chapter 27

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<<buongiorno e buon natale >> Francis aprii gli occhi posando le sue labbra sulle mie, mi ci sarei potuta benissimo abituare a svegliarmi sempre con lui al mio fianco <<buongiorno>> mugugnai ancora con voce assonata alzandomi per vestirmi, a breve saremmo dovuti andare a fare colazione e nonostante il mio viso trasmesse felicità e spensieratezza i miei capelli erano un disastro <<stasera verrai con me?>> lasciai la spazzola sopra il comodino girandomi verso il ragazzo che mi fissava con i suoi occhioni azzurri dal letto <<dove?>> chiesi mentre lui rise scuotendo la testa <<è natale, stasera a corte si terrà una festa come ogni anno>> in quel momento collegai tutto, ecco perché era da giorni che vedevo sempre i domestici impegnati a correre da una parta all'altra del castello sotto le urla fastidiose di Caterina, stavano organizzando il grande evento <<ci penso>> dissi totalmente ironica facendolo scoppiare a ridere <<sei un caso perso>> mi allungai verso il letto per prendere un cuscino e glielo lanciai in faccia come risposta <<hai appena colpito il futuro re di Francia, ci saranno delle conseguenze gravi>> esclamò il biondo, non aveva proprio intenzione di lasciarmi preparare in pace quella mattina <<e quali sarebbero? sentiamo>> mi avvicinai a lui guardandolo con sguardo di sfida, lui mi tirò per il braccio facendomi cadere sul letto e iniziò a farmi il solletico <<ti odio>> gridai tra una risata e l'altra <<strano, io ti amo>> posò le sue labbra sulle mie <<tutti mi amano, non è una novità>> esclamai in tono serio solamente per vedere la sua reazione <<si ma tanto tu sei solo mia>> ed era vero, sentivo il mio cuore legato al suo come se fossero fusi e questo non sarebbe mai dovuto succedere, eppure ormai era troppo tardi per tornare indietro <<e chi lo dice?>> stuzzicarlo era la cosa che più amavo fare, non volevo che mi dasse per scontata un'altra volta <<lo dico io>> mi baciò nuovamente facendomi sorridere, ero davvero fortunata ad avere lui al mio fianco.

<nemmeno il giorno di natale arrivate in orario>> Caterina si schiarì la gola facendo notare a me e a suo figlio il nostro ritardo, quella donna non provava nemmeno un po' di riconoscenza verso la persona che aveva salvato lei e i suoi figli, proprio per quello lei era arrivata lontano nella sua vita, non aveva mai permesso che i sentimenti offuscassero i suoi obiettivi <<suvvia Caterina, sono giovani>> re Enrico, che era appena tornato dalla sua spedizione si introdusse nel discorso in modo pacifico versandosi nella tazza un po' di caffè, bevanda di invenzione veneziana <<fuori nevica, dopo andiamo sulla neve?>> chiesi sottovoce al delfino di Francia mentre ci avvicinammo al tavolo, lui rise prendendomi la mano <<possiamo andare anche ora>> corse verso il giardino sotto gli sguardi stupiti di tutti, soprattutto di quello della regina, eravamo appena arrivati per fare colazione e nemmeno il tempo di sederci che eravamo già scomparsi.

<<sei davvero impazzito>> risi, ripensando al gesto che aveva appena fatto e agli sguardi sconvolti di tutti,abbassandomi per prendere della neve e formare una pallina che gli lanciai in faccia <<questa è una dichiarazione di guerra>>disse il ragazzo imitando il mio gesto solo che il suo lancio fu meno preciso, infatti colpì un vaso dietro le mie spalle che cadde a terra provocando un rumore frastornante <<penso fosse di valore>> commentò sottovoce Francis correndo dall'altra parte del giardino non appena sentimmo i passi di Caterina avvicinarsi sempre di più, probabilmente era stata attirata dal rumore del vaso e stava venendo a controllare cosa fosse successo << ci odierà ora>>dissi senza fermarmi anche se era piuttosto difficile correre sulla neve, soprattutto con un vestito lungo e ingombrante << non ci vedo nessun problema onestamente ah a proposito, Olivia è partita stanotte per Parigi>> era davvero cambiato tanto da quando eravamo tornati insieme, sembrava più spensierato, più felice e così mi sentivo pure io, con lui era sempre tutto una continua sorpresa, non mi sarei sorpresa se una volta fosse tornato da me pelato o con qualche strana acconciatura in testa, da lui ci si poteva aspettare tutto <<hai già in mente cosa mettere stasera?>> Francis si buttò a terra e nonostante il freddo feci come lui, la mia schiena si ghiacciò dopo solo qualche secondo ma non mi importava, stavo bene lì con lui e non mi sarei mossa per un po' <<non proprio, mi hai avvisata letteralmente due ore fa>> puntualizzai, lui decideva sempre tutto all'ultimo di fare le cose ed era una cosa bella ed irritante allo stesso momento <<allora dopo vai in camera>> non aggiunse altro, si girò verso di me e per evitare che gli domandassi il motivo mi baciò, sapeva bene come farmi stare zitta.

Il pomeriggio passò davvero velocemente, con lui il tempo sembrava volare, infatti in men che non si dica arrivò il momento in cui io dovessi andare a prepararmi, non appena arrivai nella mia stanza trovai un pacco blu appoggiato a terra, era opera di Francis <<cos'è?>> Maria entrò curiosa buttandosi sul letto, avevamo deciso di prepararci insieme come sempre <<un regalo penso>> aprii il pacco notando al suo interno un vestito azzurro, mi ricordavano il colore dei suoi occhi e non c'era nulla che amavo di più <<tu con chi vai alla festa stasera?>> chiesi prima che potesse iniziare con le sue solite frasi riguardanti me e il delfino di Francia <<Bash>> arrossì leggermente abbassando lo sguardo, non me la raccontava giusta <<mmmh e cosa c'è tra voi?>> avevo sempre sperato che loro finissero insieme, sarebbero stati una coppia fantastica e non lo dicevo solo perché volevo bene ad entrambi, semplicemente i loro caratteri messi insieme avrebbero creato scintille.

Scesi la scalinata e mi sentii letteralmente osservata da tutti i presenti, cosa che mi fece diventare rossa dall'imbarazzo ma non appena individuai lo sguardo di Francis il mio disagio sparì improvvisamente, eravamo solo io e lui come sempre <<te l'ho già detto che sei incantevole?>> mi prese la mano baciandola dolcemente <<oggi solo dieci volte>> dissi ridendo mentre lui mi condusse al centro della pista, avrei davvero voluto che un giorno quella sarebbe stata la mia vita, tutti gli occhi erano fissi su di noi, c'era chi commentava il mio portamento in modo arrogante e c'era chi ci trovava belli e non si vergognava a dirlo, poi c'eravamo noi che ballavamo senza ascoltare gli altri, non sarebbe servito a nulla stare dietro ai pettegolezzi e ai commenti irrispettosi degli altri nobili, per una volta non mi importava di niente tranne che della mia felicità <<ti ricordi quando mi chiesi cosa avevo desiderato quella volta in cui abbiamo lanciato le lanterne volanti?>> sembrava ieri eppure era passato davvero tanto tempo, infatti temetti che non se lo ricordasse nemmeno <<si e tu mi dissi che solo quando si sarebbe desiderato il tuo desiderio me lo avresti rivelato>> sorrisi spontaneamente, si era ricordato <<ho desiderato la felicità, ora la ho, sei tu che hai fatto in modo che il mio desiderio si realizzasse, non riuscirò mai a ringraziarti abbastanza>> appoggiai la testa sul suo petto, muovendo i piedi a tempo, facendomi coccolare dal battito del suo cuore.

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