Pensavo che le mie preoccupazioni se ne fossero andate via, pensavo davvero di poter affrontare quel pranzo senza sentire un'incombente ascia sopra la mia testa, come se alla prima parola sbagliata, al primo sguardo di incertezza o timidezza, la mia libertà nonchè tutto quello che avevo sempre desiderato, sarebbe potuta giungere al termine. <<non preoccuparti piacerai a tutti loro, non farti intimidire da nessuno, neppure dalla regina Caterina>>disse Maria schiarendosi la gola prima di entrare nell'enorme sala dove un lungo tavolo pieno di pietanze stava aspettando di essere svuotato, era come se mi avesse letto nella mente. Mentre ci avvicinammo ai reali sentii le gambe pesanti ma nonostante questo continuai a camminare a testa alta sotto gli sguardi attenti di tutti i presenti, la prima impressione era la cosa fondamentale e non potevo permettermi di sbagliare, quando giunsi di fronte al re e alla regina di Francia feci un inchino impacciato, nessuno sembrava essersi accorto di quel gesto maldestro, nessuno tranne quel ragazzo che avevo intravisto dalla mia finestra qualche ora prima, stava ridendo leggermente eppure i suoi occhi erano così vuoti e pieni di pensieri che lo riconobbi subito, non poteva non essere lui. <<siete davvero graziosa Caroline>> disse il re avvicinandosi con un sorriso gelido, un sorriso che avevo già visto su Marcus diverse volte, per baciarmi la mano, gesto che fece alzare gli occhi al cielo alla moglie e rabbrividire me <<padre non vorrete mica metterla in imbarazzo direi che è ora di andare a mangiare>>gli fece notare un ragazzo dagli occhi color smeraldo facendomi un occhiolino che ricambiai con un sorriso ringraziatorio, re Enrico annuì tendendomi la mano,che fui in un certo senso costretta ad accettare,accompagnandomi verso il tavolo, non sapevo che intenzioni avesse quell'uomo, forse voleva solo essere gentile, non appena mi sedetti e lui si allontanò da me tornai a respirare normalmente sotto lo sguardo dispiaciuto dei due ragazzi e lo sguardo arrabbiato di mia sorella alla quale strinsi la mano da sotto il tavolo per non farmi vedere dai reali, avevo bisogno di coraggio e lei era l'unico che poteva darmene almeno un po'.
Durante tutto il pranzo sentii lo sguardo del sovrano di Francia su di me, era straziante sentirsi costantemente osservata da quegli occhi che sembravano appartenere ad un maniaco, cosa che mi fece iniziare a tremare e Maria lo notò immediatamente infatti cercò di attirare la sua attenzione su di lei parlando di ciò che più il re amava, parlando delle sue numerose conquiste territoriali. Finalmente dopo quelle che sembrarono ore finimmo di mangiare e mi sentii più leggera, Caterina non era nemmeno stata così tanto cattiva come mi aspettavo, forse provava pena verso di me ed era una cosa che odiavo, odiavo risultare una vittima in cerca di protezione agli occhi altrui. Pensavo di aver finito di sopportare quello sguardo gelido almeno fino all'ora di cena ma mi sbagliavo, infatti non appena girai l'angolo mi ritrovai re Enrico proprio davanti a me che si finse stupito di incontrarmi <<Caroline, che incantevole sorpresa vederti proprio qui, mi stavo ritirando nelle mie stanze>> disse con voce bassa vicino al mio orecchio, non voleva farsi sentire da nessuno oltre me, un senso di nausea mi pervase ma cercai di non farlo capire <<allora vi lascio andare>> deglutii a fatica sperando che con questa risposta sarei riuscita a liberarmi da quella situazione sgradevole <<non avete capito, seguitemi, devo mostrarvi una cosa>> rispose avvicinandosi di più al mio orecchio con voce severa, me lo stava letteralmente ordinando, io annuii a testa bassa, come potevo dire di no ad un ordine del re?
<<Caroline, che bello vedervi, non vi sarete mica scordata della passeggiata che dovevamo fare>>una voce mi fece girare di scatto, la figura di Francis sorrise dolcemente porgendomi la mano che afferrai senza esitare minimamente, da quel semplice tocco sentii un brivido percorrere la mia schiena e sembrava che non lo avessi provato solo io, infatti il delfino di Francia si schiarì la gola subito dopo imbarazzato rivolgendosi ad Enrico <<non vi dispiace, vero padre?>> egli scosse la testa sorridendo in modo falso e cupo.
<<mi avete letteralmente salvata, vi ringrazio>>dissi e subito il ragazzo si girò verso di me guardandomi in modo intenso, come se stesse cercando di leggere all'interno della mia anima e fu un tentativo inutile, nessuno ormai poteva abbattere le barriere che avevo innalzato per autodifesa <<era il minimo che potessi fare, credetemi e poi non scherzavo mica, ho bisogno di compagnia>> ammise facendoci ridere entrambi, sapevo cosa stava cercando di fare, voleva distrarmi per eliminare ogni traccia di quello che sarebbe potuto succedere se non fosse arrivato in mio aiuto, e funzionò <<allora beh ritenetevi fortunato, oggi potrete usufruire della compagnia della persona più simpatica della Francia>> esclamai facendolo girare verso di me, per la seconda volta nel corso di pochi minuti, con uno sguardo divertito<<la persona più simpatica della Francia dopo di me forse intendevate dire>>il sorriso con cui disse queste parole emanava calore e protezione, per la prima volta mi sentii spensierata.
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reign- power
Fanfictione se Maria non fosse mai stata promessa a Francis? e se si trovasse alla corte francese solo per protezione? e se arrivasse sua sorella che pensava fosse morta? Caroline, riuscita a fuggire dopo anni dalla prigionia da parte dello zio della madre, s...