MONDI PARALLELI 3 - Le Lacrime Della Fenice

Chiamate dall'estero

Giulia's pov
Finalmente torno a casa, lasciandomi cadere sul divano e accendendo distrattamente la televisione, quasi in un gesto automatico che per vera necessità di vedere qualcosa, mentre la noia mi assale come tutte le altre sere.

Da quando mi sono comprata questo appartamento per andare a vivere da sola le giornate hanno iniziato ad essere tutte uguali, se devo essere sincera. Sono uscita di casa per avere più libertà, per poter avere i miei spazi e, col tempo, farmi una famiglia, ma dopo già qualche mese ho iniziato a sentire la mancanza dei genitori e in particolare dei miei fratelli, per quanto non mi lasciassero pace con le loro continue litigate. Li vedo tutti i giorni al negozio, certo, ma poter udire le loro voci provenire da ogni angolo della casa e sentirli bisticciare su quale superpotere sia il più forte è tutta un'altra cosa.
In più mi aspettavo che, dato che vivevo da sola, Luke sarebbe venuto a trovarmi più spesso, visto che ora per pagarsi gli studi lui divide il tetto con Sam, uno dei suoi amici, ma in verità il nostro rapporto è rimasto tale e quale a prima. Non che la cosa mi dispiaccia così tanto, certo, però avere un po' di compagnia anche quando torno da lavoro non sarebbe male.

Lasciando andare un sospiro lancio uno sguardo distratto all'orologio appeso alla parete, decidendomi ad accendere il computer e fare una breve videochiamata con Luisa, visto che da quando si è trasferita in America sentirci sta diventando sempre più difficile. 

Siamo diventate molto amiche nell'ultimo anno di scuola, sebbene fossimo di due classi diverse, e da allora non ci siamo più separate, almeno finché lei non proseguì i suoi studi oltre l'Atlantico e riuscì, nel giro di qualche anno, ad avviare una carriera come regista e stare a stretto contatto con i suoi attori preferiti. 
Pure Lexi andò all'estero dopo le superiori, iniziando uno stage come hostess e facendo carriera molto velocemente, lavorando anche con persone molto famose in aerei privati. Non le va molto di parlare del suo lavoro, al contrario di Luisa, che mi descrive nel dettaglio ogni sua singola giornata, ma da quel che ho capito certe aziende chiedono proprio di lei, pagandola profumatamente anche per poche ore di volo. Credo che il segreto della sua fortuna sia stato il suo carattere e quel linguaggio "colorito" e particolare che l'ha sempre caratterizzata, visto che fu proprio grazie a quello che stringemmo amicizia.
Parlando di amicizie devo per forza ricordarmi di Giorgia, la mia migliore amica delle superiori che però si trasferì a Londra stabilmente, spegnendo a poco a poco il nostro rapporto. Non la sento da anni ormai, e non so neanche che lavoro faccia, ad essere sincera, ma sono certa sarà qualcosa a che fare con gli Warner Bros. Studios.

Lasciandomi trasportare da questi pensieri avvio la chiamata, vedendo nel giro di poco la ragazza -donna, ormai-, comparire nello schermo e riportarmi alla realtà , non potendo nascondere un sorriso nel vedere la gioia che è impressa nel suo sguardo

«Ma buon...salve!» la saluto, non riuscendo a dedurre che ora sia da lei «Ti vedo piuttosto felice, che è successo?»

«Bah, il solito a dire il vero, è che qualche ora fa Natalie Portman è venuta a farmi le congratulazioni per il nuovo film a cui sto lavorando e devo ancora riprendermi. Cioè, riesci a crederci? Natalie è venuta qui, a casa mia! Tutto questo sembra un sogno!»

«Ma non è già la quarta o quinta volta che succede? E poi hai avuto la stessa reazione due anni fa con Chris Hemsworth, se non sbaglio»

«Ma Natalie Portman è stata a casa mia di nuovo! Pazzesco, davvero. Non mi abituerò mai a questo»

«Embè, che vuoi che ti dica... Sei una brava regista e hai talento da vendere, inoltre il fatto di essere fangirl aiuta molto in questo campo perciò... Te lo meriti, ecco. Ti sei guadagnata tutto ciò, quindi goditi a pieno questi momenti anche per me. Ah, a proposito, di che parla il nuovo film? Come vanno le riprese?»