Qualche giorno dopo...
Jason's pov
Luca recentemente mi ha chiesto di avere delle ripetizioni private, così, dopo aver fatto il concorso di Cosplay e averne organizzati altri, gli ho proposto di venire da me nei pomeriggi liberi e portare, se vuole, un amico.
Lui ebbe una reazione a dir poco esagerata, stringendomi in un abbraccio e ringraziandomi infinte volte.
Sua sorella, invece, ha iniziato a mancare a sempre più lezioni, tanto che non la vedo più da quella che sembra un vita. Non che sia un mio problema, certo, ma se continua così perderà i progressi che ha fatto in questo campo e questo non lo auguro a nessuno.La recitazione è un'arte che ti permette di evadere dalla realtà, di indossare una maschera e trasformarti in ciò che vuoi, potendo vivere un'altra vita per qualche minuto e respirare un sogno. Qui, così come in tutte le cose, si può sempre migliorare e man mano che si va avanti si riesce anche a conoscere meglio se stessi, imparando ad apprezzarsi e scoprire le proprie potenzialità e i propri difetti. Non è solo "recitare", ma è una ricerca interiore per far emergere quel "io" che troppo spesso viene tenuto nascosto.
Il suono del campanello mi riporta alla realtà, spingendomi ad alzarmi dal divano, spegnere la radio e andare ad aprire, già immaginando chi possa essere.
«Buonsalve, Luca» saluto, mentre il ragazzino avanza un po' impacciato «Come va? Tutto bene?»
«Ni» risponde lui, piegando la testa di lato e poggiando lo zaino accanto alla porta d'ingresso «La scuola è più impegnativa di quanto possa sembrare. Poi Mattias è sempre in giro per vari servizi fotografici, riuscendo appena a venire alle tue lezioni, e mia sorella è troppo presa per l'organizzazione del matrimonio che quasi non passa a salutarci»
«Matrimonio? Non sapevo si sposasse»
«Già...» risponde lui con un fil di voce, abbassando il tono e marcandolo con una leggera ironia «Si sposa, la mia cara sorellina. Con quel Luke, hai presente? Quello che è spesso in negozio con noi, giusto per farsi vedere, ma quando è il momento di comportarsi da fidanzato non c'è mai»
«È una mia impressione o tu non sei tanto d'accordo a questa unione?»
«No, o meglio, sì, è solo che... Vedi, lui è il classico "cattivo ragazzo" che alla fine della storia diventa buono. Ma questa io sono certo che non è la "fine della storia", che lui nasconda qualcosa, che voglia sposare mia sorella solo per interesse»
«Be', sono due ragazzi giovani e della stessa "classe sociale", per così dire, non vedi che interesse possa avere, sinceramente»
«Lo so, lo so, vorrei capirlo pure io» borbotta lui, spostando il peso da un piede all'altro e buttando lo sguardo a terra «È solo che ho... Ho questa brutta sensazione, ecco. Lui non mi piace per niente»
«Capisco... Però, Luca, magari ti sbagli, no? Che ne sai, forse la loro è la classica storia tra "Hope e il Bad Boy"! Anche se, ammettiamolo, l'unico che potrebbe essere un "Bad boy" qui sono io»
Lui sembra non gradire la mia ironia, fulminandomi con lo sguardo ma riuscendo comunque a sorridere alla mia ultima affermazione, come se non riuscisse a prendermi sul serio.
«Sinceramente, Jason, tu non sembri affatto un cattivo ragazzo. Hai più la faccia da protagonista della storia. Quello carino e dolce, però»
«Io sono il protagonista, infatti!» rispondo a modo, passandomi una mano tra i capelli «Ma ora tralasciamo questi discorsi e iniziamo con la lezione. Sei qui per imparare, no? Lascia che ti insegni a splendere come la più luminosa delle stelle»
Lui esulta con lo sguardo alla mia affermazione, trovando una nuova spiccata energia e sembrando riprendersi in fretta, anche se quello più malinconico divento io.
Giulia si sposa.
Non so perché questa informazione mi turba tanto, ma il pensiero dei matrimoni mi lascia sempre un po' scosso.
Mi chiedo se anche io potrò mai meritarmi qualcosa che possa definirsi "famiglia", se sarò mai in grado di amare qualcuno in quel senso e se potrò mai diventare un padre. Come posso essere tutto ciò, se non ho mai avuto esperienza in merito? Se non so cosa voglia dire condividere la propria giornata con qualcuno che non sia il mio signore, se non so come si dimostri affetto, se non sono mai stato veramente amato, se non da Sir Thomas? Come potrò mai essere un buon padre, se non sono mai stato neppure un buon figlio?Giulia's pov
Appena torno a casa la prima cosa che faccio è cercare di mettermi in contatto con Lexi, così da avvisarla delle recenti novità, e fortunatamente lei non ci impiega troppo tempo a rispondere -cosa alquanto strana, visto che in genere è sempre irraggiungibile, ma per una volta non voglio farmi troppe domande-«Lexi! Come stanno andando le cose? Hai novità dalle tue parti? Sei finita in carcere per rapimento di un attore o l'hai fatta franca?» scherzo, così da rompere la tensione e pensare a come formulare le frasi successive
«Dai dai, zia, sai già che non faccio quelle cose... Per ora. Perché tu mi hai chiamato, invece? È per caso morto qualcuno?»
«Oh andiamo, ora non posso neppure telefonare ad una vecchia amica?»
«No» risponde direttamente lei, con quelle schiettezza che la caratterizza da sempre «Tu pensa a scrivere e pubblicare. Quando sarai diventata famosa e avrai sbattutto in faccia a quelle nostre compaesane del ca... Del cavolo quanto sei magnifica ci sentiremo. Chiaro?»
«Sì, ecco, a proposito di questo... Volevo dirti che... Be', ehm... Mi sposo»
Appena termino quelle due ultime fatali parole dall'altra parte della linea riecheggia un silenzio assordante, spezzato solo da un rumore di passi leggerissimo
«Lexi?» provo a richiamarla, non sentendo però risposta «Lexi? Ci sei? Che-»
Prima che riesca a terminare la domanda qualcuno bussa alla porta con una forza decisamente esagerata, anche se questo determinato tocco mi ricorda una certa persona.
Con un po' di titubanza vado a controllare di chi si tratta, restando senza parole nel constatare che i miei ricordi non mi hanno ancora tradito e aprendo di scatto, solo che non appena non vi è più nessuna barriera a separarmi dal mio ospite uno schiaffo mi arriva dritto in faccia, prima ancora di un saluto.«Ahia!» protesto, portandomi una mano alla guancia e guardando sbalordita la ragazza mora davanti a me «L-Lexi... Cosa... Come...»
«Che cavolo ti è saltato in mente?!» mi urla dietro lei, entrando in casa mia e buttando scompostamente una borsa da viaggio accanto all'ingresso «Sparisco per qualche mese e fai la più grande cavolata della tua vita?»
«Ma tu non eri in Inghilterra? Come cavolo fai a-»
«Be', ora sono qui ad impedire che la mia migliore amica si scavi la fossa da sola!» mi risponde, trattenendosi appena dall'iniziare a imprecare e iniziando a muoversi avanti e indietro nel mio salotto come se fosse la padrona di casa «Te lo giuro, Giulia, quello non mi piace! Luke non ha superato i miei test, non lo approvo! Quindi, per dirla alla Manzoni, questo matrimonio non s'ha da fare! E te lo dimostrerò»
★★★★★★
Spazio AutriceHoliiii
Lo so, non mi sentite da una vita e vi chiedo infinitamente scusa per questo, ma per motivi vari trovare del tempo per scrivere diventa sempre più difficile.In compenso, come ho già detto in "The Sky In Your Eyes" (per chi legge quella Fanfiction), ho creato delle playlist dedicate ai miei diversi OC sul mio profilo Spotify, e stavo pensando di crearne altre chiamate "i lettori consigliano" composta dalle canzoni da voi consigliate, appunto, che vi ricordano determinati personaggi da me creati.
Che ve ne pare come idea?Fatemi sapere se ci state, io vi lascio il link del mio account nei commenti!
Saluti (sperando di sentirsi più spesso)
~Diana⭐
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MONDI PARALLELI 3 - Le Lacrime Della Fenice
RomanceDa quando Jason si sacrificò per salvare il Multiverso, tutti si dimenticarono di lui a causa del suo ultimo incantesimo. Ognuno tornò alla sua vecchia vita, senza la ben che minima consapevolezza di quello che era accaduto e di ciò che quel giovane...