chapter 31

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<<tu vuoi farmi morire, ammettilo>> Francis corse verso di me riempiendomi di baci e di abbracci, come era solito fare, praticamente ogni giorno rischiava di perdermi per un motivo o un altro <<sono felice pure io di vederti>>lui sbuffò prendendomi per mano.
Tutt'oggi penso che tenere una mano di un'altra persona sia una delle cose più belle che si possano fare e subire. Quando ero piccola, prima di essere stata mandata da Marcus,mia madre mi teneva sempre per mano per proteggermi, per non farmi scappare via, mi sarei cacciata nei guai sicuramente.Quindi da quel momento iniziai a pensare che quando una persona ti tiene per mano vuole tenerti al sicuro insieme a lei, ti da una sorta di sicurezza. Mi sentivo esattamente così ogni volta che lui, con il suo sorriso innocente, racchiudeva la mia mano nella sua , avevo la certezza che il mondo fosse un bel posto, non c'era momento più bello di quando intrecciava le sue dita alle mie stringendole dolcemente, avrei davvero voluto vivere quella sensazione per sempre.Decisi di non raccontargli nulla della luce oscurava che avevo visto negli occhi Bash, nemmeno dell'uomo che aveva ucciso senza motivo, non volevo dargli più preoccupazioni di quelle che già aveva essendo il futuro re di Francia,me ne sarei occupata da sola.

<<Bash è da tutto il giorno che ti cerco>>corsi verso di lui osservandolo attentamente, aveva gli scarponi pieni zeppi di fango e dietro di se nascondeva una pala sporca <<cosa hai fatto?>> chiesi immediatamente viste le sue condizioni.Silenzio. <<ti ho chiesto, cosa hai fatto?>> cercai di essere il più schietta possibile ma non sembrò funzionare<<ho sentito, non sono sordo>> eppure si ostinava a non voler rispondere alla mia domanda, domanda che gli feci nuovamente facendolo sospirare <<ho seppellito il corpo di quell'uomo>> alzò le spalle facendo per andarsene ma io lo bloccai <<diamine Bash probabilmente aveva una famiglia, almeno il corpo potevamo darglielo, avrebbero voluto salutarlo>> lui sembrò indifferente alla mia affermazione <<lo avrebbero collegato a me, è stato meglio così>>abbozzò un sorriso rassicurandomi con lo sguardo, sguardo che non riconoscevo più.

Decisi di seguirlo, aveva un atteggiamento fin troppo strano, era ormai da quasi un'ora che vagava per i corridoi della corte francese senza direzione, ogni tanto si fermava e dopo qualche secondo procedeva a camminare <<hai smesso di seguirmi?>> non appena voltai l'angolo mi ritrovai il suo volto a due centimetri dal mio, ma certo, si era reso conto che lo stavo pedinando e aveva deciso di prendersi gioco di me <<non fin quando non mi spieghi cosa sta succedendo>> lui rise, sembrava divertito da quella situazione <<come se ti interessasse>> il suo tono era davvero irriconoscibile, non era lui a parlare e io lo sapevo <<mi interessa eccome>> lo tirai per la maglia facendolo girare di nuovo verso di me, se ne stava già andando prima di sentire la mia risposta <<guardami>>lo intimai alzando il suo viso con la mia mano leggermente fredda <<parlami, sono qui per ascoltarti>>sapevo quanto fosse difficile aprirsi da un momento all'altro con qualcuno che si conosce solo da qualche mese ma io ero sicura che sarei stata in grado di aiutarlo.

<<succede che per avere la tua attenzione devo comportarmi così, devo sempre tirare fuori il lato peggiore di me per essere considerato, tu preferisci mio fratello>> abbassò gli occhi e li rialzò dopo qualche secondo con una smorfia di sofferenza sul viso <<e non ti do torto, pure io preferirei lui ma sono stanco di essere un ripiego per te>> mi sbagliavo, non sarei mai riuscita ad aiutarlo perché il problema ero io, era tutta colpa mia <<tu sei un bravissimo amico Bash e non voglio illuderti, soprattutto non voglio perderti>> gli posai la mano sulla spalla. Lui rabbrividì al mio contatto così mi ritrassi indietro.<< io ti amo Caroline e so che tu non potrai mai amarmi quindi no, non fare finta di dispiacerti, nel tuo cuore non c'è posto per me>>non sapevo che dire, ero stata così tanto egoista che non me ne ero nemmeno resa conto, quando mi aveva baciata avrei dovuto mettere subito le cose in chiaro, lo avevo illuso <<mi dispiace>> non riuscii a capire di cosa stesse parlando così lo guardai incuriosita <<per cosa?>> io avrei dovuto chiedere scusa, non lui <<per questo>> si avvicinò e mi baciò senza aggiungere altro, cercai di respingerlo ma il suo corpo mi spingeva contro la parete, mi aveva immobilizzata <<non dire nulla, dovevo, almeno per l'ultima volta, provare a capire come ci si sentisse ad averti>>.

<<ci si sente benissimo>>Francis aveva visto tutto.

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