Il segreto di Luke

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Luke's pov
Inizio a preparare il caffè con più lentezza del solito, notando che le mie mani continuano a tremare e la mia concentrazione ad andarsene.
Lascio andare un sospiro, sentendo Sam avvicinarsi e poggiarmi le mani sulla vita, dandomi un rapido bacio sul collo prima di appoggiare il mento sulla spalla .

«Qualcosa non va? Hai dei ripensamenti?» mi chiede, sentendo la mia tensione

«No, non è quello. Il piano è semplice: sposo Giulia, prendo parte dei suoi soldi e poi scappiamo in America. Solo che... Non lo so, tutto questo romanticismo nell'aria mi starà dando il voltastomaco. Avanti, dobbiamo continuare con le nostre idee e-»

«Luke, fermati» mi blocca lui, obbligandomi a voltarmi e guardarlo dritto negli occhi «Tu non sei così. Non è così spietato il ragazzo che conoscevo, quello di cui mi sono innamorato»

«Possibile che tu non lo capisca? Io lo sto facendo anche per te, per noi! Se Drake fosse qui sono sicuro che sarebbe d'accordo con me»

«Se tuo fratello fosse qui, sei certo che sarebbe fiero della persona che sei diventato?»

Trattengo il respiro un istante, non sapendo come rispondere e sentendo quelle parole arrivare taglienti e dritte al punto, tanto forti quanto crudeli.
Non riesco a togliere lo sguardo, mordendomi il labbro inferiore e sentendo una serie di brividi percorrermi la base del collo e scendere lungo le spalle, ma Sam, notando questa mia agitazione, sorride con un angolo della bocca e sposta le mani sul mio volto.

«Scusa, so che questo argomento è un tasto delicato per te, ma non so come farti ragionare. Non portare a termine questo piano, non vale la pena fare tanto male a quella povera ragazza. Lasciala in pace, andiamocene ora. Domani stesso, prendiamo i bagagli e scappiamo. Ma, ti supplico, lascia in pace Giulia e la sua famiglia. Cambiamo il piano, per favore»

Non rispondo, lasciando andare un sospiro e sporgendomi in avanti per calmare tutta questa pressione con un bacio, socchiudendo le labbra e sentendo il ragazzo ricambiare immediatamente, con una tale delicatezza che mi sorprende ogni volta.
Starei così in eterno, solo io e lui, ignorando il resto del mondo e ciò che ci circonda, almeno fino a quando un debole urlo femminile riporta entrambi al presente.

«Luke...» sussurra Giulia, bloccata sulla soglia della porta e con una mano davanti alla bocca, mentre i suoi occhi iniziano a riempirsi di lacrime «Tu... Tu...»

«Giulia, posso spiegare. Io-»

Lei non mi permette di terminare, togliendosi l'anello che sigillava il nostro fidanzamento e lanciandolo a terra, per poi andarsene in fretta sbattendo la porta.

Jason's pov
Da quando sono rimasto nuovamente da solo a casa, la noia ha preso il sopravvento e io non so cosa fare.
Non so perché ultimamente mi sento così, perché nulla è in grado di soddisfarmi o per lo meno permettermi di passare il tempo.
Da quando mi sono trasferito qui non so cosa mi stia succedendo, però è come se mi fossi dimenticato quale sia il mio ruolo, come se non riuscissi a fare altro oltre a lavorare in questo periodo.

Per fortuna a salvarmi da questa agonia viene qualcuno suonando il campanello, dandomi così motivo di muovermi e spingendomi a correre verso la porta.

«Giulia...» sussurro, vedendola nuovamente da me, ma questa volta in lacrime e visibilmente sconvolta

«S-scusa se sono piombata qui, ma volevo andare da Lexi e... N-non me la sento di guidare, casa tua era la più vicina»

«Giuly... Ma tu porti il mascara! Cavoli, non l'avrei mai detto, però ora che piangi-»

«Ti sembra la prima cosa da dire ad una ragazza che sta piangendo?» mi rimprovera lei, scatenandomi una risata imbarazzata

In effetti è la prima ragazza che piange davanti la porta di casa mia, quindi non ho la più pallida idea di come devo comportarmi. L'unica cosa certa è che, in queste condizioni, ha fatto più che bene a non mettersi alla guida ed è mio dovere non lasciarla andare fino a quando non si calma.

«Sì, hai ragione, scusa. Vieni, entra e raccontami tutto, io nel frattempo prendo del gelato al cioccolato. Cioè... Non so de ti piace, però è al cioccolato, e tutti amano il cioccolato! Almeno secondo me. Sì, il gelato al cioccolato va benissimo per dei lunghi pianti sul divano»

Mentre mi allontano lei inizia a spiegarmi cosa è successo, bloccandosi varie volte e perdendo spesso il filo del discorso, come se stesse realizzando solo in quel momento le sue parole.
Io la ascolto pazientemente, giocando con un cucchiaino ogni tanto e facendole scappare in questo modo qualche sorriso, anche se non era minimamente mia intenzione.

«Quindi, fammi capire se ho compreso tutto» sintetizzo alla fine, cercando di riassumere tutto il suo discorso «Il tuo ragazzo, Luke, in realtà è innamorato del suo migliore amico. E stanno insieme. E il matrimonio, per lui, era solo una scusa per nascondere la sua omosessualità e, probabilmente, intascare un po' dei tuoi soldi?»

«Sì... Quindi mio fratello aveva ragione»

«Quindi Luca aveva ragione, giusto. Santo panino, però, sembra di stare su una Fanfiction di Wattpad! E, aspetta, tu li hai beccati proprio mentre si baciavano? Com'è stato?»

«Jason, così non mi aiuti» torna a farmi notare lei, senza però usare un qualche tono di rimprovero od occhiatacce

«Scusa, hai ragione. Sai, io non sono mai stato lasciato, né ho mai lasciato qualcuno. Questo perché non mi sono neanche mai fidanzato, ma trovo siano dei minimi dettagli. Perciò... Non ho idea di come ci si senta in questi casi o cosa bisogna fare, ma... Se vuoi possiamo guardare un film Marvel. Ti va? Cioè, piangere per uno come Luke, difronte ad uno come Loki, sarebbe alquanto ridicolo, non trovi?» A lei scappa una breve risata, anche se non so bene se per la mia battuta o per l'espressione che ho fatto, ma vedere questa sua reazione riesce a rasserenare un po' anche me «Il tuo sorriso è meraviglioso, Giulia. Spero di non essere il primo a fartelo notare, sinceramente, però sarebbe un vero peccato perderlo per una mezza cartuccia come il tuo... Be', il tuo ex, non trovi?»

«Grazie, J» mi risponde lei, asciugandosi una lacrima e abbracciandomi di scatto

Mi blocco di colpo, non riuscendo a ricambiare subito quell'abbraccio e non avendo idea di come mettermi o cosa fare. Non sono abituato al contatto fisico, ed è passato talmente tanto tempo dal mio ultimo abbraccio che quasi non mi ricordo quando è stato.
Verrebbe da piangere anche a me, se non fosse che le guance hanno preso a scaldarsi violentemente e un formicolio è partito dal petto ed è sceso lungo tutto l'addome, portando le mie braccia, quasi per istinto, a stringersi sulla vita di Giulia e cingerla con delicatezza

«V-va bene, però basta così, eh» mormoro, separandomi immediatamente da lei e cercando freneticamente il telecomando «Ora ci guardiamo un bel film con Loki e poi ti riaccompagno a casa, va bene? Domani, quando vorrai, chiamerai Lexi o Luca e vedrete cosa fare»

Lei annuisce, mettendosi comoda sul divano e attendendo l'inizio del film, distraendosi per un po'.

Meglio così, almeno mentre lei sarà occupata, domani, io avrò tutto il tempo per andare da Luke e fargli un discorsetto. Anzi, penso che prenderò uno dei miei bei costumi e gli farò una sorpresa che non dimenticherà tanto facilmente.

MONDI PARALLELI 3 - Le Lacrime Della FeniceDove le storie prendono vita. Scoprilo ora