<< la cena è stata gradita, ora io, Caroline e Clara dobbiamo andare, grazie per l'ospitalità>> commentò ironicamente il conte italiano, come se ci avesse dato la possibilità di scegliere se ospitarlo o meno <<saluto tutti e ci sono>>dissi sottovoce, avevo paura che reagisse in un modo violento, ero pur sempre sua prigioniera, ma così non fu <<certo, tutto il tempo che volete>> sospirai annuendo e avvicinandomi a quella che ormai era diventata la mia famiglia <<grazie per tutto, davvero, grazie per avermi accolta così calorosamente>> i miei occhi velocemente si umidirono, avevo paura che il mio piano non funzionasse e che quella era davvero l'ultima volta che avrei rivisto quelle facce che ormai erano diventate parte della mia quotidianità <<Maria, non smettere mai di sorridere, conserva la tua positività e il tuo buon cuore, non lasciare che tutto questo incida sul tuo buon animo, promettimelo>> mia sorella mi abbracciò bagnandomi la spalla con le lacrime <<te lo prometto>> mi staccai rivolgendomi a Bash e a Francis <<promettetemi di non allontanarvi, di conservare il vostro rapporto e di unificarlo, avete bisogno l'uno dell'altro, mi avete insegnato tanto dal mio arrivo alla corte, mi avete insegnato ad amare>> dissi riferendomi al delfino di Francia <<e mi avete insegnato che le persone possono sempre sorprendere, non solo deludere>> il bastardo del re sorrise tristemente sentendosi rappresentato da questa mia ultima affermazione <<e inoltre tutti voi mi avete dato il coraggio per prendere questa decisione, vi voglio bene e grazie ancora>> mi allontanai senza voltarmi indietro, sapevo che se lo avessi fatto sarei corsa indietro per salutarli di nuovo.
<<questa è la carrozza>> Vincenzo aprì lo sportello facendo in modo che sia io sia Clara entrassimo e non appena salì pure lui partimmo, la paura e l'ansia piano piano si stavano abituando al mio corpo e diventammo una cosa sola, sapevo che se non fossi riuscita nel mio piano sarei morta e sapevo anche che mi sarei dovuta affidare alla minuscola parte di bene che mi voleva la mia ormai ex amica, ci scambiammo uno sguardo d'intesa, era arrivato il momento di agire <<io-io non mi sento bene>> dissi tenendomi la mano sulla fronte cercando l'attenzione del conte che mi guardò preoccupato <<cosa avete?>> disse al cocchiere di fermarmi aiutandomi a scendere dalla carrozza mentre le guardie che ci stavano scortando caddero una ad una da cavallo, il veleno che avevo preso dalla riserva di Caterina era servito a qualcosa << un po' di determinazione>> estrassi un coltello dallo stivale pugnalandolo al petto prima che potesse reagire,quella fu la prima volta che uccisi un uomo e nonostante sapessi che lo avessi fatto per la mia salvezza non riuscii mai a perdonarmelo, anche oggi a pensarci mi salgono i brividi, era sempre una vita umana e sarei finita all'inferno per quel gesto <<torna a casa>> Clara mi sorrise abbracciandomi per l'ultima volta, si sentiva in colpa ma probabilmente nella sua posizione avrei fatto la sua stessa scelta, non potevo biasimarla, era innamorata <<grazie per tutto>> presi un cavallo da una delle guardie morte e iniziai a galoppare verso il senso opposto, la corte francese mi stava aspettando e con essa pure Francis.
Il vento mi accarezzava il viso mentre i capelli svolazzavano in aria, non mi ero mai sentita così libera e indipendente allo stesso momento, cavalcare mi dava un senso di felicità che non riuscivo ad esprimere a parole, mi faceva sentire come se ogni volta corressi incontro alla mia salvezza e quella volta lo stavo facendo, sia letteralmente sia in modo allegorico, attraversai il paese sotto gli sguardi stravolti di tutti i passanti e in men che non si dica tornai nella corte dove ormai stavano già chiudendo il cancello, riuscii lo stesso ad entrare, lasciai il cavallo ad una guardia correndo verso la mia stanza dove trovai il delfino di Francia seduto a terra che fissava il soffitto mentre lacrime salate gli ricoprivano il volto, sapevo che lo avrei trovato lì <<te lo avevo detto che sarei tornata da te>> esclamai ad alta voce per farmi sentire, il ragazzo si alzò incredulo aprendo le braccia per abbracciarmi, corsi verso di lui saltandogli letteralmente addosso <<non può essere vero>>mi accarezzò i capelli tenendomi sollevata da terra, mi sembrava di toccare il cielo quando stavo fra le sue braccia <<invece sono proprio io, sono tornata come ti avevo promesso>> Francis mi riempì di baci su tutto il viso fino a quando non arrivò alla bocca dove, titubante appoggiò le sue labbra sulle mie.
Gli tolsi la maglia velocemente, volevo essere sua una volta per tutte <<sei sicura? poi non riesco a fermarmi>> i suoi occhi si riempirono di preoccupazione, sapeva che con il mio passato non era facile mettermi in gioco di nuovo in quel modo ma con lui mi sentivo al sicuro <<non devi farlo infatti>> i nostri respiri si sincronizzarono mentre piano piano mi abbandonai a lui.
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reign- power
Fanfictione se Maria non fosse mai stata promessa a Francis? e se si trovasse alla corte francese solo per protezione? e se arrivasse sua sorella che pensava fosse morta? Caroline, riuscita a fuggire dopo anni dalla prigionia da parte dello zio della madre, s...