portandomi ad alzare lo sguardo dal computer e puntarlo verso la porta, da cui non è ancora arrivato nessuno.

Non mi sorprende più di tanto questa calma, dato che la maggior parte dei miei clienti sono studenti e siamo ancora in periodo scolastico, ma fa sempre un certo effetto vedere il negozio vuoto. Inoltre, questo silenzio non fa altro che aiutarmi a ripensare a ieri sera, alla mia cena con Luke e soprattutto alla chiamata di mio fratello.
Accidenti, possibile che mi sia emozionata di più a parlare del mio libro per pochi istanti piuttosto che stare da sola col mio ragazzo per delle ore intere?
Forse è perché, soprattutto negli ultimi mesi, Luke è molto assente, ma...

L'arrivo di un giovane mi riporta brutalmente alla realtà, facendomi voltare verso la porta per dargli il benvenuto ma venendo preceduta dalla sua voce allegra.

«Buon... Wo, un poster di Loki!» dice lui, facendo uno scatto verso il bancone e osservando i nuovi acquisti che ho esposto

 «Ciao anche a te, J» lo saluto, vedendolo tornare a guardarmi «Ti interessano? Sono ad un ottimo prezzo e-»

«Dammi due copie di tutte le cose che hai di Loki, per favore» 

«Di tutto? Sicuro? Viene a costarti parecchio»

«I soldi non sono un problema» mi risponde, iniziando a guardarsi attorno «E se mi servirebbero un po' di cose riguardo la mitologia, anche. Hey, hai il libro "La Canzone di Achille"?»

«Ovviamente!» rispondo, accompagnandolo personalmente verso lo scaffale giusto

Nonostante non sia così distante, noto Jason riuscire a riempirsi le braccia con ogni libro che lo attira, ovvero quasi tutti.

«J?» lo chiamo, prendendo io stessa il romanzo che mi aveva chiesto e guardando dubbiosa tutti gli altri che vuole comprare «Sei sicuro di stare bene? Ho visto fanboy di ogni genere, ma tu... Li batti tutti, non c'è dubbio»

«Grazie! Tuo fratello mi ha denominato "Dio del Fandom", e credo sia semplicemente perfetto. Sembra un tipo in gamba, peccato che deve passare tanto tempo a scuola... Io non lo so, non ci sono mai andato, ma deve sembrare un posto orribile»

«Non sei mai andato a scuola?»

«Nope» risponde, posando i libri sopra il bancone e voltandosi per incrociare il mio sguardo «Ho studiato "a casa", per così dire. Prima fu la mia tutrice dell'orfanotrofio, Diana, a dare a me e ai miei fratellastri un'istruzione di base; mentre quando fui più grande Sir Thomas, l'uomo per cui lavoravo, approfondì le mie conoscenze. Imparai a diventare un musicista, un poeta, un illusionista e, ovviamente, un attore. Tentò anche di insegnarmi il tiro con l'arco e l'uso della spada, ma io me la cavavo meglio con i pugnali»

«Dev'essere un grande uomo»

«Era» mi corregge lui, abbassando la voce e facendo svanire il suo sorriso «Lui... Lui era un grande uomo, sì. Giudicato male da tutti, considerato un asociale psicopatico, ma in realtà era buono. Io... Io vorrei solo che le persone lo avessero visto con i miei occhi, che avessero smesso di giudicarlo per un secondo e si fossero rese conto della meravigliosa persona che era»

Lo noto portarsi istintivamente una mano al petto, spostando lo sguardo sui poster di Loki e perdendosi ad osservarli, mentre il silenzio cala nella stanza, interrotto solo dal rumore del nostro respiro.

«Mi dispiace» dico, non sapendo bene come gestire la situazione «Non l-»

«Non dispiacerti» mi blocca, tenendo però lo sguardo fisso su quelle stampe «Lui sta meglio lì. Qui non lo capivano. Sai, l'ho sempre paragonato a Loki, tanto che da piccolo credevo fosse una sua reincarnazione. Solo quando morì smisi di farlo, perché lui, a differenza del dio, non risorse»

MONDI PARALLELI 3 - Le Lacrime Della FeniceDove le storie prendono vita. Scoprilo ora